lunedì, Settembre 16

Medioevo

Tasse e terra, la dura vita dei contadini medievali
Medioevo, Storia

Tasse e terra, la dura vita dei contadini medievali

L'economia medievale come abbiamo più volte ricordato è essenzialmente fondata sull'agricoltura. La ricchezza di una signoria, di una comunità, di un regno pertanto era basata sull'estensione della terra, sui raccolti e sulla capacità di assicurare, un certo numero di ore o di giornate alla cura collettiva di campi e boschi. Non deve quindi stupire che il "sistema fiscale" che gravava sui contadini fosse piuttosto pesante, tanto che, alla fine del Duecento, frate Ludovico, un francescano tedesco, dichiara che "gli agricoltori sono cari a Dio perché subiscono ingiustamente l’oppressione da parte dei signori". E questa oppressione era costituita in prevalenza dalle tasse a cui essi dovevano soggiacere. Lavorare gratis Se fino al X-XI secolo le prestazioni gratuite (...
Sonno e sogni dell’uomo medievale
Medioevo, Storia

Sonno e sogni dell’uomo medievale

L’Uomo, fin dai tempi più antichi, si è interrogato sul significato del sogno e lo ha vissuto come un fenomeno importante tanto quanto la realtà quotidiana, illuminante la stessa realtà quotidiana.  Come dormiva l'uomo nell'Età di Mezzo e che rapporto aveva con i sogni? Possono sembrare domande oziose ma esplorare anche questa dimensione ci aiuta a comprendere come l'uomo medievale, sia per un verso straordinariamente vicino a noi e per l'altro, profondamente diverso. È inutile sottolineare come su queste materie (come su molte altre) le fonti riportano quasi esclusivamente le esperienze di nobili e chierici, ovvero delle classi dominanti, dotate mediamente di buona istruzione e cultura. Il sonno dei bambini Gli "esperti" del tempo si dividono sul sonno dei bambini, per alcun...
E chi non beve con me, peste lo colga!
Medioevo, Storia

E chi non beve con me, peste lo colga!

Questo celebre anatema pronunciato dall'attore Amedeo Nazzari (1907-1979) nel film di Blasetti, "La cena delle beffe" (1942), ambientato nella Firenze dei Medici, può essere utilizzato, "scherzosamente", per definire il rapporto con il bere nella società medievale. Dalle classi agiate e dominanti al popolo, l'uomo medievale ama profondamente bere e con questo termine indichiamo tutto ciò che non è acqua, liquido disdegnato da tutti e cui si ricorre solo per necessità. Vino, birra, sidro, idromele e tante altre misture sono ingollate in quantità impensabili per noi contemporanei e sono alla base non soltanto di grandi sbronze, risse e malesseri ma anche di una "socialità" diffusa, importante e spesso, soprattutto tra i nobili, ritualizzata. Le "regole" del bere Bonvesi...
L’epoca delle carestie
Medioevo, Storia

L’epoca delle carestie

L'economia medievale è fondamentalmente un'economia contadina. La prosperità o più semplicemente la sopravvivenza delle genti dell'Età di Mezzo è strettamente correlata all'andamento dei raccolti. Quando imperversano periodi di carestia gli effetti si riflettono non soltanto sulla salute e la stessa sussistenza degli individui, ma sull'intero processo economico e sull'andamento demografico. È però necessario quando si parla di cattivi raccolti distinguere tra periodi di penuria di grano (e quindi di pane, l'alimento principale della dieta delle masse popolari) e fasi di vera e propria carestia. Nel primo caso le persone patiscono la fame, nel secondo caso spesso muoiono. Le carestie nell'Alto Medioevo Solo in Francia, tra il 406 e il 690 si annoverano tre vere carestie: ...
Gusti e sapori della cucina medievale
Food, Medioevo, Storia

Gusti e sapori della cucina medievale

Molti studiosi dell'alimentazione considerano la cucina medievale pesante, grassa e indigesta. Se ci limitiamo a considerare le salse utilizzate, questo convincimento è certamente errato. In nessuna salsa viene utilizzato il burro o l'olio, le basi sono costituite piuttosto da mollica di pane, mandorle o noci tritate a cui si aggiungono come elemento principale una sostanza più o meno acida, l’agresta (un succo estratto dall’uva acerba), l’aceto e talora il succo d’arancia amara o del limone. Spesso sono completate dall'impiego di alcune spezie. Anche l'occhio vuole la sua parte Questo non significa che la dieta medievale fosse equilibrata, soprattutto nelle tavole di nobili e borghesi benestanti si mangia troppo, si eccede nella carne e nel contenuto proteico in gene...
Inquinamento e igiene nel Medioevo
Medioevo, Storia

Inquinamento e igiene nel Medioevo

Quando pensiamo all'Età di Mezzo il nostro immaginario si orienta verso una natura incontaminata, dominata dalle foreste, con (soprattutto nell'Alto Medioevo) poche città degne di questo nome e molti villaggi costituite da venti o trenta casupole fatte di fango, terra e paglia. L'inquinamento ci pare, oggettivamente, una problematica incompatibile con una simile descrizione. Le cose non stanno esattamente così e soprattutto a partire dall'XI secolo, segmenti non marginali della società medievale, erano molto preoccupati del degrado ambientale e dell'inquinamento che affliggeva la loro vita. Il naso di un Re Un episodio descritto da Jean-Pierre Leguay, monaco del convento di Saint Denis, è illuminante sul degrado ambientale che non risparmiava neppure i sovrani. Siamo durante il ...
Le abitazioni contadine nel  Medioevo
Medioevo, Storia

Le abitazioni contadine nel Medioevo

Per gran parte dell'Età di Mezzo la stragrande maggioranza della popolazione era formata da contadini che abitavano in zone rurali, in case isolate o in piccoli raggruppamenti che è eufemistico definire villaggi. A seconda delle regioni e dello scorrere dei secoli questa percentuale di popolazione sfiorava il 90% del totale. In questo articolo ci soffermeremo, brevemente, soprattutto sulle abitazioni contadine francesi. L'ambiente rurale L'Occidente europeo è un'immensa foresta che progressivamente si riduce per l'estensione dei campi coltivati e dei primi insediamenti urbani. Soprattutto nel Basso Medioevo ci sono aree vastissime dove la foresta domina come nelle regioni della Loira, mentre le fonti delle alpi Mancelles vengono scarsamente sfruttate, fra vastissimi terreni...
Il sesso extraconiugale nel  Medioevo
Medioevo, Storia

Il sesso extraconiugale nel Medioevo

Nonostante ferree convenzioni sociali e religiose che stigmatizzavano il sesso praticato fuori dal matrimonio, anche la società medievale era ricca di relazioni extraconiugali. A documentarci su questa pratica molto diffusa sono soprattutto le fonti giudiziarie del Trecento e del Quattrocento. Sappiamo che queste relazioni "illecite" riguardavano in modo massiccio le persone di bassa estrazione sociale ma neppure nobili, funzionari e ricchi borghesi ne erano esenti, come nel caso della signorina di Claerhout, una ventitreenne erede di una vecchia e nobile famiglia fiamminga, che si infatua di un vagabondo, ci finisce a letto e rimane incinta. Provvederanno alcune mammane con una mistura di erbe a risolvere l'incresciosa situazione per la signorina di buona famiglia. Vedove all...
Quanto era diffuso il  matrimonio d’amore nel  Medioevo?
Medioevo, Storia

Quanto era diffuso il matrimonio d’amore nel Medioevo?

Il matrimonio rappresentava, anche nel lunghissimo periodo storico che chiamiamo Medioevo, una cesura nella vita delle persone. L'unione di un uomo e una donna, per i laici, costituiva una linea di demarcazione netta, tra un prima e un dopo. Contrariamente a quello che accade dall'età moderna in poi, ci troviamo di fronte, in prevalenza, ad una relazione sociale costruita tra due famiglie diverse, piuttosto che ad una libera scelta compiuta da due individui. Il matrimonio d'amore quindi non era contemplato? Le cose come vedremo non sono così nette e assolute. L'amore del popolo Nonostante le strutture rigide che sono alla base del matrimonio, soprattutto tra le classi meno agiate e i contadini, che rappresentavano la parte preponderante della popolazione medievale, non ...
Vita da universitari
Medioevo, Storia

Vita da universitari

La maggioranza di coloro che possono seguire un percorso formativo dopo le scuole dei canonici o dei collegi smettono di studiare e si avviano verso la professione dei loro padri o percorrono strade personali. Quelli che vogliono diventare chierici oppure scelgono la "politica" come campo di attività vanno all'università. I primi atenei (a Bologna, Parigi, Montpellier e Oxford) compaiono all’inizio del Duecento. In Europa, ne esistono una decina già nel 1300 e per la fine del secolo sono già una sessantina. Nel XV secolo l'università di Parigi conta circa 4.000 studenti, mentre quella di Oxford sfiora i 1700 discenti e Cambridge si attesta intorno ai 1300. Le principali "facoltà" universitarie Tre sono le discipline che di fatto monopolizzano la nascente vita universitaria...
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