mercoledì, Dicembre 18

“Albero di Natale” cosmico nell’immagine di Hubble e Webb

“Albero di Natale” cosmico nell’immagine di Hubble e Webb. Nell’immagine è presente un panorama di ammassi di galassie in collisione. Queste sono state catturate dalle forze combinate dei due più potenti osservatori spaziali mai creati. Il fenomeno cosmico, denominato MACS0416, si trova a 4,3 miliardi di anni luce dalla Terra.

La fusione di due ammassi giganti, alla fine, si unirà. Questo formerà un insieme ancora più massiccio di galassie scintillanti. I nuovi dettagli della caratteristica cosmica sono emersi nell’immagine colorata. Questa è stata creata unendo insieme le capacità di osservazione di Hubble nella luce visibile e di Webb nella luce infrarossa, invisibile all’occhio umano.

Gli osservatori riescono insieme a creare uno sguardo completo sull’universo. Hubble è stato a lungo utilizzato per cercare galassie deboli e distanti, attraverso diverse lunghezze d’onda della luce. Lo sguardo ad infrarossi di Webb consente di osservare a distanze molto più lontane. L’osservatorio è in grado di rilevare la luce invisibile più in profondità, osservando così i primi giorni dell’universo.

Le immagini di Webb e Hubble

Un anno luce, equivalente a 5,88 trilioni di miglia, è la distanza percorsa da un raggio di luce in un anno. Data la distanza tra la Terra e gli oggetti osservati, nel momento in cui i telescopi come Webb li osservano, è effettivamente come guardare nel passato dell’universo.

Rogier Windhorst, professore reggente presso la School of Earth and Space Exploration dell‘Arizona State University ha dichiarato in una nota che: “Stiamo sviluppando l’eredità di Hubble, spingendoci verso distanze maggiori e oggetti più deboli”. Rogier Windhorst è il ricercatore principale del programma PEARLS, o Prime Extragalactic Areas for Reionization and Lensing Science, che ha condotto le osservazioni di Webb.

albero

L’immagine “dell’albero di Natale” di galassie

I colori nella nuova immagine, pubblicata giovedì, vengono utilizzati per indicare la distanza. Le galassie di colore blu sono le più vicine, piene di formazione stellare e facilmente visibili nella luce visibile da Hubble. Quelle rosse, invece, sono più distanti e vengono rilevate meglio da Webb nella luce infrarossa.

Rogier Windhorst ha spiegato che: “L’intero quadro non diventa chiaro finché non si combinano i dati Webb con i dati Hubble”. Le nuove osservazioni di Webb sono state utilizzate per cercare oggetti che cambiano di luminosità nel tempo. Questi sono definiti transitori. Webb, all’interno del campo visivo degli ammassi galattici, ha aiutato gli astronomi ad identificare 14 transitori, tutti visibili grazie alla lente gravitazionale.

Questo effetto cosmico si verifica quando gli oggetti più vicini, come gli ammassi galattici, agiscono come una lente d’ingrandimento per oggetti più distanti. La gravità essenzialmente deforma e amplifica la luce delle galassie distanti sullo sfondo di qualunque cosa, consentendo osservazioni di caratteristiche celesti altrimenti invisibili. I transitori sono formati da 12 stelle, o sistemi stellari, e due supernove situate nelle galassie che sono state amplificate utilizzando la lente gravitazionale.

“L’albero di Natale” cosmico MACS0416

Haojing Yan, professore associato di fisica e astronomia presso l’Università del Missouri ha spiegato che: “Chiamiamo MACS0416 l’ammasso galattico dell’albero di Natale, sia per i suoi colori sia per le luci tremolanti che troviamo al suo interno. Qui si possono vedere corpi transitori ovunque”. Haojing Yan è l’autore principale di uno studio che descrive i risultati che è stato accettato per la pubblicazione su The Astrophysical Journal.

Un transitorio in particolare ha catturato l’attenzione degli astronomi. Questo è un sistema stellare che è stato soprannominato “Mothra”, un nome ripreso dal mostro gigante protagonista di un film giapponese del 1961. Il sistema stellare, ingrandito di un fattore 4.000 grazie alla lente gravitazionale, risale ad una galassia che esisteva 3 miliardi di anni dopo che il big bang ha creato l’universo.

Il sistema stellare Mothra

Il team ha soprannominato il sistema stellare Mothra per via del suo estremo ingrandimento e luminosità. Mothra è già stata rilevata nelle osservazioni di Hubble nove anni fa. Gli astronomi sono però perplessi su come ciò sia accaduto. Questo perché deve esserci un allineamento specifico tra l’ammasso galattico e la stella più distante per causare l’ingrandimento in un determinato momento.

Ma allora come è apparsa Mothra ingrandita anche nelle nuove osservazioni di Webb? José Diego, ricercatore presso l’Istituto di fisica della Cantabria in Spagna e autore principale di un altro articolo che descrive la scoperta, pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrofisica conclude dichiarando che: “La spiegazione più probabile è un ammasso stellare globulare troppo debole perché Webb possa vederlo direttamente. Ma non conosciamo ancora la vera natura di questa lente aggiuntiva”.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2023/11/09/world/webb-hubble-colorful-galaxy-cluster-scn/index.html

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