Astrazeneca. Gli scienziati tedeschi scoprono la componente che può provocare gravi trombosi. Il team, guidato dal professor Andreas Greinacher, dell’Università di Greifswald, suggerisce qual è la reazione innescata da alcuni componenti del vaccino. La dichiarazione è stata esposta in un articolo pubblicato su Research Square, non ancora sottoposto a peer review. In particolar modo, dell’acido etilendiamminotetraacetico, o EDTA.
L’acido etilendiamminotetraacetico, o EDTA, è la causa dei rari casi di trombosi grave. Quest’ultimi, si sono verificati dopo la somministrazione di Vaxzevria, il composto prodotto da AstraZeneca.
Astrazeneca: lo studio
Lo studio ha reso noto che “i componenti del vaccino formano complessi antigenici con PF4, l’EDTA. Inoltre, aumentano la permeabilità microvascolare e i componenti del vaccino causano reazioni infiammatorie acute”.
La formazione di antigeni, in un ambiente proinfiammatorio riesce a fornire una spiegazione per la produzione di anticorpi anti-PF4. Quest’ultimi, attivano le piastrine, inducono l’attivazione dei neutrofili e la formazione di NETs, alimentando la risposta protrombotica VITT. In altre parole, avviano la trombosi indotta dal vaccino AstraZeneca.
Il team di Greinacher, aveva già concluso che ci fosse un legame tra il vaccino e le trombosi. Lo studio eseguito è stato pubblicato meno di due settimane fa sulla rivista scientifica The New England journal of medicine,
Gli scienziati tedeschi l’hanno denominata “trombocitopenia trombotica immunitari indotta da vaccino”, la VITT. Inoltre, hanno spiegato che la reazione, che si innesca dopo la inoculazione, “imita clinicamente la trombocitopenia autoimmune indotta dall’eparina”.
Astrazeneca: fattori che creano la reazione avversa
Il team, continuando le ricerche, ha concluso che esistono alcuni fattori che scatenano la reazione avversa. Tra questi ci sono la tecnologia alla base del siero di AstraZeneca, alcuni dei suoi componenti e la potente reazione immunitaria. Questi creano una cascata di eventi che annienta i diversi meccanismi che normalmente tengono sotto controllo il sistema immunitario umano.
Il professor Greinacher, ha voluto chiarire che ci potrebbero volere anni per poter comprendere la possibile causa della reazione avversa del vaccino.
Le reazione non corrette del sistema immunitario, e il processo infiammatorio, si innescano subito dopo la vaccinazione. Questo avviene anche se i primi sintomi compaiono solamente dopo 4-5 giorni.
I risultati raccolti da Greinacher e dal suo team hanno reso noto il ruolo dell’acido carbossilico EDTA. Il ricercatore sostiene che probabilmente le componenti del vaccino siano un cofattore della reazione immunitaria che porta alle trombosi.
I vaccini e i casi di trombosi
Tuttavia, non è ancora chiaro per quale motivo la reazione avviene solo in casi rarissimi, soprattutto in soggetti con età inferiore ai 60 anni. Di conseguenza, il vaccino fornito da Astrazeneca, è stato raccomandato solo per gli over 60.
Greinacher, ha formulato l’ipotesi secondo cui la trombosi si verifichi solo quando tutti gli elementi, che tengono sotto controllo il sistema immunitario, “smettono di funzionare” contemporaneamente. Inoltre, un’altra informazione non ancora nota è se questa reazione si verifica anche per gli altri vaccini a vettore virale come AstraZeneca. Tra questi è presente Johnson&Johnson.
L’Agenzia europea del farmaco, l’Ema, ha concluso che esiste un “possibile legame con le trombosi rare che si sono verificate in persone di età inferiore a 60 anni”. Greinacher, conclude annunciando che gli scienziati dell’università di Greifswald hanno iniziato una collaborazione con la multinazionale Johnson&Johnson.
La collaborazione mira ad analizzare anche i campioni del vaccino Janssen. Questa permetterà di capire quale relazioni ci sia tra le somministrazione e i casi di trombosi che finora si sono verificati.
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