giovedì, Settembre 19

Il massiccio vulcanismo potrebbe aver alterato il clima di Venere

Il massiccio vulcanismo potrebbe aver alterato il clima di Venere. Lo studio è stato fornito dalla NASA. Venere è stata trasformata dall’attività vulcanica, eventi durati per migliaia di secoli caratterizzati da eruzione di enormi quantità di materiale.

L’attività vulcanica ha tramutato Venere da un mondo temperato e umido alla serra acida che osserviamo oggi. Questo secondo quanto suggerito da un documento della NASA. Il documento ha anche preso in esame le “grandi province ignee” presenti nella storia della Terra, che hanno causato diverse estinzioni di massa sul nostro pianeta milioni di anni fa.

Nell’immagine fornita dalla NASA, una prospettiva tridimensionale generata al computer della superficie di Venere, è visibile il Maat Mons. Il punto di osservazione si trova a 634 chilometri a nord di Maat Mons, ad un’altitudine di 3 chilometri. Le colate laviche si estendono per centinaia di chilometri attraverso le pianure fratturate mostrate in primo piano, fino alla base del Maat Mons.

I dati del radar ad apertura sintetica della missione Magellano della NASA sono stati combinati con l’altimetria radar. Questo ha permesso di sviluppare una mappa tridimensionale della superficie.

Nell’immagine fornita dalla NASA, una prospettiva tridimensionale generata al computer della superficie di Venere, è visibile il Maat Mons

La ricerca

Michael J. Way, del Goddard Institute for Space Studies della NASA, autore principale dell’articolo pubblicato sul Planetary Science Journal, ha spiegato che: “Comprendendo le grandi province ignee presenti sulla Terra e su Venere, possiamo determinare se questi eventi potrebbero aver causato l’attuale condizione di Venere”.

Le grandi province ignee sono create da periodi di vulcanismo presenti su larga scala della durata di decine di migliaia o addirittura centinaia di migliaia di anni. Questi eventi possono depositare sulla superficie oltre 150.000 chilometri cubici di roccia vulcanica. Per avere un confronto la quantità prodotta potrebbe coprire l’intero stato del Texas.

Venere possiede delle temperature superficiali di circa 864 F in media e un’atmosfera 90 volte la pressione superficiale della Terra. Le massicce eruzioni vulcaniche, secondo la ricerca, hanno potuto dare inizio a queste condizioni in un determinato periodo della storia di Venere.

La presenza di molte eruzioni vulcaniche durante un breve lasso di tempo geologico, corrispondenti ad un milione di anni, potrebbe aver creato un effetto serra estremo, che ha dato il via alla trasformazione del clima del pianeta, che è passato così da uno umido e temperato ad uno caldo e secco.

Su Venere sono presenti enormi superfici, definiti campi, di roccia vulcanica solidificata che coprono l’80% della sua superficie. Michael J. Way, ha spiegato che: “Anche se non siamo ancora sicuri della frequenza con cui si sono verificati gli eventi che hanno creato questi campi, dovremmo essere in grado di restringere il campo di ipotesi studiando la storia della nostra Terra. Sulla Terra, le perturbazioni climatiche dovute a eventi vulcanici, non sono state sufficienti a causare un effetto serra fuori controllo come invece nel caso di Venere.

Conclusioni

Le motivazioni di questa differenza è ancora oggetto di studio sia di Michael J. Way, che di altri scienziati. Le prossime missioni della NASA su Venere, con un lancio previsto per la fine di questo decennio, sono la missione Deep Atmosphere Venus Investigation of Noble gas, Chemistry, and Imaging (DAVINCI) e la missione Venus Emissivity, Radio science, InSAR, Topography, And Spectroscopy (VERITAS). Queste hanno come obiettivo quello di studiare l’origine, la storia e le condizioni attuali di Venere, con dettagli senza precedenti.

Michael J. Way, conclude affermando che: “Un obiettivo primario di DAVINCI è comprendere la storia dell’acqua su Venere e quando questa potrebbe essere scomparsa, fornendo così maggiori informazioni su come il clima di Venere è cambiato nel tempo”.

La missione DAVINCI precederà la VERITAS, un orbiter progettato per indagare la superficie e l’interno di Venere dall’alto. La missione permetterà di comprendere la storia vulcanica e il percorso storico di Venere fino allo stato attuale.

Le informazioni raccolte da entrambe le missioni potrebbero aiutare gli scienziati a restringere le ipotesi di come Venere potrebbe essere passata da un clima umido e temperato ad uno secco e soffocante. Inoltre, potrebbe farci comprendere come il vulcanismo qui sulla Terra ha influenzato la vita in passato e come potrebbe continuare a farlo in futuro.

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2022/venus-volcanic-climate-change

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights