giovedì, Settembre 19

Le piante e l’acqua

Le piante sono in grado di regolare il loro consumo d’acqua. Anche nella stagione estiva in presenza di un tasso d’umidità sufficiente la fotosintesi “marcia” a pieno regime. A differenza degli arbusti e delle piante perenni gli alberi sono dei grandi consumatori d’acqua e con un ampia superficie fogliare un’importante capacità di evaporazione.

Tanto per avere un’idea del consumo d’acqua, una grande latifoglia durante la stagione più calda può arrivare a “bere” in un giorno fino a 400 litri d’acqua. Per poter soddisfare questa “sete” la maggior parte degli alberi ha profonde radici per poter utilizzare gli strati più profondi del terreno nella ricerca dell’acqua.

Nonostante questo nella stagione estiva, quando le piogge possono mancare per molte settimane di seguito, anche le scorte d’acqua in profondità vengono a mancare e l’albero è costretto a moderarne il consumo. Sulla pagina inferiore della foglia sono presenti i minuscoli stomi, la loro funzione è assicurare la “respirazione” delle piante, ovvero consentire lo scambio gassoso fra interno ed esterno del vegetale, in particolare l’entrata di anidride carbonica e la fuoriuscita di ossigeno.

Quando il clima diventa particolarmente secco, gli stomi si chiudono poco a poco. Grazie a questo accorgimento il consumo d’acqua viene ridotto anche sensibilmente ma anche la fotosintesi subisce una battuta d’arresto. Se questa condizione si protrae a lungo gli alberi producono meno frutti o meno legno.

Se il consumo d’acqua rimane ancora troppo elevato, nei mesi più caldi, generalmente in luglio, gli alberi possono adottare una strategia d’emergenza spogliandosi della chioma. Le piante “imparano” a gestire la scarsità d’acqua e magari crescendo un po’ più lentamente riescono a sopravvivere anche a diverse stagioni aride consecutive. Peggio si comportano le piante che vengono “viziate” da abbondanti innaffiature in questo caso un periodo di privazione d’acqua ha effetti disastrosi sulla vita del vegetale.

L’erba non ha una capacità così efficiente di gestire il consumo d’acqua ecco perché durante i periodi di siccità e caldi gli steli si seccano assumendo quella caratteristica coloratura gialla. Niente paura però l’erba sopravvive nelle radici ispessite ecco perché appena nuove piogge tornano ad irrorare il territorio l’erba riprende a germogliare prepotentemente ed il verde torna a segnare il nostro giardino.

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