giovedì, Settembre 19

Cosa accadrà ai pianeti dopo che il Sole sarà morto?

Sono molte le domande che ci si pongono se il Sole dovesse morire. Infatti, ci si chiede quanti saranno i pianeti che resisteranno, e per quanto tempo, ma soprattutto dove finiranno? Insomma quale sarà il destino del nostro sistema Solare se la nostra stella morisse?

L’evoluzione del Sole è risaputa, infatti sappiamo qual è il suo destino, ma i pianeti presenti nel sistema Solare, soprattutto quelli interni come Mercurio, Venere e la Terra, che fine faranno?

La risposta arriva da uno studio pubblicato sull’Astronomical Journal, che risponde in dettaglio di cosa ne sarà del sistema solare se il Sole dovesse morire.

Secondo le previsioni il Sole tra 5 miliardi di anni si trasformerà o in una nana bianca o in una gigante rossa, espandendosi così fino ad inghiottire Mercurio e Venere, e forse anche la Terra. Sebbene non esistano molte certezze una cosa sicura esiste, ossia che ogni forma di vita sul nostro pianeta sarebbe scomparsa da tempo.

L’evoluzione che subirà in nostro Sole comporterà una riduzione drastica della sua massa, che successivamente verrà espulsa nello spazio. Il Sole dopo aver subito l’esplosione diverrà una nana bianca, è presenterà una massa pari a più o meno la metà di come’è attualmente.

Cosa accadrà alla nostra Terra, se non venisse inglobata, e agli altri pianeti dopo Marte? Continueranno a ruotare intorno alla loro stella?

Secondo gli studi effettuati parecchi anni fa ciò che rimarrà del sistema Solare sarà destinato a durare per miliardi di anni, il tempo che Giove e Saturno riescano a generare delle perturbazioni nell’orbita di Urano, che potrebbe così essere espulso.

Un‘altra ipotesi che gli studi non hanno preso in considerazione è che in prossimità del Sole esistono altre stelle, che passano mediamente una volta ogni 23 milioni di anni, e che riescono ad avvicinarsi ad una distanza tale da poter influire il sistema Solare. Queste tipologia di stelle ad oggi riesce a interessare soprattutto le comete della nube di Oort, ma quando il Sole avrà perso la metà della sua massa, la loro interferenza potrebbe divenire molto più intensa, tanto da poter destabilizzare le orbite dei pianeti sopravvissuti.

Lo studio che è stato svolto si è basato su dei modelli previsionali, simulando così la possibile evoluzione di una struttura complessa come lo è il sistema Solare, sottoponendolo a delle forze predeterminate, come ad esempio un’influenza gravitazionale di una stella vicino.

Lo studio, grazie all’elaborazione, è riuscito a mostrare che circa 30 miliardi di anni dopo che il sole sarà diventato una nana bianca, le perturbazioni create da altre stelle, causeranno delle alterazioni alle orbite dei pianeti sopravvissuti, fino ad arrivare ad essere espulsi dal sistema Solare, divenendo così dei gelidi oggetti solitari in viaggio nella galassia.

Probabilmente, solo un pianeta riuscirà a rimanere nell’orbita solare, a causa della gravità, condizione che andrà a mutare dopo altri 50 miliardi di anni, quindi dopo 80-100 miliardi di anni dal momento in cui il Sole sarà diventato una nana bianca, momento in cui anche l’ultimo pianeta sfuggirà al controllo del Sole per poi perdersi nello spazio.

Il Sole rimarrà così da solo fino a che dopo miliardi di anni non diverrà una nana nera, un oggetto privo di radiazioni, concludendo così la vita del sistema Solare.

https://www.focus.it/scienza/spazio/pianeti-morte-del-sole?fbclid=IwAR365Eob6QJ4LmT6vmIYj0mZYjFYgRicccwuUOuBk4qLMRj2DznzgtHfdLA

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