venerdì, Settembre 20

Un attento osservatore terrà d’occhio la Terra da 35.000 chilometri

Un nuovo satellite meteorologico terrà d’occhio molti eventi, tra cui incendi che spazzano la costa occidentale, tempeste che arrivano dall’oceano Pacifico o la fitta nebbia che ricopre il Pacifico nord-occidentale.

La National Oceanic and Atmospheric Administration sarà l’agenzia che lancerà GOES-T il 1° marzo da Cape Canaveral, in Florida. Questo sarà il terzo della serie per quanto riguarda i satelliti metereologici geostazionari avanzati. Il satellite, nel momento che raggiungerà l’orbita, verrà ribattezzato GOES-18, a avrà come compito quello di monitorare il tempo presente sugli Stati Uniti occidentali, sull’Alaska, sulle Hawaii, sul Messico, sull’America Centrale e sull’oceano Pacifico.

Il satellite GOES-18 permetterà un osservazione sofisticata mai fatta prima d’ora, su quello che accade sull’emisfero occidentale della Terra da una distanza di 35.785 chilometri sopra il nostro pianeta. L’agenzia ha previsto che le prime immagini e i dati di GOES-18 saranno disponibili per l’estate del 2023. Nel momento in cui GOES-18 sarà operativo, andrà a sostituire l’attuale satellite GOES-17, che rimarrà in orbita solamente come riserva.

Il satellite GOES-T

Il satellite GOES-T è stato dotato di una serie di strumenti, in grado di fornire le misurazioni dell’atmosfera, mappare i fulmini in tempo reale e inviare delle immagini straordinarie ad altissima definizione. La raccolta costante delle informazioni permetterà di migliorare le previsioni meteorologiche sulla Terra.

Il satellite GOES-T insieme al satellite GOES-16, lanciato nel 2016, monitoreranno più della metà del globo, dalla costa occidentale dell’Africa fino alla Nuova Zelanda. Insieme al satellite GOES-16, lanciato nel 2016, monitoreranno attivamente più della metà del globo, dalla costa occidentale dell’Africa alla Nuova Zelanda.

Pam Sullivan, direttrice del programma GOES-R della NOAA, ha affermato che: “Le osservazioni effettuate da questi satelliti sono ancora più dettagliate, dei dati importanti visto che gli Stati Uniti stanno vivendo un numero record di disastri con danni da miliardi di dollari”.

Pam Sullivan, continua spiegando che: “Rispetto alla generazione precedente, i satelliti GOES-R offrono 60 volte più immagini e dispongono di una telecamera creata appositamente per tracciare i fulmini, forti tempeste che generano tornado e venti dannosi”.

Il GOES-18 terrà d’occhio anche le tempeste solari e le condizioni meteorologiche spaziali, fornendo così degli allarmi precoci prima di qualsiasi possibile interruzione della nostra rete elettrica sulla Terra.

Il monitoraggio di GOES-18

Il satellite GOES-T fornirà un migliore monitoraggio sia per le inondazioni e le colate di fango nelle zone costiere che per gli uragani che si formano nel Pacifico e possono girare verso le Hawaii o il Messico.

I monitoraggi delle temperature calde della superficie dell’oceano, che possono contribuire alla formazione di uragani, sono molto importanti per poter fornire un allarme tempestivo sulla formazione di uragani.

Le capacità del satellite aiuteranno anche i meteorologi a tracciare e monitorare le tempeste tropicali e gli uragani in tempo reale. Questo fornirà dati sulla struttura e le caratteristiche della tempesta, sulla velocità del vento e sui fulmini, tutti fattori che possono essere utilizzati per calcolare l’intensità di una tempesta.

GOES-18 osserverà anche gli incendi, un altro pericolo per coloro che vivono in gran parte degli Stati Uniti occidentali. Lo strumento è stato appositamente dotato di strumenti in grado di individuare e scrutare all’interno della natura distruttiva di questi eventi estremi.

Il satellite sarà in grado di trovare i punti caldi degli incendi, rilevarne i cambiamenti nel comportamento e prevederne il movimento, nonché stimare l’intensità, l’emissione di fumo e la qualità dell’aria. Inoltre, sarà anche in grado di identificare i fulmini che hanno maggiori probabilità di causare questi incendi e rilevare le nubi di pirocumulonembo che si formano durante gli incendi.

I satelliti GOES non si limitano soltanto a monitorare la Terra, ma hanno anche strumenti specializzati che rilevano il Sole, che individuano i brillamenti solari e monitorano le particelle di radiazione spaziale in arrivo. 

Il meteo spaziale, senza un tracciamento adeguato o preavvisi, può danneggiare i satelliti che forniscono la base per le nostre comunicazioni e il GPS, così come i veicoli spaziali come la Stazione Spaziale Internazionale.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2022/02/04/world/noaa-goes18-western-weather-satellite-scn/index.html

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