giovedì, Settembre 19

Sole: osservato per la prima volta evento simile all’aurora

Sole: osservato per la prima volta evento simile all’aurora. L’evento osservato proveniva dalle macchie solari. I ricercatori hanno riferito che: “È una scoperta entusiasmante che ha tutto il potenziale di alterare la nostra comprensione dei processi magnetici stellari”.

I ricercatori hanno osservato uno straordinario spettacolo di onde radio che avvenivano sopra una macchia solare. Le emissioni somigliano sorprendentemente alle manifestazioni aurorali che avvengono sulla Terra, conosciute come aurora boreale. Avvenendo a circa 40.000 chilometri sopra una zona buia e relativamente fresca del Sole, le emissioni radio “aurorali” potrebbero far luce sulla dinamica delle intense esplosioni radio solari. Inoltre, potrebbero anche dare informazioni sulle grandi macchie stellari oltre il nostro sistema solare.

I segnali sono stati individuati dagli astronomi del Centro per la ricerca solare-terrestre del New Jersey Institute of Technology (NJIT-CSTR). Sijie Yu, autore principale della ricerca e scienziato del NJIT-CSTR ha dichiarato che: “Abbiamo rilevato una particolare tipologia di lampi radio polarizzati di lunga durata provenienti da una macchia solare. Queste sono rimaste per oltre una settimana. Tutto ciò è abbastanza diverso dai tipici lampi radio solari transitori che durano solitamente minuti o ore. È una scoperta entusiasmante che ha il potenziale di alterare la nostra comprensione dei processi magnetici stellari”.

Il Sole e le aurore

Gli spettacoli di luci aurorali più conosciuti sono quelli sulla Terra. Queste sono conosciute come Aurore Boreali o Aurora Australis, quindi le luci del nord e del sud. Gli spettacoli aurorali si vedono anche su altri pianeti del sistema solare come su Giove e su Saturno e persino su altre stelle molto distanti.

Queste manifestazioni sopra la Terra si verificano quando l’attività solare colpisce la magnetosfera del pianeta. Questi evento creano dei flussi di particelle cariche che colpiscono gli atomi nell’atmosfera, quindi ossigeno e azoto. Quando alcune di queste particelle, vale a dire gli elettroni, accelerano lungo le linee del campo magnetico della Terra, possono generare intense emissioni radio a frequenze intorno a poche centinaia di kilohertz.

Il team ritiene che queste emissioni radio, delle macchie solari appena osservate, si formano dove le linee del campo magnetico solare sono particolarmente forti. Le emissioni sono diverse anche dalle tempeste di rumore radio solare precedentemente conosciute in termini di spettro.

Sole

Il Sole e le sue aurore

Ma in che modo le aurore delle macchie solari differiscono dalle aurore terrestri? Il team ritiene che questo nuovo fenomeno, simile all’aurora, emerge a causa degli elettroni ad alta energia che rimangono intrappolati nei campi magnetici solari. Questi convergono con aree più fredde e intensamente magnetiche delle macchie solari, che forniscono un ambiente favorevole per il verificarsi di ciò, che è noto come maser elettrone-ciclotrone o ECM.

Sijie Yu ha spiegato che: “Tuttavia, a differenza delle aurore terrestri, queste emissioni di aurore solari si verificano a frequenze che vanno da centinaia di migliaia di kHz a circa 1 milione di kHz. Questo è un risultato diretto del fatto che il campo magnetico delle macchie solari è migliaia di volte più forte di quello terrestre”.

Il team, attraverso le osservazioni, ha anche visto che la tempistica di questi lampi radio non sembra essere legata alla tempistica dei brillamenti solari. Lo scienziato Rohit Sharma coautore della ricerca e Università di Scienze Applicate della Svizzera nordoccidentale ha detto che: “L”attività sporadica di brillamenti nelle regioni attive vicine sembra pompare elettroni energetici in circuiti di campo magnetico su larga scala ancorati alle macchie solari, che poi alimentano l’emissione radio ECM sopra la regione”.

Conclusioni

La rotazione delle aurore delle macchie solari è in sincronia con la rotazione solare. Sijie Yu la descrive come un “effetto faro cosmico”. Il ricercatore continua spiegando che: “Mentre la macchia solare attraversa il disco solare, crea un raggio rotante di luce radio, simile all’aurora radio modulata che osserviamo dalle stelle rotanti. Poiché questa radioaurora delle macchie solari rappresenta la prima rilevazione di questo tipo, il nostro prossimo passo prevede un’analisi retrospettiva. Il nostro obiettivo è determinare se alcune delle esplosioni solari precedentemente registrate potrebbero essere esempi di questa emissione appena identificata”.

Le osservazioni del team collegano il comportamento solare ai fenomeni magnetici attorno ad altre stelle. Questo tipo di studi potrebbero portare i fisici solari a rivalutare gli attuali modelli di magnetismo stellare. Surajit Mondal, co-autore della ricerca ha affermato che: “Stiamo iniziando a mettere insieme i pezzi del puzzle su come le particelle energetiche e i campi magnetici interagiscono in un sistema con la presenza di macchie stellari di lunga durata. Non soltanto sul nostro Sole ma anche su stelle ben oltre il nostro sistema solare”. La ricerca del team è stata pubblicata sulla rivista Nature Astronomy.

FONTE:

https://www.space.com/sunspot-emissions-similar-to-auroras-earth

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