giovedì, Settembre 19

Misteriose esplosioni radio con uno schema a “battito cardiaco”

Misteriose esplosioni radio con uno schema a “battito cardiaco”. I ricercatori hanno individuato nello spazio una misteriosa esplosione radiofonica, con uno schema molto simile ad un battito cardiaco.

Gli astronomi hanno stimato che il segnale possa provenire da una galassia situata a circa un miliardo di anni luce da noi. Purtroppo, l’esatta posizione e la causa dell’esplosione sono al momento sconosciute. La ricerca con i dettagli dei risultati delle analisi sono state pubblicate sulla rivista Nature.

Le esplosioni radio veloci, o FRB

Le esplosioni radio veloci, o FRB, sono delle esplosioni di onde radio molto intense della durata di un millisecondo con origini ad oggi ancora sconosciute. Il primo FRB è stato individuato nel 2007, a cui poi successivamente sono susseguiti centinaia di rapidi lampi cosmici, provenienti da diversi luoghi distanti dello spazio.

Molti dei FRB individuati hanno rilasciato onde radio super luminose, che hanno avuto una durata di pochi millisecondi, prima di scomparire del tutto. Il 10% degli FRB sono noti per essere ripetitivi e avere degli schemi. Le esplosioni radio veloci sono talmente rapide, e inaspettate, che diventano molto difficili da rilevare.

I ricercatori però hanno uno strumento molto utile per riuscirli ad individuare, il radiotelescopio Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment, o CHIME, situato presso il Dominion Radio Astrophysical Observatory nella British Columbia, in Canada.

Il radiotelescopio telescopio, in funzione dal 2018, osserva in maniera costante la volta celeste. Lo strumento è in grado di rilevare non solo i lampi radio veloci, ma anche le onde radio emesse dall’idrogeno, situato molto distante nell’universo.

Il segnale individuato

I ricercatori, attraverso il CHIME, hanno individuato qualcosa il 21 dicembre del 2019, un segnale che ha immediatamente attirato la loro attenzione. Secondo Daniele Michilli, ricercatore post-dottorato presso il Kavli Institute for Astrophysics and Space del Massachusetts Institute of Technology Ricerca, “l’esplosione radio veloce era molto particolare”.

Il segnale, che è stato denominato FRB 20191221A, è durato fino a tre secondi, quindi circa 1.000 volte più a lungo delle solite raffiche radio veloci. Daniele Michilli stava monitorando i dati raccolti dal CHIME, quando improvvisamente si è verificato l’esplosione. Il segnale individuato è il burst radio veloce più duraturo localizzato fino ad oggi.

Daniele Michilli, ha spiegato che: “Era insolito. Non solo era molto lungo, della durata di circa tre secondi, ma c’erano picchi periodici straordinariamente precisi, che emettevano ogni frazione di secondo, un boom, boom, boom, un segnale simile ad un battito cardiaco. Questa è la prima volta che un segnale risulta periodico”.

Il ricercatore, nonostante FRB 20191221A non si sia ancora ripetuto, ha spiegato che: “il segnale era caratterizzato da dei picchi consecutivi, separati da circa 0,2 secondi”.

Il CHIME

Il team di ricerca non conosce l’esatta galassia da cui ha avuto origine l’esplosione, e anche la stima della distanza di un miliardo di anni luce è “molto incerta”, secondo Daniele Michilli.

Il CHIME è uno strumento in grado di cercare esplosioni di onde radio, ma non altrettanto adatto a localizzare i loro punti di origine. Per migliorare questo aspetto il CHIME è stato potenziato attraverso un progetto in cui dei telescopi aggiuntivi, attualmente in costruzione, osserveranno insieme la volta celeste. In questo modo saranno in grado di triangolare esplosioni radio su delle specifiche galassie.

Il segnale contiene indizi sulla sua provenienza e su cosa potrebbe averlo causato. Daniele Michilli ha affermato che: CHIME ha rilevato molti FRB con proprietà differenti. Ne abbiamo visti alcuni che sono presenti all’interno di nuvole molto turbolente, mentre altri sembrano essere in ambienti più nitidi. Dalle proprietà di questo nuovo segnale, possiamo dire che attorno a questa sorgente c’è una nuvola di plasma che deve essere estremamente turbolenta”.

I ricercatori analizzando FRB 20191221A, hanno scoperto che il segnale era simile alle emissioni rilasciate da due diversi tipi di stelle di neutroni, o ai resti densi dopo la morte di una stella gigante, chiamati radio pulsar e magnetar. Entrambi gli oggetti stellari sono in grado di creare un segnale simile ad un raggio lampeggiante di un faro.

La raffica radio veloce individuata sembra essere un milione di volte più luminosa di queste emissioni. Secondo Daniele Michilli “questo nuovo segnale potrebbe essere una magnetar oppure una pulsar accelerata”.

Conclusioni

Il team di ricerca continuerà attraverso il CHIME a monitorare lo spazio alla ricerca di altri segnali da questo burst radio, così come altri con un segnale periodico simile. Sia la frequenza delle onde radio, che il modo in cui cambiano, possono aiutare gli astronomi a conoscere la velocità con cui si espande l’universo.

Daniele Michilli, conclude spiegando che: “Questo rilevamento solleva la questione di cosa potrebbe causare questo segnale estremo, che non abbiamo mai visto prima, e come possiamo usarlo per studiare l’universo. I futuri telescopi promettono di scoprire migliaia di FRB al mese e, a quel punto, potremmo trovare molti più segnali periodici”.

FONTE ARTICOLO:

https://edition.cnn.com/2022/07/13/world/heartbeat-fast-radio-burst-scn/index.html?fbclid=IwAR2jhR_ovxTAwnKY9mhBJ_EtoNZYDHva5AKN9IETc5fGoQRB0aZYQzmQg_c

FONTE IMMAGINI:

https://insidetheperimeter.ca/morerepeatingfrbs/

https://www.globalscience.it/37044/rilevato-un-battito-cardiaco-dalluniverso/

https://tgcomnews24.com/misteriosi-impulsi-radio-veloci-indicano-un-oggetto-previsto-che-non-e-mai-stato-visto-nello-spazio/

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