sabato, Ottobre 12

L’ulivo, tra leggende e realtà

Appartenente alla famiglia delle Oleacaee, con specie diffuse in zone temperate e tropicali, l’ulivo (Olea europaea) è un tipico albero mediterraneo, dalle origini e con l’uso dell’olio, da esso ottenuto, che si perdono nella notte dei tempi. Dalle altre specie, si ottengono oli anche da foglie e fiori. In generale ha bisogno di poca acqua ma di molto sole. Simbolo di pace per eccellenza, fu sacro presso molti popoli.

Alcuni miti

Secondo una vecchia leggenda greca, ci fu una gara tra le Atena e Poseidone per il nome da dare alla principale città dell’Attica: avrebbe dato il proprio nome chi avesse offerto il dono più prezioso. Mentre Poseidone colpendo il suolo col suo tridente, fece nascere un possente cavallo, in grado di vincere le guerre, Atena, colpendo con la sua lancia una roccia, fece spuntare il primo albero di ulivo, dai molti poteri: illuminazione della notte, medicazione delle ferite, cura delle malattie e offerta di benessere e pace.

Zeus premiò questa seconda proposta, pacifica ed utile, per cui Atena divenne protrettrice di Atena e padrona dell’Attica. Benedendo le foglie argentee dell’ulivo, Zeus esclamò: “Tu donasti agli uomini l’ulivo e con esso hai regalato luce, alimento e un eterno simbolo di pace”. Così l’ulivo, oltre che sacro, è diventato simbolo della pace e della prosperità.

Nell’Antica Roma, si narrava che Romolo e Remo, fondatori di Roma, fossero nati all’ombra e sotto la protezione di un ulivo. Questo divenne quindi simbolo di gloria, con fronde date alle persone più valorose e meritevoli; esso veniva piantato e coltivato nei territori conquistati, per cui si diffuse anche altrove.

Una poesia significativa

“Noi mèsse pei figli,/ noi, ombra pei figli de’ figli,/ piantiamo l’ulivo!.” Questi alcuni dei versi di una nota poesia di Pascoli, “La canzone dell’ulivo”, in cui l’autore esalta le notevoli capacità dell’ulivo, come la resistenza coriacea al tempo ed alle intemperie e l’utilità del suo frutto, e riconosce il senso di serenità dato dalle sue chiome di un verde pallido sopra le colline. In breve, la pianta gli ispira: pace (al contrario di un vecchio castello, simbolo di guerre e di odio), bontà e generosità per il dono prezioso dell’olio.

Valori nutrizionali

L’olio d’oliva è davvero salutare, poiché contiene buone quantità di grassi monoinsaturi, tra cui l’acido oleico, che riducono il rischio di malattie cardiovascolari e abbassano il colesterolo “cattivo”. Inoltre possiede efficaci antiossidanti, che contrastano l’invecchiamento, come i polifenoli e la Vitamina E.

Le olive sia verdi che nere si prestano alla preparazione di numerose e gustose ricette della Dieta Mediterranea. Le verdi hanno un rilevante contenuto di grassi, ma anche vitamine, Potassio ed altri sali minerali; le nere, con meno carboidrati, quindi più digeribili, sono più caloriche.

Batterio killer

Dal 2013 ad oggi, la Xylella in Puglia ha colpito ed annientato più di 21 milioni di ulivi. Ultimamente dal Salento l’epidemia si è portata alle campagne attorno a Bari. La superficie totale contaminata è quindi salita a 200.000 ettari, con il 40% degli uliveti rovinati. Finora i ricercatori non hanno trovato cure e antidoti definitivi contro questa malattia batterica devastante, che ha causato enormi danni alla economia locale. Oltre alla Puglia, le regioni più produttive di olive sono la Calabria, la Sicilia, e la Toscana.

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