Il caso Tandoy
Sono le otto di sera del 30 maggio 1960 e lungo la via dello "struscio" di Agrigento, Viale della Vittoria, affiancata da palazzi prestigiosi e da una vista incantevole sulla Valle dei Templi, passeggiano Cataldo Tandoy, capo della Squadra Mobile e Leila Motta, sua moglie, di venti anni più giovane. I due passeggiano sottobraccio in una delle ultime giornate che la coppia trascorrerà in Sicilia. Tandoy infatti è stato trasferito a Roma per un importante incarico.
Improvvisamente da un androne del numero 109 di Viale della Vittoria si palesa un killer che spara alle spalle del commissario tre colpi calibro 7,65. Il commissario crolla a terra e trascina la moglie con sé. Un quarto proiettile colpisce a morte lo studente liceale di 17 anni Antonio Damanti, detto Ninni, che si trova nel pos...