lunedì, Settembre 16

1955: nasce il rock and roll

E’ sempre difficile stabilire con esattezza quando nasce una tendenza culturale o una moda, ma non crediamo di sbagliare eccessivamente se indichiamo nel 1955 l’anno in cui si afferma il rock and roll. E se Elvis Presley ne è il padre (leggi qui per l’incredibile esordio di Elvis) certamente la “madre” che da forma e contenuto a questo genere musicale è rappresentata da Chuck Berry (per saperne di più sulla sua turbolenta e straordinaria vita leggi qui).

Il rock&roll nasce come musica dei bianchi che però attinge a piene mani allo stile black, è pertanto naturale che anche cantanti e musicisti di colore sono attratti da questa nuova tendenza musicale. Charles Edward Anderson “Chuck” Berry, un cantante e chitarrista originario di St. Louis ha quasi trenta anni quando nel 1955 lascia la sua città per Chicago, tempio della musica nera.

Fino a quel momento Chuck ha suonato la sua musica, blues e R&B, nei club di St. Louis, con gli amici Johnny Johnson al piano ed Ebby Harding alla batteria; alternando la sua passione con lavori umili e flirtando anche con il crimine. Con se porta un nastro con due canzoni incise a Saint Louis che vuole far ascoltare al grande Muddy Waters, che lo ha invitato a Chicago dopo averlo ascoltato al Cosmopolitan di Saint Louis.

Berry arriva alla Chess Records dove Waters lo accoglie amichevolmente e lo presenta al boss, Leonard Chess. I brani piacciono e con l’aiuto di Willie Dixon, mitico bassista, autore, arrangiatore “della casa”, Chess fa incidere le due canzoni.

Con il pezzo che erroneamente Chuck Berry ritiene meno forte, Maybellene, rifacimento di un pezzo country con il titolo rubato a una marca di brillantina, entra nelle classifiche nazionali, non solo resta in cima alle graduatorie R&B per un mese e mezzo. Questa canzone farà da apripista ad una serie di canzoni fondamentali nella storia del rock and roll: School Day, Rock And Roll Music, Sweet Little Sixteen, Carol, Johnny B. Goode.

Ma in quell’anno straordinario non ci sono soltanto Elvis e Chuck ad alimentare la nascita e l’affermazione del rock and roll. Richard Penniman da anni gira per l’America alla ricerca di ingaggi come cantante e pianista, senza molta fortuna. Così nell’inverno del 1955 si ritrova a fare lo sguattero nella cucina di una stazione Greyhound a Macon, in Georgia.

Qui è vessato ed umiliato dal suo capo. Richard reagisce scrivendo una canzone piena di insulti e di allusioni sessuali, “Tutti frutti”. La canzone nel circuito minore in cui si muove il ventitreenne nativo di Macon non ha un grande successo, fino a quando la Specialty Records lo invita una prima volta a Los Angeles per un’audizione. La casa discografica in una lunga seduta di prove e registrazione della durata di quarantott’ore, trasforma quella canzone sfogo si trasforma in un brano vincente

Pubblicata su 45 giri nel febbraio 1956, Tutti Frutti vende subito mezzo milione di dischi e altri due milioni e mezzo negli anni a venire, diventando uno dei classici di tutto il rock&roll. Little Richard, come si farà chiamare in seguito, diventa una stella e con Long Tall Sally, Rip It Up, Lucille, Good Golly Miss Molly, stabilisce una formula vincente tra nonsense e libertà espressiva.

Con il suo look estroso, colorato e provocatorio, Little Richard è il primo alfiere dell’omosessualità del rock and roll. Narciso insuperabile, Little Richard non assocerà al talento indiscutibile, altrettante capacità sul lato commerciale.

Accetterà un contratto capestro da mezzo centesimo a copia e cederà per l’assurda cifra di cinquanta dollari i diritti editoriali di quella vera gallina dalle uova d’oro che era e sarà, negli anni a venire, Tutti Frutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights