domenica, Settembre 8

Andy Warhol, the age of freedom

L’Amministrazione Comunale di Desenzano del Garda (Bs), in collaborazione con l’agenzia MV Arte di Vicenza, presenta la mostra “Andy Warhol: the age of freedom” che si terrà presso il Castello dal 15 giugno al 22 settembre 2024. La mostra, curata da Matteo Vanzan, racconterà la rivoluzione del genio di Pittsburgh attraverso un percorso espositivo di oltre 70 opere di Andy Warhol in un excursus culturale che presenterà le principali opere del genio americano oltre ad una stretta selezione di film d’autore come Empire e Sleep.

Chi era Andy Warhol

Nato il 6 Agosto 1928 a Pittsburgh da immigrati cecoslovacchi e morto il 22 febbraio 1987 a New York, Andy Warhol ha fatto della provocazione e dell’ironia il suo modus operandi, creando una vera e propria filosofia, fatta di aforismi e cortometraggi, “pronta all’uso”. Una genialità costruita attorno al concetto di un artista trasformato in una macchina di riproduzione seriale, costantemente affascinato dalla ripetizione ossessiva di un’azione, apparentemente fine a se stessa. 

Artista poliedrico ed eclettico, Warhol è stato pittore, grafico, illustratore, scrittore, sceneggiatore, produttore cinematografico e televisivo, regista e attore. Dopo la laurea, ottenuta nel 1949, si trasferì a New York. La città gli offrì subito molteplici possibilità di affermarsi nel mondo della pubblicità, lavorando per riviste come Vogue e Glamour.

Il 3 giugno 1968 una femminista radicale nonché artista frequentatrice della “Factory” (The Factory, lo studio di Andy Warhol a New York), Valerie Solanas, sparò a Warhol ed al suo compagno di allora, Mario Amaya. Entrambi sopravvissero, nonostante le gravissime ferite riportate da Warhol avessero fatto temere il peggio.

Andy Warhol nel 1980

Warhol muore a 58 anni a New York il 22 febbraio 1987, in seguito a un intervento chirurgico alla cistifellea, dopo aver realizzato Last Supper, ispirato all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Dopo la sua morte la fama e la quotazione delle opere crebbero al punto da rendere Andy Warhol il “secondo artista più comprato e venduto al mondo dopo Pablo Picasso“.

Il curatore della mostra

Andy Warhol” racconta il curatore della mostra Matteo Vanzanfu l’artista determinante nella rinascita artistica della seconda metà del Novecento: cambiò il concetto stesso di arte sovvertendo l’estetica di un’intera generazione. Attraverso l’esposizione, tra le altre, delle celebri opere dedicate a Marilyn Monroe, Mao Zedong, Flowers, Dollari, Campbell’s Soup, Electric Chair e Interviews racconteremo la storia intensa di un mondo fatto di comunicazione e genialità, business e consumismo nel ruolo centrale di una Factory divenuta punto catalizzatore dell’establishment artistico americano. Warhol, infatti, non rappresenta solamente la superstar del mondo dell’arte e del mercato che tutti conosciamo, ma è l’immagine di un uomo dal volto sensibile e timido che si è trasformato in uno sperimentatore dalle esplosive capacità comunicative.”

Il percorso di mostra” conclude Matteo Vanzan “sarà composto non solo dalle opere d’arte ma anche da una stretta selezione di video, documentari e da alcuni film d’epoca. Il nostro obiettivo è quello di raccontare l’uomo prima dell’artista, con tutte le sue nevrosi e le sue insicurezze in un corollario di aforismi che, nell’ironia della sua essenza, tracciano inequivocabilmente la personalità di Andy Warhol come entità capace di generare un microcosmo che riassume in sé il clima del anni Sessanta. Una sottocultura fatta di arte, cinema e musica che racchiude i dogmi fondanti di una nuova società di cui Warhol ha rappresentato il massimo interprete.”

L’A.C. di Desenzano

Così commenta l’Assessore alle Politiche culturale Pietro Avanzi “Andy Warhol sbarca a Desenzano del Garda e personalmente ne sono entusiasta. Ho voluto fortemente portare in Città questa rassegna perché credo sia nella qualità dell’esposizione delle opere, sia nell’organizzazione affidata al curatore Matteo Vanzan, garanzia di professionalità e collaborazione proficua. Mi confesso affascinato dalla persuasione di queste opere intrise di ironia, denuncia, politica, intelligenza, protesta e molto altro. Il concetto di “popular” che Warhol ha portato all’interno dello scenario artistico globale è inteso come immaginario collettivo di icone, miti, opere d’arte e tutto ciò che è ormai entrato nel nostro mondo sia concretamente che simbolicamente. Sono ancora una volta convinto del fatto che questa mostra avrà successo semplicemente perché parla di noi, del nostro essere e di come “tutto ciò che guardiamo è degno della nostra attenzione”.

La mostra, dedicata all’icona pop per eccellenza, sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica 10.00 – 18.30 (e festivi). Lunedì chiuso.

INFORMAZIONI 15 GIUGNO – 22 SETTEMBRE 2024 CASTELLO
via Castello, 63 – Desenzano del Garda (Bs)

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