giovedì, Settembre 19

Identificato erroneamente l’oggetto che si schianterà sulla Luna

Il razzo, che dovrebbe entrare in rotta di collisione con la Luna il 4 marzo, è stato erroneamente identificato come uno stadio del razzo SpaceX Falcon. Infatti, secondo quanto riportato dalla NASA, potrebbe appartenere ad una passata missione lunare cinese.

L’oggetto era stato reso noto per la prima volta da un ricercatore indipendente, che si occupa principalmente delle dinamiche orbitali e di sviluppare software astronomici. L’oggetto era stato individuato nel 2015 come parte del secondo stadio di un razzo SpaceX Falcon. Quest’ultimo era stato usato per effettuare il lancio del Deep Space Climate Observatory degli Stati Uniti, o DSCOVR.

L’oggetto WE0913A

L’oggetto, che era stato inizialmente denominato WE0913A dagli osservatori di asteroidi, aveva oltrepassato la Luna due giorni dopo il lancio di DSCOVR. Bill Gray, a tal proposito ha dichiarato sul suo sito web che: “Io ed altri esperti eravamo giunti ad identificare l’oggetto come il secondo stadio del razzo. L’oggetto possedeva la luminosità che ci aspettavamo, e tutte caratteristiche idonee, tra cui l’esatto orario e una giusta orbita”.

La valutazione dell’oggetto è stata presa in esame, in maniera molto ampia, anche da altri esperti spaziali e dalla NASA. Quest’ultima ha monitorato molto attentamente la traiettoria dell’oggetto.

La nuova identificazione

Bill Gray, ha di recente affermato di aver sbagliato le origini dell’oggetto. La sua affermazione è arrivata dopo essersi consultato con Jon Giorgini, del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Quest’ultimo non si occupa dei detriti spaziali, ma di molti veicoli spaziali attivi, tra cui il DSCOVR.

Jon Giorgini ha sottolineato che: “Il sistema Horizons della JPL, ha mostrato che la traiettoria del veicolo spaziale DSCOVR non si avvicinava alla Luna. Per questo sarebbe stato un po’ strano se il secondo stadio finisse proprio contro la Luna, mentre il DSCOVR si trovava invece in un’altra parte del cielo. Esiste sempre una certa separazione, ma questo era sospettosamente troppo grande”.

La NASA ha rilasciato una dichiarazione, in cui ha spiegato che: “L’analisi condotta dal Center for Near-Earth Object Studies del Jet Propulsion Laboratory della NASA indica che l’oggetto, che dovrebbe avere un impatto sul lato opposto della Luna il 4 marzo, è probabilmente il booster cinese Chang’e 5-T1 lanciato nel 2014”.

Quindi, l’oggetto non apparterebbe al secondo stadio SpaceX Falcon 9, come era stato riportato in precedenza. L’ultimo aggiornamento arriva grazie alle analisi effettuate sulle orbite dell’oggetto nel periodo 2016-2017.

Bill Gray, esaminando molto attentamente i dati a sua disposizione, è arrivato alla conclusione che l’oggetto apparterrebbe al terzo stadio del razzo cinese Long March 3C, utilizzato per lanciare il suo orbiter lunare nel 2014.

L’impatto

Lo stadio del razzo dovrebbe impattare sulla Luna alle 7:26 ET del 4 marzo. L’impatto avverrà sul lato nascosto della Luna, per questo non sarà visibile dalla Terra. L’oggetto, molto probabilmente, finirà per disintegrarsi sulla Luna, creando un cratere di massimo 20 metri di diametro.

Jonathan McDowell, astronomo del Center for Astrophysics | Harvard e Smithsonian, ha affermato che: “Identificare i detriti spaziali non è mai facile, soprattutto se ci si trova nello spazio profondo. La nuova identificazione di Gray è probabilmente giusta. Io gli darei almeno l’80% o forse anche il 90%, di probabilità”.

Jonathan McDowell, continua spiegando che: “La confusione sull’identità dello stadio del razzo ha creato la necessità da parte della NASA, ma anche altre agenzie ufficiali, di monitorare molto più da vicino i detriti presenti nello spazio profondo, piuttosto che fare affidamento solamente sulle risorse, piuttosto limitate, di privati ​​​​ed accademici”.

Conclusioni

Una stima ha quantificato che esistono tra i 30 a i 50 oggetti che sono andati perduti nello spazio profondo. Questo è il caso dello stadio del razzo, che era ormai scomparso da anni. Purtroppo, nessuna agenzia spaziale ha sistematicamente tenuto traccia dei detriti spaziali presenti così lontano dalla Terra.

Lo spazio profondo non è come l’orbita terrestre bassa, una zona che viene monitorata per evitare dei rischi per i veicoli spaziali. Secondo Bill Gray, sarebbe opportuno “tenere pulito anche lo spazio esterno, con dei semplici passaggi che le agenzie governative e le società che lanciano razzi potrebbero intraprendere, come ad esempio rendere pubblicamente disponibili gli ultimi elementi di dati orbitali conosciuti”.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2022/02/14/world/moon-rocket-collision-china-scn/index.html?fbclid=IwAR0qZYxbUrPlRZexL2VxMEQtjv2OKNMOA36Plv1Q0HMbMIkB4Ef_OejVaFM

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