giovedì, Settembre 19

Giganteschi vulcani di ghiaccio su Plutone potrebbero celare la vita

Giganteschi vulcani di ghiaccio su Plutone potrebbero celare la vita. La missione New Horizons della NASA, ha catturato delle immagini di Plutone molto interessanti, in cui sono visibili vulcani di ghiaccio. Queste hanno svelato la presenza di giganteschi vulcani sul pianeta. Nelle immagini è possibile osservare la gelida regione vulcanica di Plutone. In una delle immagini, sotto riportata, sono presenti dei segni blu che mostrano come, in passato, potrebbero essersi verificati dei processi vulcanici

La sonda ha portato a termine un sorvolo sul pianeta nano e sulle sue lune a luglio del 2015. Le informazioni raccolte stanno tutt’ora modificando ciò che era noto ai ricercatori su Plutone. Lo studio, con i dettagli dei risultati, è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications.

Plutone è divenuto un pianeta nano nel 2006, quando l’Unione Astronomica Internazionale ha creato questa una nuova definizione per i pianeti. Il pianeta nano è situato ai confini del nostro sistema solare nella fascia di Kuiper, e risulta essere il più grande dei tanti oggetti congelati che orbitano lontano dal Sole.

Le caratteristiche di Plutone

Plutone è un pianeta ghiacciato con delle temperature che raggiungono mediamente i -387 gradi Fahrenheit, corrispondenti a -232 gradi Celsius. Il pianeta è caratterizzato da montagne, valli, ghiacciai, pianure e crateri. Se si potesse stare sulla superficie si vedrebbero cieli azzurri e neve rossa. L’ultima analisi fotografica ha mostrato una regione accidentata su Plutone. Questa non assomiglia a nessun’altra parte del pianeta nano, ne tanto meno al resto dei vicini cosmici.

Kelsi Singer, ricercatore senior presso il Southwest Research Institute, di Boulder, ha spiegato che: “Abbiamo trovato sulla superficie dei vulcani ghiacciati molto grandi, che non assomigliano a nessun altra formazione osservata nel sistema solare”.

La regione vulcanica di Plutone

La regione vulcanica di Plutone è diversa da qualunque alta area del pianeta nano. Questa è situata a sud-ovest della calotta glaciale dello Sputnik Planitia, una formazione che copre un antico bacino da impatto, che possiede un diametro di circa 1.000 chilometri. 

La regione è in gran parte formata da ghiaccio d’acqua di forma irregolare, ed è piena di cime vulcaniche. Le più grandi sono il Wright Mons e il Piccard Mons. Il Wright Mons presenta un altezza che varia dai 4 ai 5 chilometri e si estende per 150 chilometri, mentre il Piccard Mons raggiunge circa i 7 chilometri di altezza ed è largo 225 chilometri.

Il Wright Mons possiede un volume molto simile al vulcano Mauna Loa delle Hawaii, uno dei più grandi vulcani della Terra. Kelsi Singer, ha sottolineato che: “Le cime osservate nelle immagini si uniscono insieme, formando così delle montagne ancora più grandi”. Una domanda che si sono posti i ricercatori è come si sono formati i vulcani di ghiaccio.

I vulcani di ghiaccio osservati nel sistema solare sono riusciti a spostare il materiale dal sottosuolo fino alla superficie, creando così una nuovo formazione. Nel caso di Plutone, invece, è stata l’acqua a diventare rapidamente ghiaccio una volta raggiunta la temperatura gelida della superficie di Plutone. Nei vulcani di Plutone non è presente una caldera, e si sono formati come delle montagne.

I ricercatori pensano che, nonostante Plutone sia dotato di un nucleo interno, il pianeta non possegga una fonte di calore interna, una condizione necessaria per avviare un’attività vulcanica. Per riuscire a creare la regione analizzata dal team di Kelsi Singer, ci sarebbero dovuti essere diversi siti di eruzione.

La regione, inoltre, non è caratterizzata da crateri da impatto, visibili sulla superficie di Plutone. Questo suggerisce che i vulcani di ghiaccio sono stati attivi relativamente di recente e che l’interno di Plutone ha più calore residuo di quello previsto. I vulcani di ghiaccio si sono probabilmente formati in più fasi, e forse erano attivi da 100 milioni a 200 milioni di anni fa, un periodo relativamente giovane dal punto di vista geologico.

Secondo Kelsi Singer, il materiale ghiacciato era probabilmente più una miscela fangosa di ghiaccio e acqua, un liquido che scorreva da uno sfiato vulcanico sulla superficie di Plutone. Fa così freddo sulla superficie di Plutone, che l’acqua liquida non può rimanere lì a lungo. In alcuni casi, il flusso di materiale ha formato le enormi cime che vediamo, così come il terreno accidentato che si trova ovunque in questa regione”.

Conclusioni

Il team, mentre la New Horizons sorvolava la regione, non ha osservato un’attuale attività del vulcano di ghiaccio. Le osservazioni sull’area sono state eseguite per meno di un giorno. I vulcani di ghiaccio potrebbero quindi essere ancora attivi, forse come i vulcani dormienti presenti sulla Terra, che rimangono inattivi per un periodo di tempo per poi ritornare attivi.

Plutone, molto tempo fa, possedeva un oceano sotterraneo. La scoperta di questi vulcani di ghiaccio potrebbe suggerire che l’oceano sotterraneo sia ancora presente e che l’acqua liquida potrebbe essere vicino alla superficie. I risultati della ricerca, combinati insieme alla possibile presenza di un interno più caldo di Plutone più di quanto ritenuto in precedenza, sollevano molti quesiti interessanti sulla potenziale abitabilità del pianeta nano.

Gli organismi, se presenti, avrebbero bisogno di una fonte di nutrienti continui. Se l’attività vulcanica fosse sporadica, e quindi la disponibilità di calore e acqua fosse variabile, sarebbe una condizione difficile per gli organismi. Per poter indagare sull’intrigante sottosuolo di Plutone, sarebbe necessario l’invio di un orbiter sul lontano pianeta.

Kelsi Singer, conclude affermando che: “Se inviassimo una missione, in futuro, potremmo usare il radar a penetrazione di ghiaccio, per scrutare direttamente all’interno di Plutone, e forse, vedere che aspetto hanno le formazioni vulcaniche”.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2022/03/29/world/pluto-ice-volcanoes-scn/index.html?fbclid=IwAR2aH-yflFWQ6w2fUvKTyD0MohVgYKc_KGI2NPaZSBiB2qYGYUi2d8gSgbk

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