giovedì, Settembre 19

Individuati degli asteroidi “planet killer”

Individuati degli asteroidi “planet killer”. Gli oggetti erano nascosti dal bagliore del Sole. I ricercatori hanno individuato tre asteroidi situati vicini alla Terra, che erano in agguato inosservati nel bagliore del Sole. Uno degli asteroidi è risultato essere il più grande oggetto potenzialmente pericoloso, che rappresenta quindi un rischio per la Terra, scoperto negli ultimi otto anni.

Gli asteroidi individuati fanno parte di un gruppo di oggetti che si trova all’interno delle orbite della Terra e di Venere. Questi oggetti sono incredibilmente difficili da osservare, perché la luminosità del Sole li nasconde dalle osservazioni dei telescopi.

I ricercatori, per riuscire a evitare il riverbero del Sole, hanno condotto le osservazioni durante la breve finestra del crepuscolo. Il team internazionale ha individuato le rocce spaziali con il Dark Energy Camera, uno strumento situato sul telescopio da 4 metri Víctor M. Blanco presente all’Osservatorio interamericano Cerro Tololo in Cile. I ricercatori hanno pubblicato la scoperta su The Astronomical Journal.

Gli asteroidi

Uno degli asteroidi, che è stato denominato 2022 AP7, è largo 1,5 chilometri e possiede un’orbita che potrebbe portarlo nel percorso della Terra in futuro. I ricercatori, però, non sono riusciti a definire quando questo accadrà.

L’autore principale dello studio Scott S. Sheppard, astronomo presso l’Earth & Planets Laboratory della Carnegie Institution for Science di Washington, DC, ha dichiarato che: “La nostra indagine crepuscolare sta perlustrando l’area all’interno delle orbite della Terra e di Venere alla ricerca di asteroidi. Finora, abbiamo trovato due grandi asteroidi vicini alla Terra larghi circa 1 chilometro, una dimensione che può essere definita killer di pianeti”.

I ricercatori sono riusciti a stabilire che l’asteroide individuato attraversa l’orbita terrestre, ma questo si verifica quando la Terra si trova sul lato opposto del Sole, uno traiettoria che continuerà per secoli. Questo perché l’asteroide impiega cinque anni per riuscire a completare un’orbita attorno al Sole.

Il movimento orbitale dell’asteroide, con il passare del tempo, diverrà sempre più sincronizzato con quello terrestre. I ricercatori non conoscono l’orbita dell’asteroide con una precisione tale da poter dire quanto questo oggetto possa diventare pericoloso in futuro. Per adesso “rimane ben lontano dalla Terra”, secondo quanto detto da Scott S. Sheppard.

L’astronomo continua affermando che: “Un asteroide vicino alla Terra di 1 chilometro, o più grande, avrebbe un impatto devastante sulla vita come la conosciamo. La polvere e le sostanze inquinanti riempirebbero l’atmosfera per anni, raffreddando il pianeta e impedendo alla luce solare di raggiungere la superficie terrestre. Scott S. Sheppard, ha spiegato che: “Sarebbe un evento di estinzione di massa come non si vedeva sulla Terra da milioni di anni”.

Gli altri due asteroidi

Gli altri due asteroidi, denominati rispettivamente 2021 LJ4 e 2021 PH27, si trovano su orbite molto più sicure, e quindi non rappresentano un rischio per la Terra. I ricercatori sono molto interessati da 2021 PH27, perché attualmente è l’asteroide conosciuto più vicino al Sole. La sua superficie, man mano che la roccia spaziale si avvicina alla nostra stella, raggiunge delle temperature abbastanza calde da fondere il piombo.

Gli astronomi, che ricercano gli asteroidi, devono affrontare una bella sfida se vogliono individuare le rocce spaziali all’interno del sistema solare interno, un luogo che include Mercurio, Venere, la Terra, Marte e la cintura principale degli asteroidi. I ricercatori, per poter evitare la luce diretta del Sole, hanno solo due finestre di 10 minuti ogni notte, periodo in cui possono scandagliare l’area con i telescopi da terra.

Ricercare con i telescopi da terra è complicato, ma con quelli nello spazio, come Hubble e James Webb, è impossibile, visto che il calore del Sole e la sua intensa luce potrebbero friggere i loro strumenti, motivo per cui entrambi gli osservatori spaziali sono puntati lontano da la stella. Per questo la capacità, ad ampio campo, della Dark Energy Camera ha aiutato gli astronomi a superare le loro sfide di osservazione e sono stati in grado di scrutare in dettaglio vaste distese del cielo notturno.

Conclusioni

Il team di ricerca continuerà il suo lavoro con lo scopo di individuare, nel caso c’è ne fossero, gli asteroidi killer di pianeti per i prossimi due anni. I ricercatori ritengono che ci siano circa 1.000 oggetti vicini alla Terra di dimensioni superiori ad 1 chilometro. I sondaggi eseguiti nell’ultimo decennio ne hanno individuati circa il 95%.

Gli oggetti vicini alla Terra sono degli asteroidi e delle comete che possiedono un’orbita entro i 48,3 milioni di chilometri dalla Terra. Rilevare la minaccia di oggetti vicini alla Terra, che potrebbero causare gravi danni, è un obiettivo primario della NASA e di altre organizzazioni spaziali in tutto il mondo.

Attualmente, nessun asteroide è in rotta di impatto diretto con la Terra, ma esistono più di 27.000 asteroidi vicini al nostro pianeta di ogni forma e dimensioni. Gli strumenti come la Dark Energy Camera, così come futuri osservatori spaziali come il Near Earth Object Surveyor, sono in grado di individuare degli asteroidi precedentemente sconosciuti.

Scott S. Sheppard, conclude affermando che: “La nostra indagine DECam è una delle ricerche più ampie e sensibili mai eseguite per oggetti presenti all’interno dell’orbita terrestre e vicino all’orbita di Venere. Questa è un’occasione unica per poter comprendere quali tipi di oggetti si nascondono nel sistema solare interno”.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2022/10/31/world/potentially-hazardous-near-earth-asteroid-scn/index.html?fbclid=IwAR2qLWm_8zH6UJ5Ot-bQWoEu8-sEHnxs_BO-a17aRQIcKy7VXGUZ3zN7RCo

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