La cometa verde, ecco le ultimi immagini. L’oggetto, probabilmente visibile nel cielo notturno per la prima volta dall’età della pietra, sta facendo il suo passaggio vicino alla Terra.
La cometa di colore verde ha fatto il suo avvicinamento, entusiasmando tutti gli osservatori del cielo notturno nell’emisfero settentrionale. Ed è strato proprio in questa zona in cui è stato intravisto l’oggetto celeste ghiacciato mentre attraversava il nostro vicinato cosmico.
La cometa
La cometa C/2022 E3 (ZTF) è stata individuata a marzo dagli astronomi attraverso la telecamera per sondaggi ad ampio campo della Zwicky Transient Facility, presso l’Osservatorio Palomar nella contea di San Diego.
L’oggetto possiede un’orbita attorno al Sole che passa attraverso i confini esterni del sistema solare. Questo è il motivo per cui ha impiegato molto tempo per passare di nuovo vicino alla Terra, secondo La Società Planetaria.
La cometa, nel punto più vicino si sarebbe dovuta trovare a circa 27 milioni di miglia, quindi circa 44 milioni di chilometri. Questo secondo quanto dichiarato dalla EarthSky. L’oggetto, anche nel punto più vicino alla Terra, si trovava a più di 100 volte la distanza che c’è tra la Luna dalla Terra.
L’astronomo Dr. Gianluca Masi, dell’Osservatorio Astronomico Bellatrix in Italia, ha osservato la cometa avvicinarsi nel punto più vicino al nostro pianeta alle 17:56 UTC o alle 12:56 ET di mercoledì scorso. La cometa è arrivata ad una distanza di 26,4 milioni di miglia, quindi 42,5 milioni di chilometri dalla Terra, quando è stata osservata dall’astronomo.
La cometa e l’avvistamento
Gli osservatori, nel momento dell’avvicinamento, hanno individuato l’oggetto che appariva come una debole macchia verde vicino alla stella Polare. Le comete riescono a riflettere diversi colori di luce grazie alle loro posizioni in orbita e le composizioni chimiche.
Una cometa può essere distinta dalle stelle grazie alle sue code striate di polvere e le particelle energizzate. Nonché, dalla chioma verde brillante che la circonda. La chioma non è altro che un involucro che si forma attorno ad una cometa mentre questa si avvicina al Sole. Questo causa la sublimazione del suo ghiaccio o la sua trasformazione diretta in gas. Questa condizione fa sì che la cometa sembri sfocata quando viene osservata attraverso i telescopi.
La cometa e le immagini di Imran Sultan
Imran Sultan, uno studente laureato in astrofisica presso il Center for Interdisciplinary Exploration and Research in Astrophysics della Northwestern University, ha osservato la cometa dal 19 gennaio. L’sservazione è durata per circa una settimana dopo il massimo avvicinamento dell’oggetto cosmico al Sole. Imran Sultan ha utilizzato degli osservatori remoti situati rispettivamente negli Stati Uniti e in Europa, nonché quelli della Northwestern.
Imran Sultan, nelle sue immagini, è riuscito a catturare l’anti-coda della cometa, quindi il materiale opposto alla coda della cometa. L’astrofisico ha dichiarato che: “Guardare la cometa sfrecciare attraverso il sistema solare interno ha creato uno sfondo in continua evoluzione dell’universo. Un luogo in cui le galassie lontane brillano sullo sfondo”.
Imran Sultan continua spiegando che: “Questa cometa ha iniziato il suo viaggio nelle parti più distanti del nostro sistema solare. L’oggetto potrebbe persino lasciare completamente il sistema solare dopo questa visita. Per questo riuscire a catturare questo evento storico è stato straordinario. Come astrofili, siamo attratti dalla bellezza dell’universo e dai rari eventi transitor. Tra questi troviamo le comete, le eclissi solari e lunari, congiunzioni e occultazioni lunari. Questi sono tutti eventi che accentuano la bellezza dello spazio e ci danno l’opportunità di catturare immagini uniche da fotografare”.
Conclusioni
Imran Sultan prevede di continuare a catturare immagini della cometa nel prossimo mese. La cometa, dopo essere passata vicino alla Terra, si avvicinerà a Marte il prossimo 10 febbraio, secondo i calcoli della EarthSky.
FONTE:
https://edition.cnn.com/2023/02/02/world/green-comet-images-scn/index.html
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