giovedì, Settembre 19

Il modulo lunare MPH, tutto italiano, per la missione Artemis

Il modulo lunare MPH tutto italiano per la missione Artemis. La tecnologia ha superato la fase Element Initiation. Il modulo, denominato Lunar Surface Multi-Purpose Habitation (MPH), potrebbe essere uno dei primi elementi permanenti abitabili sulla superficie della Luna. Il 13 novembre del 2023 l’Agenzia Spaziale Italiana, ha svolto il Kick-Off del programma con la Thales Alenia Space Italia (TAS-I) relativa alle attività di studio e co-ingegneria. Questa è servita per sviluppare il modulo pressurizzato abitativo lunare di superficie MPH, il Multi-Purpose Habitat, asset italiano. Questo è uno strumento strategico all’interno del programma Artemis, guidato dalla NASA.

Il modulo MPH ha superato in maniera positiva il vaglio “Element Initiation”. Questa è una tappa formale con cui la NASA autorizza su Artemis la prosecuzione dei progetti ritenuti di interesse. La NASA ha giudicato il modulo pressurizzato italiano. Questo avrà come scopo quello di ospitare astronauti sulla superficie lunare, un elemento di valore per l’architettura Artemis. Si tratta di un progetto maturo per entrare nella fase di Mission Concept Review NASA, prima importante milestone del progetto.

Il modulo Lunar Surface Multi-Purpose Habitation (MPH)

MPH sarà il primo modulo abitativo italiano ad operare sulla superficie lunare. Il modulo oltre alla capacità di garantire un habitat sicuro e confortevole per gli astronauti in missione al polo sud lunare, permetterà di espletare molte funzionalità. Tra queste la capacità di effettuare esperimenti scientifici, di interoperare con altri asset esterni (lander, rover, ecc.). Il modulo potrà essere gestito in autonomia dalla Terra.

Simone Illiano, Project Manager dell’Agenzia Spaziale Italiana per il modulo MPH ha spiegato che: “L’avvio del Contratto di fase A con TAS-I, che vedrà l’esecuzione della Mission Concept Review a inizi 2024, rappresenta il primo importante step fattivo dell’Italia sugli accordi Artemis in bilaterale ASI/NASA. Ma è necessario guardare già avanti pianificando le attività di design preliminare inclusive della realizzazione dei pre-sviluppi tecnologici ritenuti critici, che saranno parte di un successivo Contratto, al fine di garantire continuità al progetto in accordo alle cadenze e alla roadmap guidata da NASA”.

Conclusioni

Al momento non è ancora stato comunicato un periodo temporale nel quale il modulo MPH potrebbe essere operativo. Allo stato attuale del Programma Artemis è veramente difficile poter fornire una data. Durante gli accordi avvenuti a giugno 2022, è stata fornita una data tra il 2026 e il 2027.

Prima che un avamposto stabile sulla superficie lunare diventi una priorità andranno completate almeno le prime due missioni Artemis con equipaggio sia la III che la IV. Queste missioni sono attualmente previste per il 2026 e il 2028 rispettivamente. L’Italia con questo nuovo programma conferma ancora una volta il forte legame con gli Stati Uniti. Questo sia a livello industriale che scientifico. Il progetto gli permette inoltre di rafforzare il ruolo di leadership nella costruzione di elementi pressurizzati per lo spazio.

FONTE:

https://www.asi.it/2023/11/modulo-abitativo-lunare-di-superficie-mph-firmato-ed-avviato-il-contratto-per-le-attivita-di-fase-a

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