giovedì, Settembre 19

La “Luna di sangue” ci aspetta il 28 ottobre

La notte del prossimo 28 ottobre assisteremo ad una particolare eclissi lunare parziale definita comunemente come “luna di sangue”.

Le eclissi lunari

L’eclissi lunare è un fenomeno astronomico che interessa il sistema Sole-Terra-Luna, durante il quale l’ombra della Terra oscura del tutto o parzialmente la Luna quando quest’ultima è illuminata dal Sole e interseca l’asse nodale, in fase di plenilunio. Il plenilunio (o Luna piena) è la fase lunare durante la quale l’emisfero lunare illuminato dal Sole è interamente visibile dal nostro pianeta. Questo succede perché la posizione del satellite è opposta a quella del Sole rispetto alla Terra. In questo modo la Luna risulta visibile per l’intera notte.

Proprio la particolare geometria del sistema Sole-Terra-Luna fa si che le eclissi solari possano avvenire soltanto in regime di Luna Piena.

Perché le eclissi non avvengono ogni luna piena?

A questa domanda, apparentemente ragionevole, risponde sempre la particolare geometria dell’assetto tra la Terra e il suo satellite naturale. Il piano in cui giace l’orbita della Luna è leggermente inclinato (circa 5°) rispetto al piano dell’orbita terrestre, per cui molto spesso la Luna è piena quando si trova al di fuori dell’ombra proiettata dalla Terra.

La Luna di sangue del 28 ottobre

Come abbiamo accennato le eclissi lunari possono essere totali o parziali, quella del 28 ottobre sarà parziale, quindi solo una parte del disco lunare verrà coperta dall’ombra della Terra. Il nostro satellite non brilla di luce propria ma riflette quella che riceve dal Sole. Durante un’eclissi lunare la Terra si interpone tra il nostro astro e la Luna, schermando la luce e facendo progressivamente piombare il nostro satellite prima nella penombra e poi nell’ombra terrestre.

Quale è il motivo per cui a volte si verifica la colorazione rossastra della Luna, che evocando atmosfere gotiche viene chiamata, un po’ drammaticamente, anche “luna di sangue”? Il fenomeno è causato dalla diffusione di Rayleigh della luce solare da parte dell’atmosfera terrestre e la sua percezione è amplificata dalla rifrazione atmosferica. Si verifica al sorgere o al tramontare della Luna e appunto durante le sue eclissi.

La diffusione di Rayleigh

La diffusione di Rayleigh,   che prende il nome dal fisico britannico Premio Nobel John William Strutt Rayleigh è la diffusione di un’onda luminosa provocata da particelle piccole rispetto alla lunghezza d’onda dell’onda stessa, che avviene ad esempio quando la luce attraversa un mezzo torbido, soprattutto gas e liquidi o anche solidi con impurezze o inclusioni. Questo fenomeno è il motivo principale per il quale vediamo durante il giorno il cielo azzurro.

La luce con una lunghezza d’onda più corta, come quella viola, blu, e verde, viene dispersa maggiormente nell’atmosfera, colorando così il cielo di azzurro. Ma all’alba e al tramonto la luce percorre una distanza maggiore all’interno dell’atmosfera: ecco che la luce con una lunghezza d’onda minore (viola, blu, verde) risulta quasi totalmente dispersa, mentre quella con una lunghezza d’onda maggiore (giallo, arancio, rosso) riesce ad arrivare ai nostri occhi, tingendo così l’orizzonte di colori rosati, aranciati e rossastri.

Si tratta dello stesso fenomeno che ci farà apparire rossastra la luna durante l’eclissi parziale del prossimo 28 ottobre, appuntamento imperdibile per tutti gli astronomi amatoriali ma anche per ognuno di noi, che spesso vede nella Luna, non soltanto un corpo celeste.

Per saperne di più:

La diffusione di Rayleigh

Fonti:

alcune voci di Wikipedia

Geopop.it

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