NANNI MORETTI E IL SUO CARO DIARIO
A volte ripenso alle volte in cui il cinema mi ha sorpreso, nel corso della mia vita. Sarebbe bene dire quasi sempre, ma in questo caso mi riferisco ad una sorpresa diversa. Parecchie sono le intuizioni inaspettate e puntuali che ho incontrato, poche invece le volte in cui un film mi ha travolto, trascinato in un caleidoscopio di emozioni e pensieri.Uno di questi casi, per me molto significativo, è stato Caro diario, di Nanni Moretti (1993).
LO STILE DI “CARO DIARIO”
Posso dire con certezza che la cifra stilistica di Nanni Moretti cammini su un filo in equilibrio tra iperrealismo e cinema amatoriale, tant’è che i suoi film più noti godono di un apparato visivo e tecnico molto semplice, quasi accademico.In realtà, guardando Caro diario ho riflettuto su quanta sapienza invece ci sia ne...