7 domande a Elena Mirulla

Elena Mirulla, nata a Genova nel 1983 è una delle più talentuose fumettiste italiane. Dal 2005 collabora con “Cronache da Topolinia” e delle sue opere cura soggetto, sceneggiatura, disegni e colori. Elena ha accettato di rispondere ad alcune domande per Wiki Magazine Italia.

1) Scorrendo la tua biografia si nota che hai fatto la classica “gavetta”, un corso  con Andrea Ferraris (disegnatore Disney), collaborazioni con riviste e fanzine, anche non retribuite, illustratrice free lance, fino  ad arrivare alla tua prima miniserie da professionista “I piccoli Eroi di Ho Lan” pubblicata da Cronache di Topolinia. Quando hai capito che eri finalmente riuscita a fare di una passione un lavoro?

EM: Il mio obbiettivo è stato questo fin dalla tenera età, fin da quando avevo iniziato a leggere e crearmi i miei primissimi fumetti alle elementari. Sapevo che volevo essere una fumettista, non solo per passione, ma nella vita. Quindi ci ho provato, ci ho provato con tutta me stessa, mettendocela tutta, sbagliando e ritentando, insistendo. E continuo a farlo tutt’oggi, ogni giorno. 

2) Tu sei molto spesso sceneggiatrice, disegnatrice e colorista delle tue opere. Per altro tutte disegnate e colorate a mano. Sei quindi un autrice di fumetti a tutto  tondo, quali  sono i vantaggi per un artista di governare l’intero processo creativo di un prodotto  della Nona Arte? E per quale autore o autrice, invece, ti piacerebbe disegnare un loro soggetto?

EM: Sì, preferisco decisamente essere autrice completa dei miei fumetti (per quanto mi sia piaciuto collaborare anche con altri sceneggiatori), questo perché tendo a voler metterci del mio in tutto e quindi vorrei il “controllo”. Il lato negativo è che mettendoci molto più tempo a scrivere la sceneggiatura, disegnare e colorare (su carta), non posso realizzare tanti progetti o comunque tante tavole quante vorrei. Al momento sto lavorando a tre progetti l’anno: “Weird-Vampy”, “Stripper” e “New Sexy Tales” tutti sulle 24/27 tavole, più tutti gli annessi e connessi. Mi piacerebbe poter realizzare fumetti molto più lunghi, ma al tempo stesso adoro occuparmi io di tutto. Sarei felice di disegnare qualcosa per Mirka Andolfo, che è un’altra autrice completa e non che ammiro tantissimo, ad esempio. 

3) I tuoi fumetti spaziano dalle parodie di celebri eroi delle nuvole parlanti  a storie  fantasy, nelle quali trovano ampio spazio umorismo ed erotismo. Quale artista o stile ha influenzato  le tue  tavole, contribuendo a dare forma al tuo originale tratto?

EM: Gli artisti che influenzano sono un po’ tutti quelli che mi piacciono, ma nessuno in particolare. Mi spiego: traggo ispirazione da tutto ciò che mi circonda e mi piace e quindi in qualche modo mi rappresenta, cercando poi di trasformarlo in qualcosa di mio. Quindi il mio stile è la somma e il mix di tutto ciò che mi piace e che sono. 

4) Sei la “star” di Cronache  di Topolinia che al  momento pubblica i tuoi lavori. Mi rendo conto che si tratta di una domanda complicata per un autore, ma dei fumetti fin qui realizzati, quale è quello che ti ha dato  più soddisfazione.

EM: Grazie per la “star”, ahah! Ma non mi ritengo tale: semplicemente ho fatto delle scelte di vita e logistiche dal 2005 da quando ho deciso di collaborare con Cronaca di Topolinia e poi negli anni in accordo di semi-esclusiva. Ricordo che a Cronaca di Topolinia sono passati e anche attualmente lavorano autori di grande qualità. Il fumetto che ho più nel cuore attualmente è il mio ultimo nato: “Weird-Vampy”, che comunque avevo già abbozzato nei primi anni 2000 e, finalmente, nel 2022/2023 vede la luce! 

5) La  presenza femminile nel mondo nostrano del fumetto è  in continua crescita, ci sono eccellenti professioniste come Elettra Gorni, Teresa Marzia, Anna Merli, Manuela Razzi, Isabella dalla Vecchia, Lola Airaghi, Giulia Argnani, Mabel Morri, Giustina Porcelli, Anna Lazzerini, Antonella Platano, Daniela Vetro, Giovanna Casotto, Laura Zuccheri e tante altre. Eppure poche di loro raggiungono la notorietà dei colleghi maschi. Cosa, secondo  te, impedisce ancora il giusto apprezzamento del vostro lavoro e quanto ancora, in questo ambiente,  ostacola  l’affermazione di sceneggiatrici e disegnatrici dell’altra metà del  cielo?

EM: Le autrici donne da citare sono veramente tantissime e potrei scrivere un listone infinito. Non credo abbiano nulla di più o di meno dei colleghi maschi, oltretutto molte sono già piuttosto note. Quindi credo si tratti solo di una percentuale numerica, in effetti gli autori uomini sono comunque in maggioranza. Suppongo che sia solo questo il motivo. 

6) Ci puoi anticipare a quale nuovo progetto stai lavorando  e quando, presumibilmente,  lo vedremo pubblicato?

EM: Come dicevo, ho appena terminato “Weird-Vampy num.1” recentemente pubblicato e al momento sto già lavorando sulle tavole di “Stripper num.1”, spin-off di “Super Tits”, un’altra mini serie alla quale ho lavorato in questi ultimi anni. “Stripper” sarà presentato, come anche “New Sexy Tales 3” durante la prossima fiera di Lucca Comics and Games (2023). 

7) Ultima domanda. Cosa farà Elena Mirulla da grande? Quale è il sogno più ardito che hai nel cassetto?

EM: Oddio a quarant’anni mi sento già abbastanza “grande”, ma sicuramente non si finisce mai di crescere, evolversi e soprattutto imparare. Il mio obbiettivo è di migliorare sempre. Il resto viene, si spera, di conseguenza. 

Per saperne di più:

3 chiacchiere con Elena Mirulla