venerdì, Settembre 20

I termometri viventi

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La temperatura è un fattore importante per il nostro benessere fisico ed a volte per la nostra stessa sopravvivenza. Le temperature estreme sul nostro pianeta sono state raggiunte nel sud est dell’Iran +70° ed in Siberia -72°. In Italia le temperature record sono state messe a segno sulle Dolomiti (-50°) e ad Enna (+49°). La percezione della temperatura però è condizionata anche da altri fattori, uno dei più importanti è la concentrazione di vapore acqueo nell’aria. Un forte tasso di umidità in autunno ed in inverno accentua la sensazione di freddo, in quanto l’acqua è un conduttore migliore dell’aria e quindi sottrae più rapidamente il calore corporeo.

Oltre agli strumenti tecnologici che ci indicano attraverso mille sensori quanto caldo o quanto freddo fa e persino il tasso di umidità possiamo far conto anche sull’attenta osservazione di piante ed animali che possono rivelarsi come veri e propri “termometri viventi”. Già con una temperatura di poco sopra allo 0 possiamo osservare dei minuscoli insetti, della famiglia delle trichoceridae, chiamate anche volgarmente zanzare invernali (una delle poche che non pungono l’uomo) che resistono alle basse temperature grazie ad una sorta di “antigelo” biologico.

Con un piccolo aumento delle temperature, intorno ai 5 o 6°, già da febbraio compaiono i primi rospi e le prime rane. Da 9° in su non è affatto raro vedere i bombi in azione, succhiare avidamente il nettare da piante e fiori. Il bombo è un insetto imenottero della famiglia Apidae, estremamente utile per l’uomo e per il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema.

Invece per attendere le api in azione dobbiamo aspettare un maggior tepore, da 12° in su. Questa soglia influisce anche sul comportamento di altri insetti. D’estate grilli e cavallette a volte ci assordano con il loro frinire ebbene se durante questa stagione la temperatura scende sotto i 12° i nostri “concertisti” si ammutoliscono all’istante. La natura ci fornisce però anche indicatori di un eccessivo “surriscaldamento”, quando la temperatura supera i 35° le api si rintanano. Il motivo è molto semplice volando questi preziosissimi insetti producono altro calore e quindi potrebbero surriscaldarsi, con effetti letali, in pochissimo tempo.

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