giovedì, Settembre 19

Uno studio prova che le persone intelligenti hanno pochi amici

Molte volte le persone che si escludono da situazioni di gruppo vengono definite dagli altri come “asociali”. Infatti, generalmente si pensa che solamente coloro che sanno interagire con le altre persone sono dotati di intelligenza, mentre le persone che tendenzialmente si isolano abbiano poco da raccontare, e di conseguenza non hanno capacità di relazionarsi con chi gli sta intorno.

Ma secondo una ricerca la realtà è tutt’altra. Infatti, ci ha pensato la scienza a far capire che le persone che si isolano, una caratteristica che alcune persone criticano, siano in realtà molto intelligenti.

Uno studio ha dimostrato che le persone più intelligenti hanno in realtà pochi amici, quindi isolarsi da situazioni di gruppo non significa che non si abbia niente da raccontare, anzi tutt’altro.

Secondo gli psicologi Satoshi Kanazawa della London School of Economics e Norman P. Li, dell’Università di Singapore, è proprio il contrario. I due ricercatori hanno condotto la ricerca coinvolgendo 15.000 volontari con un età compresa tra i 18 e i 28 anni.

Lo studio, che è stato pubblicato sul British Journal of Psychology, ha anche messo in discussione la credenza popolare secondo cui chi è più affabile, è anche più intelligente. Non solo, ha anche scoperto che le persone che possiedono un quoziente intellettivo maggiore tendono ad avere pochi amici e a frequentarli poco, e sono decisamente più felici e soddisfatti nel poter trascorrere il tempo da soli piuttosto che in compagnia degli altri.

I due psicologi hanno messo ha confronto i risultati ottenuti dai test durante la ricerca, ottenendo così una conclusione molto lineare e chiara. Secondo i ricercatori le persone che hanno un quoziente intellettivo maggiore alla media, presentano la necessità di dover creare delle relazioni solide con le persone che fanno parte della loro vita. Inoltre, sembrerebbe che le persone molto intelligenti non hanno la necessità di essere accettati da un gruppo. Infatti, per questa tipologia di persone il fatto di ottenere un riconoscimento nel gruppo non rappresenta una necessità di vita, di conseguenza, questa caratteristica li porta ad avere una ristretta cerchia sociale.

In linea generale la felicità è risultata essere indirettamente proporzionale alla densità di popolazione di un ambiente, e direttamente proporzionale al numero di interazioni sociali con amici stretti. Le persone che vivono in luoghi molto affollati, solitamente, si sentono meno felici e cercano di sentirsi appagati e sereni frequentando amici che condividono i loro pensieri. Per questo motivo minore è la comunicazione, maggiore sembra diventare il livello di felicità che si può raggiungere.

La ricerca ha portato alla conclusione che l’intelligenza porta alla solitudine, ma non si tratta di uno stato di malessere, ma di una scelta di vita. Infatti, sembra che sia stato dimostrato che le persone intelligenti sono molto felici di poter stare da sole.

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