giovedì, Settembre 19

Lo sfruttamento minerario degli asteroidi

Sappiamo che le risorse, anche quelle minerarie del nostro pianeta non sono infinite ed ormai da diversi anni si fanno piani a lunga scadenza per andare a prenderle dove esistono in quantità abbondantissime: gli asteroidi. NASA ed ESA, l’Agenzia Spaziale Europea hanno già avviato una serie di missioni per l’esplorazione dello spazio profondo alla ricerca di asteroidi particolarmente interessanti.

Nel 2015 la missione NASA “Dawn” ha esplorato il gigantesco (per la categoria) asteroide Vesta che ha un diametro di più di 500 km, ma non raggiunge i requisiti per essere catalogato come pianeta-nano. Dopo Vesta “Dawn” è passato ad acquisire informazioni e dati su Cerere, scoperto il 1° gennaio 1801 da un valtellinese, padre Giuseppe Piazzi (1746-1826), diventato direttore dell’osservatorio di Palermo.

Queste missioni ed altri studi ci hanno permesso di raccogliere un’enorme mole di dati sulle caratteristiche fisiche e chimiche della popolazione di gran lunga più numerosa nel sistema solare. Per renderci conto del valore del business in ballo dobbiamo pensare che un asteroide metallico da 2 chilometri di diametro, per esempio, potrebbe contenere abbastanza ferro, cobalto, nichel e platino da arrivare a un valore, ai prezzi di oggi, di quasi 90 trilioni di dollari… più di cinque volte il debito pubblico attuale degli Stati Uniti. Il calcolo è stato fatto per un caso reale, quello dell’asteroide 1986 DA, appunto di circa un paio di chilometri di diametro, cioè delle dimensioni di una miniera di rame a cielo aperto in Cile, per esempio. Anche un «buon» asteroide metallico assai più piccolo, di meno di 1 chilometro di diametro, e quindi molto più comune, potrebbe contenere più di 100.000 tonnellate di platino, oltre a 50.000 di iridio, osmio e palladio e molto altro. Il tutto per un valore totale tra 1 e 10 trilioni di dollari.

Sono almeno quattro le società private sorte per il prossimo sfruttamento minerario degli asteroidi ed è certo che in questo settore la collaborazione tra agenzie pubbliche ed aziende private sarà particolarmente intensa visto gli enormi interessi in gioco. Non crediamo di sbagliare di molto se affermiamo che l’industria mineraria spaziale sarà uno dei fattori di business più importanti dei prossimi trenta anni.

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