giovedì, Settembre 19

La porzione giusta per un’alimentazione corretta

La porzione giusta si traduce in un’alimentazione corretta. Infatti, non è solo la scelta consapevole degli alimenti ad influire, ma anche la capacità di porzionarli nel modo corretto.

La quantità del cibo, che viene assunta, determina l’assunzione globale di energia giornaliera, una quantità che va messa in rapporto con il fabbisogno soggettivo. Michele Sculati, medico e specialista in Scienza dell’Alimentazione per la rivista Nutrition Foundation of Italy, ne ha parlato a lungo in un’intervista.

La porzione in un’alimentazione corretta

La scelta della porzione di cibo dev’essere corretta e idonea ad uno stile di vita, al fabbisogno giornaliero e alle caratteristiche individuali. Il modo in cui viene concepita la porzione, intesa appunto come la quantità dei diversi alimenti da inserire nella rotazione settimanale nel contesto di una dieta variegata, è molto cambiata nei corso degli ultimi decenni.

Le linee guida riguardanti una corretta alimentazione forniscono delle indicazioni molto precise sulla quantità e la frequenza con cui devono essere assunti. Le persone, purtroppo, tendono ad assumere molto più cibo di quanto in realtà ne abbiano realmente bisogno. Spesso capita di assumere delle porzioni più abbondanti che sono difficili da smaltire.

Michele Sculati, nei suoi ultimi trent’anni di carriera ha eseguito una differenziazione molto importante sulle porzioni, evidenziando come queste si siano ingrandite.

Michele Sculati, spiega che: “Un esempio classico in Italia è quello della pizza. Fino a tutti gli anni ’80, una pizza tonda media pesava circa 250 grammi. Un alimento che viene condito con olio, pomodoro e mozzarella riesce a dare un apporto di circa 700 calorie. Oggi la pizza margherita media pesa circa 350 grammi, il 35% i quantità in più”.

Se si seguono le tabelle BDA-IEO, Banca Dati di composizione degli Alimenti dell’Istituto Europeo di Oncologia, questa pizza fornisce circa 970 calorie. Inoltre, a queste calorie dev’essere aggiunto anche il sale in eccesso e i carboidrati ad alto indice glicemico, che per le persone che soffrono di diabete di tipo 1 gli va quasi raddoppiato l’apporto d’insulina.

La ricerca nutrizionale ha reso noto non soltanto che il concetto di porzione media nella popolazione è totalmente eterogeneo, ma anche che la consapevolezza delle quantità di consumo è fondamentale. Infatti, quest’ultimo aspetto è in grado di migliorare il comportamento alimentare, e quindi di riflesso, apportare anche una corretta alimentazione.

La giusta quantità di alcuni alimenti

Anche altri alimenti hanno una quantità da assumere consigliata, come il latte, che dev’essere pari a 125 ml, e la pasta, che ha una porzione suggerita, ripresa anche dal diete ipocaloriche, pari a 80 grammi. Molto spesso però queste quantità non corrispondono a quelle assunte.

In una corretta alimentazione la giusta quantità di vino è indicata dalle linee guida, in cui risulta pari a 125 ml. Quindi, se prendiamo in considerazione un bicchiere da cucina normale, 125 ml corrispondono a poco più di metà. Mentre, con i bicchieri da vino la quantità corrispondente a 125 ml è segnata da un indicatore inciso sul vetro.

Le porzioni di cibo devono essere indicate secondo le considerazioni di un medico o un professionista del settore. Quelle elencate sono solo delle linee guida generiche da valutare per ogni caso specifico.

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