venerdì, Settembre 20

Alimentazione e problemi gastrointestinali. Ecco alcuni consigli

Alimentazione e problemi gastrointestinali, gonfiore, mal di pancia, coliti e malesseri. Ecco gli errori che commettiamo, alcuni rimedi e alcuni consigli. I problemi gastrointestinali, a causa delle temperature estive possono anche aumentare.

Molto spesso i sintomi di questi disturbi possono peggiorare a causa di errori molto comuni che commettiamo. Sono in molte le persone che magari si affidano al “sentito dire” o alle numerose fake news che girano in rete.

I disturbi gastro-intestinali non sono da sottovalutare. Infatti, la colite, i disturbi dell’alvo, il reflusso, e il gonfiore potrebbero essere un campanello di allarme di numerose problematiche, che possono essere gestite con un’alimentazione specifica.

La dott. Serena Missori, endocrinologa nutrizionista, presidente dell’Accademia italiana di nutrizione e medicina antiaging e responsabile del progetto Gusto è Salute, ha spiegato che: “Un aspetto molto importante, da non sottovalutare, è quello di correre ai ripari perché spesso questi sintomi sono la spia di qualcosa di più come steatosi epatica, gastriti, colon irritabile, diverticolite e altre malattie infiammatorie e croniche intestinali”.

L’alimentazione possiede un ruolo fondamentale per quanto riguarda l’insorgenza di queste problematiche. In questo articolo andremo ad approfondire alcuni aspetti.

Gli errori da evitare

Tra i disturbi gastrointestinali, diffusi soprattutto in estate, ci sono la dissenteria e il gonfiore addominale. Questi sintomi si possono manifestare, o peggiorare, a causa di errori comportamentali che commettiamo in modo inconsapevole.

Tra gli errori più comuni troviamo quello di bere e mangiare cibi e acqua freddi, soprattutto per rinfrescarci se abbiamo caldo. Questo è un atteggiamento sbagliato, perché quando le temperature sono alte siamo vasodilatati. Di conseguenza, se si deglutisce qualcosa di freddo, si va a creare una vasocostrizione che può bloccare la peristalsi.

Frutta fredda da evitare a fine pasto

Serena Missori, consiglia, per evitare l’insorgenza di questi problemi di “stemperare i liquidi ghiacciati ed evitare la frutta fredda a fine pasto”. Un grande classico di frutta fredda è il cocomero dopo mangiato. Questo è un grave errore perché il cocomero è costituito per il 95% di acqua. Quindi, equivale ad aver bevuto mezzo litro di acqua fredda.

Un altro aspetto che può incorrere quando si viaggia è la diarrea del viaggiatore. Questo accade, al di la che possa insorgere a causa di un’infezione, a causa del microbiota intestinale. Questo può modificarsi in base alla regione, o paese, e quindi, all’ambiente in cui ci troviamo.

Per sconfiggere questo tipo di disturbo sarebbe opportuno portarsi dietro dei probiotici. Un alimento ideale sarebbe anche l’avena ricca di beta-glucani, che favoriscono il transito intestinale e fanno bene al microbiota.

La pasta in bianco è davvero utile

Una delle abitudini più consigliate, quando si hanno disturbi gastro-intestinali, è sicuramente quello di mangiare in bianco per qualche giorno. Questo tipo di pratica andrebbe affrontata in maniera specifica.

La dott. Missori, chiarisce che una dieta in bianco può essere fuorviante, perché poi le persone tendono a mangiare pasta in bianco con il burro, o latticini freschi. Questi sono alimenti ricchi di lattosio, che se si è intolleranti, possono peggiorare i sintomi.

Alcuni cibi cosiddetti bianchi potrebbero peggiorare la situazione e non migliorarla. Secondo l’endocrinologa, “il lattosio se c’è intolleranza, i farinacei molto raffinati, come la pasta o addirittura il riso bianco brillato, possono provocare gonfiore o meteorismo e peggiorare un disturbo gastrointestinale”.

Le patate e le verdure lesse

Le patate lesse sono un altro alimento consigliato che rientra tra i cibi bianchi. In realtà quando si ha un disturbo gastro-intestinale le patate, essendo solanacee, se c’è un intestino irritato, possono anche peggiorare ulteriormente l’irritazione.

Molto spesso alla pasta e al riso in bianco vengono associati verdure lesse. Questi alimenti sarebbero da evitare perché sono verdure impoverite di sali minerali e vitamine, che andrebbero solo a rallentare ulteriormente il transito intestinale.

Quindi cosa sarebbe opportuno mangiare? Per prima cosa dipende dalla tipologia di disturbo. Se si ha la diarrea l’ideale è il riso con olio e sale, che è si bianco ma è anche astringente.

Se invece si è affetti da gonfiore addominale e stipsi, bisogna evitare i latticini e il pomodoro. In questo caso gli alimenti da mangiare sono le zucchine saltate in padella e il pollo.

Se la condizione che si ha è invece la gastrite o il reflusso, degli alimenti ideali sono il pane a lunga lievitazione e il prosciutto crudo.

La frittura può aiutare

Quando si è affetti da problemi gastro-intestinali si pensa che la frittura vada evitata perché possa far male. Invece, questa tipologia di cottura non va evitata, poiché stimola la secrezione di bile e facilita la pulizia intestinale.

La nutrizionista, chiarisce che: “La frittura può far funzionare meglio il fegato, le colecisti e l’intestino, perché è in grado di stimolare la peristalsi e può intervenire, positivamente, contro la stipsi”.

La frittura, però va evitata nel caso si soffra di coliche biliari in atto oppure con patologie gastrointestinali acute, come ad esempio la diarrea del viaggiatore. Questo perché stimola ulteriormente la peristalsi.

Se si è in buona salute, e si ha un po’ di pigrizia intestinale, o steatosi epatica, la frittura cotta con olio salutare e la temperatura corretta, quindi senza oltrepassare il punto di fumo, può facilitare la pulizia di fegato, colecisti e intestino.

FONTE:

https://www.repubblica.it/salute/2021/07/09/news/intossicazione_alimentare_come_prevenirla_in_estate-309671862/

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