giovedì, Settembre 19

Lucy ha sfiorato la Terra

Lucy ha sfiorato la Terra. La sonda spaziale della NASA, lo scorso 16 ottobre, ha sfiorato il nostro pianeta passando a soli 350 chilometri sopra la superficie. Questa è la prima missione che analizzerà gli asteroidi Jupiter Trojan.

Lucy, sfruttando la Terra come una fionda, nel primo anniversario del suo lancio, guadagnerà parte dell’energia orbitale di cui ha bisogno per poter viaggiare verso questa popolazione di asteroidi mai visitata prima. Gli asteroidi trojan sono intrappolati in orbita attorno al Sole alla stessa distanza di Giove, sia davanti che dietro il pianeta gigante.

Lucy e l’assistenza gravitazionale

Lucy, attualmente, ha portato a termine un anno dei dodici previsti. L’assistenza gravitazionale prodotta dal passaggio ha messo Lucy su una nuova traiettoria, verso un’orbita che verrà percorsa per due anni. Superato questo periodo la sonda tornerà verso la Terra per usufruire di una seconda assistenza gravitazionale.

Il secondo aiuto fornirà a Lucy l’energia di cui ha bisogno per poter attraversare la cintura principale degli asteroidi. In questo luogo osserverà l’asteroide Donaldjohanson, per poi viaggiare verso lo sciame principale di asteroidi, zona in cui sorvolerà sei asteroidi trojan tra cui Eurybates e il suo satellite Queta, Polymele e il suo satellite non ancora nominato, Leucus e Orus.

Lucy, nel primo aiuto gravitazionale sembrava avvicinarsi alla Terra dalla direzione del Sole. Le persone sul pianeta non hanno potuto osservare la sonda nei giorni precedenti l’evento, ma Lucy è stata in grado di scattare immagini della Terra e della Luna. I ricercatori utilizzeranno le immagini immortalate per calibrare gli strumenti.

Il passaggio della sonda

La sonda è passata talmente vicina al nostro pianeta che si è trovata molto più bassa della Stazione Spaziale Internazionale, una regione piena di satelliti e detriti situati in orbita attorno alla Terra. La NASA per poter garantire la sicurezza della sonda spaziale, ha sviluppato delle particolari procedure in grado di prevenire qualsiasi potenziale pericolo e, se necessario, per eseguire una piccola manovra per evitare una collisione.

Il team, vista la vicinanza della sonda al pianeta, ha tenuto conto dell’effetto della resistenza atmosferica durante la progettazione di questo passaggio ravvicinato. Lucy è passata molto rapidamente sopra l’atmosfera terrestre, ed è stata chiaramente visibile ad occhio nudo per alcuni minuti prima di scomparire.

Conclusioni

Hal Levison, ricercatore principale di Lucy presso l’ufficio del Southwest Research Institute (SwRI), ha dichiarato che: “L’ultima volta che abbiamo visto il velivolo spaziale, era racchiuso nella carenatura del carico utile in Florida. È emozionante poter stare qui, in Colorado, e vedere di nuovo la sonda spaziale”.

Lucy si è allontanata molto rapidamente dalla Terra, per poi passare accanto alla Luna, acquisendo molte immagini di calibrazione, e proseguire verso lo spazio interplanetario.

John Spencer, vice scienziato del progetto ad interim presso SwRI, conclude affermando che: “Sono particolarmente entusiasta delle ultime immagini che Lucy ha potuto raccogliere della Luna. Il conteggio dei crateri permetterà di comprendere la storia collisionale degli asteroidi trojan. Questa è stata la prima opportunità per calibrare la capacità di Lucy di rilevare i crateri, immagini che verranno confrontate con le precedenti osservazioni della Luna, immortalate da altre missioni spaziali”.

VIDEO:

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2022/lucy-ega

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