giovedì, Settembre 19

Covid19: Incubo Autunno?

Grande è la confusione che regna sotto i cieli tecnico-scientifici della pandemia. Medici e virologi si dividono su chi sostiene che il virus si sia indebolito e chi invece afferma che non soltanto non ci sono prove scientifiche su questa mutazione ma che la temuta seconda ondata è già alle sue prime manifestazioni. Sul piano globale i contagiati certificati ufficialmente sono più di 25 milioni di persone, mentre le vittime ormai sfiorano le 850.000 unità.

I paesi più colpiti sono Stati Uniti, Brasile, India e Russia, mentre per numero di morti il Messico si colloca al terzo posto con quasi 64.000 decessi. Anche in Europa la pandemia ha subito già a partire da luglio una forte recrudescenza. L’epidemia è ripartita per prima in Spagna, soltanto nelle ultime 24 ore si sono registrati 9.779 casi. Anche la Francia non se la passa meglio, tanto che Macron ha ventilato persino l’ipotesi di un nuovo lockdown. In Francia gli ultimi dati parlano di 7262 contagi giornalieri, il paese transalpino nell’ultima settimana ha fatto una media di oltre 120.000 tamponi al giorno. La tabella seguente illustra il numero di contagi per 100.000 abitanti in Europa.

La situazione italiana ha lo stesso trend di gran parte dei paesi europei anche se per adesso con numeri assoluti inferiori. I dati delle ultime 24 ore riportano 1365 nuovi casi e 4 morti. Negli ultimi giorni per la prima volta dall’inizio della pandemia si è toccata la media di 90.000 tamponi al giorno con la solita eccezione del fine settimana dove si assiste ad un crollo dei test processati.

Gli elementi però che alimentano una crescente preoccupazione sono diversi, uno è da ricercare nella lenta ma costante crescita delle ospedalizzazioni. Ad oggi nei reparti “ordinari” sono ricoverate 1.251 (il picco più basso raggiunto agli inizi di luglio era di circa 700 ricoveri) mentre in terapia intensiva si registrano 86 pazienti (il punto più basso raggiunto era di 40 unità). Si tratta di numeri ancora lontani dai picchi registrati il 4 di aprile ma la tendenza è inequivocabile e dimostra che il virus è perfettamente in grado di “fare danni” alla salute pubblica, soprattutto tra le persone avanti con gli anni e/o con altre co-morbilità.

Inoltre tra pochi giorni ci sarà la riapertura delle scuole altro ambiente potenzialmente favorevole ad una proliferazione del contagio che non riguarderebbe soltanto i 10 milioni di docenti, bidelli, amministrativi e studenti ma anche nonni e famiglie coinvolte di conseguenza.

Altro elemento preoccupante è costituito dai sempre più numerosi casi di re infezione, persone guarite da SARS-Cov-2 e tornate a reinfettarsi due o tre mesi dopo. Casi del genere sono stati rilevati anche in Italia dal punto di vista clinico, in altri paesi Hong Kong e Stati Uniti al riscontro clinico è seguito uno studio molecolare per capire se la nuova infezione fosse una replica della prima o appartenesse invece ad un ceppo diverso del virus.

Il numero dei morti fortunatamente rimane relativamente basso circa una trentina di decessi alla settimana. Uno dei motivi è che l’attuale ondata di contagi riguarda soprattutto i giovani che generalmente producono meno casi gravi. L’età mediana dei contagiati è infatti crollata dai 60 anni ai poco più di 30 dell’ultimo periodo.

Il governo italiano nel mentre smentisce la possibilità di un altro lockdown nazionale secondo notizie rilasciate dal professore Andrea Grisanti, ha chiesto al virologo un piano nazionale straordinario per arrivare a fare fino a 400.000 tamponi al giorno. Grisanti ha dichiarato: “Il mio piano prevede di attivare venti nuovi laboratori in ogni regione, in grado di arrivare a processare 10mila tamponi al giorno e coordinati dal governo. Saranno supplementari alle Microbiologie già presenti e gestiti dalle Regioni, che non si vogliono esautorare ma aiutare. Parliamo di strutture fisse e mobili, cioè tir attrezzati per andare a fare i tamponi e ad analizzarli subito in aree remote o in difficoltà»

Insomma l’autunno a cui andiamo incontro si presenta con molte incognite, alle quali si aggiunge la notizia che le scorte del vaccino antinfluenzale non sarebbero sufficienti a rispondere alla massa delle potenziali richieste. Come noto vaccinarsi contro la comune influenza sarà importante anche per poter individuare prontamente e senza possibili errori i sintomi di Covid19 che spesso si sovrappongono perfettamente al “male di stagione”.

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