mercoledì, Maggio 8

Ultima particolare immagine ripresa dal rover Curiosity

L’ultima particolare immagine ripresa dal rover Curiosity. È stata immortalata una particolare formazione sulla superficie di Marte, che possiede una forma a “fiore”.

Il rover Curiosity, durante le sue ricerche sulla superficie e rocce marziane nel cratere Gale, ha incontrato la particolare formazione. Quest’ultima è un manufatto rupestre che ricorda un pezzo di “corallo” o un “fiore”. La formazione ha le dimensioni di un penny.

Il “fiore” marziano

Il “fiore” marziano insieme alle formazione sferiche presenti vicino molto probabilmente, secondo quanto riportato dalla NASA, sono state create in un lontano passato, periodo in cui i minerali venivano trasportati dall’acqua, plasmandone così la forma.

Il rover Curiosity ha ripreso l’immagine della piccola formazione rocciosa lo scorso 24 febbraio, con il suo Mars Hand Lens Imager, una fotocamera situata all’estremità del suo braccio robotico.

La nuova scoperta si va così ad aggiungere alle altre piccole particolari rocce individuate, tutte formazioni formatesi, secondo la NASA, “quando i fluidi mineralizzanti hanno viaggiato attraverso le fessure presenti nella roccia”.

Anche il rover Opportunity, in precedenza, aveva individuato i “mirtilli” marziani, delle piccole sferule minerali, che indicano un terreno, sul pianeta rosso, in cui un tempo era presente l’acqua. I ricercatori utilizzeranno le immagini raccolte da Curiosity per analizzarne le caratteristiche, ricostruendo così la cronologia della presenza dell’acqua nel cratere.

Dieci anni di esplorazione

Il rover Curiosity, alla fine di quest’anno, celebrerà un’importante pietra miliare, il suo un decimo anniversario su Marte. Lo strumento è arrivato sul pianeta rosso il 5 agosto del 2012. I suoi 10 anni su Marte sono serviti per esplorare il cratere Gale e la Mount Sharp situato al centro della cavità. L’obiettivo principale della missione è quella di riuscire a determinare se Marte sia mai stato abitabile per una vita microbica. 

Il rover, inizialmente, ha individuato le prove chimiche e minerali, informazioni che hanno confermato l’abitabilità del pianeta rosso in un lontano passato. Curiosity, dalla scoperta, ha analizzato la documentazione geologica per riuscire a capire in quale periodo Marte avrebbe potuto ospitare la vita.

Il rover continua la sua missione passando tra i massi e le creste taglienti, selezionando i campioni di roccia e il suolo da poter analizzare. Curiosity ha spianato la strada al rover Perseverance e all’elicottero Ingenuity, strumenti che attualmente stanno esplorando il cratere Jezero. Tutti questi strumenti, con i loro studi, stanno cercando di rispondere ad un quesito molto importante, ossia se un tempo sia mai esistita la vita su Marte.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2022/03/03/world/mars-flower-curiosity-rover-scn/index.html

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1 Comment

  • […] La foto ricorda un’altra “faccia” celeste intravista da un osservatorio spaziale della NASA ad ottobre 2022. In questa occasione il Sole sembrava sorridere a causa di macchie scure chiamate buchi coronali. Anche il rover Curiosity, lo scorso marzo, ha individuato una formazione rocciosa che somigliava ad un fiore su Marte. […]

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