lunedì, Settembre 16

1959: l’anno della crisi del rock & roll

La nuova tendenza musicale che sta sconvolgendo la vita dei giovani, nata da pochi anni, sembra piombare nel 1959 in una crisi profonda che quasi ne fa presagire la prematura fine. Crisi mistiche, lutti inaspettati, galera e ferma militare paiono congiurare per bloccare sul nascere la rivoluzione rock.

Ma andiamo con ordine. E’ il 1 febbraio 1959 a Clear Lake, in una sperduta ed insignificante cittadina dell’Iowa si è appena conclusa la tappa locale del package tour di Buddy Holly e Ritchie Valens. Sono tournée massacranti che portano in giro per il cuore profondo dell’America gli idoli emergenti del fenomeno rock. Si fanno anche due, a volte tre concerti al giorno passando da una cittadina all’altra, con trasferimenti della carovana di auto e camion di centinaia di chilometri.

Proprio per evitare l’ennesimo trasferimento in bus, Holly, Valens e il loro amico il Dj Big Bopper affittano un aereo da turismo per raggiungere Moorhead, Minnesota, dov’è previsto il concerto successivo. Non ci arriveranno mai. Il piccolo velivolo si schianta poco dopo la partenza, vicino a Mason City, uccidendo sul colpo il pilota e i tre passeggeri.

Buddy Holly  nome d’arte di Charles Hardin Holley ha appena 22 anni ed è un geniale innovatore del rock, mescola sapientemente pop, rockabilly e rock and roll. Sarà il primo a definire  la formazione standard di una rock ‘n’ roll band (due chitarre, basso, e batteria), e fu tra i primi rocker a scrivere, produrre, ed eseguire i propri brani.

Tra i suoi pezzi più famosi citiamo soltanto Peggy Sue, Not Fade Away, Maybe Baby,

Ritchie Valens, nome d’arte di Richard Steven Valenzuela, rocker di origine messicana, ha soltanto 18 anni quando insieme all’amico Buddy Holly si schianta nei pressi di Mason City. Nonostante una carriera brevissima aveva avuto il tempo di scrivere 7 brani, uno dei quali lo renderà immortale: La Bamba.

Dal film “La Bamba” di Luca Valdez, 1987

Le “perdite” nel mondo del rock in quel periodo non sono fortunatamente tutte luttuose. A metà del 1957, Little Richard all’apice del successo abbandona un tour australiano e colto da una crisi mistica entra in un’università cristiana nell’Alabama per intraprendere la carriera di predicatore. Il fervore religioso di Richard durerà fino al 1962, anno del suo ritorno sulle scene musicali.

Chuck Berry è in crisi commerciale e prima della fine del 1959 viene travolto da uno scandalo per essersi accompagnato a una ragazzina di quattordici anni. Subisce un processo e viene condannato a tre anni di reclusione, due dei quali scontati effettivamente.

Persino l’astro più fulgido del firmamento rock, Elvis Presley è fuori combattimento. Il 20 dicembre 1957, mentre stava partecipando alla lavorazione del film La via del male (King Creole), il cantante venne chiamato allo svolgimento del servizio militare. Il suo storico manager, il colonnello Tom Parker riesce a fargli ottenere una proroga, ma il 24 marzo 1958 dovette comunque presentarsi presso il locale distretto militare per la visita di leva.

Dopo l’addestramento Elvis viene assegnato per due anni in Germania, a  Friedberg, nelle truppe di occupazione che stazionarono nel territorio tedesco per più di un ventennio dopo la fine della seconda guerra mondiale, come carrista. Il Re del Rock servirà gli States per una paga di 83 dollari il mese!

Jerry Lee Lewis, altro protagonista della scena rock è travolto dagli scandali, uno in particolare gli stroncherà quasi la carriera. Lo scandalo esplode nel 1958 durante un tour in Gran Bretagna che prevede ben 37 concerti. La stampa inglese scopre che il terzo matrimonio di Jerry Lee con la sua bis-cugina Myra Gale Brown è stato celebrato quando la ragazzina aveva appena 13 anni e non 15 come sempre dichiarato dall’entourage del cantante.

La stampa inglese si appropriò di tutta la vita privata di Lewis, lo dipinse come un mostro che sposa delle bambine. Non solo aveva sposato una tredicenne, ma era pure un matrimonio incestuoso (anche se giuridicamente non si poteva parlare di incesto). La stampa lo distrusse. Ci fu un enorme scandalo, e il tour fu cancellato dopo appena tre concerti.

L’ondata scandalistica attraversò in un lampo l’Atlantico e travolse la carriera di Jerry Lee Lewis costringendolo ad abbandonare la scena musicale.

Insomma in quel lontano 1959 con i protagonisti del rock decimati da lutti, scandali, carcere, crisi mistiche e servizio militare sembrava che la nuova tendenza musicale fosse al capolinea. Ma il rock aveva più vite del proverbiale gatto…..

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