C/2024 G3 ATLAS: l’incontro ravvicinato con il Sole. L’incontro potrebbe aver fatto a pezzi la cometa, come suggeriscono nuove foto. Le ultime foto della cometa C/2024 G3, ATLAS, suggeriscono che potrebbe disintegrarsi a causa dello “stress termico” creato dal suo recente passaggio attorno al Sole. Nonostante ciò, il suo destino è ancora poco chiaro. La cometa che ha recentemente illuminato i cieli notturni per la prima volta in millenni potrebbe essere stata ridotta in pezzi. Questo dopo essere stata riscaldata mentre passava attorno al Sole. Al momento è ancora troppo presto per poterlo dire con certezza.
La cometa C/2024 G3, ATLAS, ha raggiunto il suo massimo avvicinamento alla Terra lo scorso 14 gennaio. Il giorno successivo l’oggetto ha raggiunto la sua minima distanza dal Sole, nota come perielio. La cometa ha brillato tanto quanto Venere per diversi giorni ed è stata visibile in tutto il mondo. L’oggetto ha poi iniziato il suo lungo viaggio di ritorno verso la nube di Oort, un luogo ricco di comete e altri oggetti ghiacciati vicino al bordo del sistema solare. La cometa non tornerà per circa 160.000 anni.
Sebbene la cometa sia ormai diventata troppo debole per essere vista ad occhio nudo, gli astrofotografi hanno continuato a scattarne immagini durante il suo viaggio di ritorno verso il sistema solare esterno. Purtroppo, le cose non si mettono bene per l’oggetto ghiacciato. L’astrofotografo ungherese Lionel Majzik ha fotografato la cometa dai cieli bui del Cile per tre notti consecutive, quindi tra il 18 e il 20 gennaio. Lionel Majzik ha notato che la chioma della cometa, la nube attorno al suo nucleo, si era notevolmente attenuata durante questo periodo. Ciò suggerisce che la testa della cometa potrebbe aver iniziato a rompersi. Le foto hanno anche mostrato una striscia luminosa nella coda della cometa, segno che grandi quantità di gas e polvere stanno fuoriuscendo, potenzialmente attraverso nuove crepe nel suo nucleo.
La cometa ATLAS è passata molto vicina al Sole. Lo stress termico potrebbe essere stato decisamente eccessivo. L’ultimo sviluppo è sorprendente, considerando che le osservazioni iniziali della cometa dopo il perielio suggerivano che non era stata influenzata dal suo incontro con il Sole. Questo secondo quanto affermato Richard Miles, astronomo ed esperto di comete della British Astronomical Association, in una dichiarazione. Tuttavia, può essere “abbastanza difficile prevedere come si comporterà la cometa dopo un simile incontro”.
Le simulazioni di Nicolas Lefaudeux, un ingegnere e astronomo dilettante francese, hanno suggerito che la chioma della cometa potrebbe perdere luminosità tra il 19 e il 26 gennaio. Mentre la testa della cometa rimane nascosta dal riverbero del Sole. Sebbene ciò possa aver causato l’oscuramento nelle nuove immagini, non spiega il flusso nella coda della cometa.
Nelle prossime settimane saranno necessarie ulteriori osservazioni per determinare con precisione il destino della cometa. Comete come C/2024 G3 si disintegrano quando alti livelli di radiazione solare ne spaccano i nuclei e causano un forte degassamento. Ciò destabilizza lentamente l’oggetto e lo fa rompere in frammenti che sono legati debolmente insieme dalla gravità. Alla fine, questi frammenti si separano e vengono sparsi lungo il percorso orbitale della cometa. Ad ottobre del 2024, la “cometa di Halloween” C/2024 S1 (ATLAS) è stata vista disintegrarsi mentre si avvicinava al Sole.
L’ultima cometa super-luminosa a visitare la Terra, la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), ha mostrato anch’essa segni di disintegrazione durante il tragitto verso il perielio ad ottobre dell’anno scorso. I ricercatori, quando questi segni sono stati individuati per la prima volta, hanno notato che la frammentazione della cometa potrebbe essere iniziata 80.000 anni prima, durante la sua precedente fionda solare. Pertanto, C/2024 G3 potrebbe essere stato semplicemente scalfito dal suo recente avvicinamento e potrebbe restare intatto per i prossimi 160.000 anni.
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