venerdì, Settembre 20

Cellule umane coltivate in embrioni di scimmia. Scatenato il dibattito etico

Cellule umane coltivate in embrioni di scimmia. Scatenato il dibattito etico. Gli embrioni di scimmia, contenenti cellule umane, sono stati creati in laboratorio.

La ricerca, condotta da un team statunitense-cinese, ha riacceso un nuovo dibattito sull’etica di tali esperimenti. I ricercatori, per effettuare lo studio, hanno iniettato delle cellule staminali umane, in grado di svilupparsi in molti diversi tessuti del corpo, negli embrioni di macaco.

Gli embrioni sviluppati sono stati analizzati per un periodo di 20 giorni, e successivamente distrutti. Gli embrioni di specie mischiate, o chimere, sono stati già prodotti in passato, utilizzando cellule umane impiantate in embrioni di pecore e suini.

Cellule umane coltivate: la ricerca

Il Prof. Juan Carlos Izpisua Belmonte, del Salk Institute, negli Stati Uniti, ha guidato lo studio. Il ricercatore, già nel 2017, ha contribuito a realizzare il primo ibrido uomo-maiale.

Il lavoro dei ricercatori potrebbe agevolare la grave carenza di organi trapiantabili. Inoltre, riuscirebbe ad aiutare la comprensione dello sviluppo umano precoce, la progressione delle malattie e l’invecchiamento.

I ricercatori sostengono che: “Questi approcci chimerici potrebbero essere davvero molto utili per far avanzare la ricerca biomedica, non solo nelle primissime fasi della vita ma anche nella sua ultima fase. Conduciamo questi studi per comprendere e migliorare la salute umana”. Inoltre, chiariscono che lo studio, pubblicato sulla rivista Cell, soddisfa le attuali linee guida etiche e legali.

Sfide etiche

Alcuni scienziati, tuttavia, sono decisamente preoccupati per quanto riguarda le conseguenze dell’esperimento. Infatti, sostengono che mentre gli embrioni in questo caso sono stati distrutti in 20 giorni, altri potrebbero provare a proseguire l’esperimento.

La dott.ssa Anna Smajdor, docente e ricercatrice di etica biomedica presso la Norwich Medical School dell’Università di East Anglia, commentando la ricerca, ha affermato che: “L’esperimento pone sfide etiche e legali molto significative. Gli scienziati che stanno dietro a questa ricerca, affermano che questi embrioni chimerici offrono nuove opportunità, perché non siamo in grado di condurre certi tipi di esperimenti sugli esseri umani”. Una questione che rimane insoluta è se questi embrioni siano o no degli essere umani.

Il prof. Julian Savulescu, direttore dell’Oxford Uehiro Centre for Practical Ethics e co-direttore del Wellcome Centre for Ethics and Humanities, Università di Oxford, ha dichiarato che: “La ricerca apre il vaso di Pandora alle chimere umano-non umane. Questi embrioni sono stati distrutti a 20 giorni di sviluppo, ma è solo una questione di tempo prima che siano sviluppate con successo, forse come fonte di organi per gli esseri umani. Questo è uno degli obiettivi a lungo termine di questo progetto”.

Sarah Norcross, direttrice del Progress Educational Trust, ha affermato che: “Mentre si stanno compiendo progressi sostanziali nella ricerca sugli embrioni e sulle cellule staminali, che potrebbero portare benefici altrettanto sostanziali, c’è un chiaro bisogno di discussioni e dibattiti pubblici su questioni etiche e normative, riguardanti le sfide sollevate”.

Fonte:

https://www.bbc.com/news/science-environment-5676751

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