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Addio a Piero Angela, il padre nobile della divulgazione scientifica italiana

Pochi minuti fa con un sobrio tweet il figlio Alberto Angela ha annunciato la morte del padre, il più famoso divulgatore scientifico italiano. Nato a Torino il 22 dicembre 1928, Angela deve la sua strameritata fama ad alcuni tra i migliori programmi di divulgazione della storia della televisione italiana, soltanto per citarne due “Quark” e “Superquark” che ha condotto fino all’anno scorso, alla rispettabile età di 92 anni.

La passione per la razionalità e la scienza gli fu inculcata, per sua stessa ammissione, dal padre il medico antifascista Carlo Angela, insignito della medaglia dei Giusti tra le nazioni. Un’altra delle passione di Piero è stata la musica. All’età di sette anni incominciò a prendere lezioni private di pianoforte, sviluppando in seguito il suo interesse per la musica jazz. A vent’anni, nel 1948, si produsse con il nome di Peter Angela in varie jam session nei jazz-club torinesi.

Da allora svolse una solida attività concertistica suonando con alcuni dei migliori jazzisti italiani come Franco Cerri fino al 1952 quando cessò l’attività musicale professionale. Entrato in RAI, nel 1954 , con l’avvento della televisione, Angela passò al Telegiornale, per il quale fu corrispondente, prima da Parigi, poi da Bruxelles, dal 1955 al 1968. Insieme con Andrea Barbato, nel 1968 fu il conduttore della prima edizione del Telegiornale Nazionale delle 13:30 e nel 1976 fu il primo conduttore del TG2.

Il primo programma di divulgazione scientifica firmato da Piero Angela è del 1971, “Destinazione uomo” una delle prime trasmissioni televisive dirette ad un pubblico generalista. A partire dal 1981 ha avuto inizio la serie Quark:

«Il titolo Quark è un po’ curioso e lo abbiamo preso a prestito dalla fisica, dove molti studi sono in corso su certe ipotetiche particelle subnucleari chiamate appunto quark, che sarebbero i più piccoli mattoni della materia finora conosciuti. È quindi un po’ un andare dentro le cose.» Con queste parole Angela presentò la prima puntata della fortunata trasmissione.

A cui seguirà la fortunatissima serie di “SuperQuark” andata in onda fino alla scorsa stagione televisiva sempre con ottimi dati di ascolto. Autore di molti saggi e di un libro autobiografico, Piero Angela ha trasmesso la sua passione per la scienza e la natura anche al figlio Alberto che, sulle orme dell’illustre padre, ha intrapreso una importante carriera di divulgatore anche in campo storico e archeologico.

Con la scomparsa di Piero Angela ci lascia un gentiluomo colto e mai spocchioso, un punto di riferimento inarrivabile della divulgazione scientifica. Un esempio inimitabile di rigore e semplicità.

Ciao Piero.

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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