giovedì, Settembre 19

Individuato esopianeta superleggero intorno al sistema solare

Individuato un esopianeta superleggero situato intorno al sistema solare. Una scoperta importante che dimostra la capacità di scoprire anche pianeti piuttosto piccoli. L’individuazione del pianeta superleggero dimostra che è possibile studiare in dettaglio anche pianeti con dimensioni ridotte.

Il pianeta scoperto, denominato GJ 367 b, è tra i più leggeri degli oltre 5.000 pianeti esterni scoperti fuori dal sistema solare. La massa di GJ 367 b è circa la metà di quella terrestre. I ricercatori hanno osservato che il pianeta ruota molto velocemente. Infatti, impiega solamente otto ore per completare un giro completo intorno alla sua stella.

La scoperta, che è stata pubblicata sulla rivista Science, è stata realizzata da un team internazionale di 78 ricercatori, tra questi era presente l’Università di Torino. L’indagine è stata coordinata dall’Istituto di Ricerca Planetaria del Dlr, l’agenzia spaziale tedesca attraverso il telescopio spaziale TESS, acronimo di Transiting Exoplanet SurveySatellite, utilizzato dalla NASA per scovare mondi extrasolari attraverso il metodo del transito. Le informazioni raccolte sono state analizzate dal gruppo internazionale guidato da Kristine W. F. Lam e Szilárd Csizmadia, dell’Istituto di ricerche planetarie dell’Agenzia spaziale tedesca (Dlr).   

Il pianeta GJ 367 b

GJ 367 b, che possiede un diametro di poco più di 9.000 chilometri, è leggermente più grande di Marte. Il pianeta, appartenente al sistema della stella Gj 367, è roccioso, molto caldo è situato ad una distanza di 31 anni luce. Kristine W. F. Lam, ha spiegato che: “Il pianeta scoperto sembra molto simile a Mercurio. La sua individuazione potrebbe divenire un passo in avanti verso la ricerca di una seconda Terra.

La sua vicinanza, secondo il team di ricerca, è fondamentale per poter analizzare la sua formazione, la sua evoluzione come mondo roccioso e le sue proprietà riguardanti gli esopianeti più piccoli e meno massicci. Il pianeta GJ 367 b è stato localizzato attraverso una classica metodologia utilizzata dai ricercatori, ossia quella dei transiti basato sulla variazioni nella luminosità provocate dal passaggio del pianeta davanti alla sua stella.

Quest’ultima, denominata Gj 367, rientra nella categoria delle nane rosse, degli astri noti anche come “classe M”, una tipologia molto diffusa, con una dimensione pari a circa la metà di quella del Sole. Le nane rosse sono molto più piccole e decisamente più fredde in confronto al Sole. Queste caratteristiche rendono i pianeti presenti in questi sistemi molto semplici da individuare e caratterizzare.

Il team di ricerca ritiene che Gj 367b possieda delle analogie con Mercurio. Per questo è stato annoverato nel gruppo delle “sub-Terre”. I ricercatori, per scoprire ulteriori informazioni, hanno utilizzato anche i dati dello strumento HARPS, acronimo High Accuracy Radial velocity Planet Searcher, installato sul telescopio di La Silla dell’ESO. In questo caso è stato utilizzato il metodo della velocità radiale.

Ulteriori dettagli

I ricercatori, combinando insieme i dati di TESS e HARPS, hanno potuto stabilire che Gj 367b possiede un raggio pari al 72% di quello terrestre e una massa equivalente al 55% di quella del nostro pianeta. Grazie all’accuratezza delle informazioni raccolte i ricercatori hanno potuto determinare la struttura interna di Gj 367b, caratterizzata da un robusto nucleo ferroso. Questo è solo uno dei dettagli che lo fa assomigliare a Mercurio.

I ricercatori, infine, hanno scoperto che il pianeta è situato molto vicino alla sua stella, risultando così esposto ad un livello estremo di radiazioni e caratterizzato da temperature roventi, che arrivano anche fino a 1500°C. Gj 367b, per questa sua temperatura, pur essendo stato catalogato come una “sub-Terra” non può essere ritenuto una “seconda” Terra.

FONTI:

https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/pianeta-sistema-solare-superleggero-alieno-terra-f4b004a5-e071-482b-90f2-865d5c6e7a95.html?fbclid=IwAR3LR3LkZ28QlwBVCk__1b_bQY9DRsVyN8UDjQuoc1t2t-sIXG5I68EOV80

https://www.globalscience.it/31522/un-esopianeta-leggerissimo-e-scattante/

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