giovedì, Settembre 19

I Medici: Giovanni di Bicci de’ Medici Ep. 2

Giovanni di Bicci, con sua moglie Piccarda Bueri e i due figliuoli Cosimo e Lorenzo, che nel 1400 avevano rispettivamente 11 e 5 anni vivevano in una vecchia casa di Via Larga, ma qualche anno dopo si trasferirono in una più confortevole abitazione in Piazza del Duomo e probabilmente dalle sue finestre poteva ammirare la costruzione della cupola che avrebbe completato il Duomo di Firenze.

Nel 1400 era un uomo di mezz’età dai modi cortesi e molto rispettato in città. Nei primi anni del XV secolo la famiglia dominante a Firenze era quella degli Albizzi con i quali i Medici iniziarono un lungo e duro confronto. Nel 1401 Giovanni è uno dei tre giudici che dovranno valutare il concorso per la costruzione delle porte in bronzo del Battistero.

Nel 1402 lo troviamo eletto Priore della sua corporazione, quella dei banchieri (Arte del Cambio), carica che ricoprirà anche nel 1408 e nel 1411. Nel 1417 Firenze viene colpita da una nuova epidemia di peste, anche se non devastante come quella del 1348. Nonostante questo circa 16.000 fiorentini perirono vittime di questo flagello. Giovanni si prodigò per aiutare la popolazione in questo complicato frangente con ingenti donazioni di denaro.

Nel 1402 nel frattempo era morto Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano e Firenze libera del suo più temibile nemico riuscì in pochi anni ad annettersi Pisa, sottraendola al Ducato di Milano.

Giovanni fu uno dei principali sostenitori dell’istituzione di un catasto cittadino, che per la prima volta tassasse i fiorentini non con le varie imposte sui consumi, che colpivano in eguale misura ricchi e poveri, ma con delle tasse calibrate sulle entrate, le rendite e i possedimenti delle singole famiglie.

Questo passaggio fondamentale della lotta tra Medici e Albizzi, fu uno di quei provvedimenti tesi a guadagnare proseliti tra i ceti popolari da parte dei Medici, secondo una linea di comportamento che andava avanti da circa un cinquantennio, dall’appoggio di Salvestro de’ Medici alle rivendicazioni dei Ciompi.

Il 20 febbraio 1429 Giovanni moriva lasciando due figli, Cosimo che ereditò la fortuna paterna, costituita da 180.000 fiorini, il Banco dei Medici e numerosi terreni. Cosimo diede origine al ramo della famiglia di Cafaggiolo mentre Lorenzo a quello detto Popolano.

Nella foto un ritratto postumo di Giovanni Bicci de’ Medici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights