venerdì, Settembre 20

Medioevo

La nascita delle università
Medioevo, Storia

La nascita delle università

Dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente e per tutta l'epoca dei regni romano-barbarici si assiste ad un arretramento delle istituzioni scolastiche e culturali. Resistono però numerosi presidi come le vecchie biblioteche e alcune scuole. Scuole autorevoli – per restare soltanto all’Italia – nel V/VI secolo, fioriscono a Ravenna, a Milano, a Pavia, a Verona. La ripresa carolingia Durante l'epoca carolingia, soprattutto nell'attuale Francia e in Italia si assiste a una forte ripresa dell'attività artistica, culturale e scolastica. Grazie anche ad Alcuino, uno dei più ascoltati consiglieri di Carlo Magno nelle città più importanti sorgono nuove istituzioni culturali e formative. Ad Aquisgrana, per esempio, è istituita la Schola palatina dove impartiscono insegnamenti di gram...
Lo scontro tra il  Papato e il Basileus
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Lo scontro tra il Papato e il Basileus

La sempre più forte alleanza tra il Papa di Roma e i Franchi, che culminerà nell'incoronazione di Carlo Magno ad "Imperatore" nel 800 va di pari passo con il progressivo deterioramento dei rapporti tra il Papato e Costantinopoli. Da tempo l'Impero Romano d'Oriente era percepito in Italia più come un occupante straniero che come l'espressione del legittimo governo. Tutto sembrava dividere, ormai irrimediabilmente, gli abitanti della penisola dai bizantini: la lingua e persino la religione che pur nella stessa matrice cristiana andava sempre più differenziandosi. I conflitti teologici erano sempre più frequenti e il Papa, contrariamente ai patriarchi orientali era sempre più insofferente alle intromissioni del basileus negli affari ecclesiastici e nella dottrina. La c...
L’annientamento degli Avari
Medioevo, Storia

L’annientamento degli Avari

Il principale punto di forza dell'esercito avaro era costituito dalla cavalleria, pesantemente corazzata, armata di lance lunghe tre metri oltre che d’arco e frecce alla moda dei nomadi, munita di quelle staffe che i loro nemici ancora ignoravano, era ben nota ai bizantini che avevano imparato a rispettarla e temerla. Una delle loro manovre preferite era simulare la fuga di un reparto di cavalleria per poi investirlo di sorpresa da un altro contingente nascosto nella boscaglia o dietro un rilievo. Nonostante quello che oggi definiremmo un "reparto d'élite", la guerra contro gli Avari fu molto simile ad una blitzkrieg, una guerra lampo. Carlo preparò con un puntiglio particolare la campagna militare e l'esercito che radunò a Ratisbona, nell'estate del 791, fu con ogni...
Gli antefatti della guerra contro gli Avari
Medioevo, Storia

Gli antefatti della guerra contro gli Avari

Carlo Magno era ben deciso a regolare i conti con gli Avari e il pretesto per questa prospettiva gli fu offerto dal duca Tassilone, capo dei Bavari, una popolazione germanica distribuita tra la Baviera e l'Austria e che confinava direttamente con le terre degli Avari. Tassilone era il classico vaso di coccio tra due vasi di ferro, da una parte i Franchi, a cui si era già sottomesso ai tempi del padre di Carlo, Pipino e dall'altra i Longobardi. Per contrastare l'egemonia franca il duca dei Bavari aveva sposato una figlia di re Desiderio, ma dopo la sconfitta di quest'ultimo nel 774, Tassilone si rese conto che ormai non aveva alcuno spazio di manovra e la sua indipendenza politica era del tutto tramontata. A Carlo non bastava più la sottomissione di Tassilone ma voleva integrare ...
Gli Avari
Medioevo, Storia

Gli Avari

Dopo i Sassoni, l'avversario che mise più in difficoltà Carlo Magno furono gli Avari, quelli che al tempo erano considerati gli eredi dei formidabili cavalieri delle steppe. A loro, Carlo che per tutta la sua vita utilizzò la guerra come principale strumento della sua politica estera, dedicò tempo e rilevanti risorse. Ma chi erano esattamente gli Avari? Più che un popolo, il nome di Avari aveva designato, qualche secolo prima, un’orda di nomadi delle steppe, razziatori e allevatori di cavalli, non troppo dissimili dagli Unni, per aspetto e usanze, tanto che molte fonti franche li identificavano come "Huni". In realtà si trattava di un conglomerato di tribù e orde di razziatori formatosi circa un secolo dopo la morte di Attila, tra cui c'erano certamente anche bande di Unni...
Carlo Magno e la “questione araba”
Medioevo, Storia

Carlo Magno e la “questione araba”

Dopo il primo confronto militare con gli Arabi del 778 che si era concluso con un mezzo insuccesso (Le radici storiche del mito di Rolando e del massacro di Roncisvalle) Carlo decise di affrontare in modo diverso la "questione araba". Il re franco si era convinto che un eventuale espansione oltre i Pirenei necessitava di una programmazione di largo respiro, per questo decise la costituzione di un autonomo regno d’Aquitania, di cui fu consacrato re, nel 781 il figlio Ludovico, nello stesso momento in cui l’altro figlio Pipino diventava re dei Longobardi. Ludovico all'epoca aveva solo tre anni e il regno di fatto era governato da una squadra di consiglieri che rispondeva direttamente a Carlo e che impegnò tutte le proprie energie nella difesa del confine pirenaico e nel monitor...
Le radici storiche del mito di Rolando e del massacro  di Roncisvalle
Medioevo, Storia

Le radici storiche del mito di Rolando e del massacro di Roncisvalle

La "Chanson de Roland" è un poema epico, appartenente al cosiddetto ciclo carolingio, scritto nella seconda metà del XI secolo. Il poema celebra la morte eroica di Rolando e dei suoi paladini nelle gole del passo di Roncisvalle ad opera di una forza preponderante saracena. È quest'opera tutta centrata sul paladino Rolando, nipote di Carlo Magno a lanciare il mito del sacrificio supremo della retroguardia dell'esercito franco, che si rifiuta di suonare l'olifante come segnale d'aiuto per non compromettere la sicurezza del re. Dopo la Chanson, anche l’Orlando del Boiardo e dell’Ariosto, protagonista dei maggiori capolavori della nostra letteratura rinascimentale, e infine, nella sua più tarda incarnazione, il paladino Orlando dell’Opera dei Pupi contribuiranno a rendere immortale...
La battaglia di Süntel
Medioevo, Storia

La battaglia di Süntel

Lo scontro tra i Franchi e i Sassoni che si consumò nell'estate del 782 è probabilmente la battaglia che conosciamo meglio di tutto il periodo in cui regnò Carlo Magno e stranamente fu una delle due perse dall'imperatore dei Franchi. Lo scontro avvenne ai piedi di un massiccio montuoso chiamato Süntel, presso il fiume Weser, dove nell'estate del 782 si raccolse un esercito sassone per l'ennesima ribellione contro i dominatori franchi. Carlo mandò dei messaggeri ad un forte contingente militare in Sassonia dove stava preparando un'offensiva contro gli slavi. Ai comandanti di questo esercito il camerario Adalgiso, il connestabile Geilone e il conte di palazzo Worad, fu dato l’ordine di invertire la marcia e attaccare le forze sassoni nel luogo dove si stavano radunando. Questo eserc...
Carlo e le guerre sassoni
Medioevo, Storia

Carlo e le guerre sassoni

Dopo la vittoria contro i Longobardi, Carlo Magno era di fatto il più potente re cristiano d'occidente del tempo. Il suo impero andava dal Mare del Nord fino alle coste adriatiche, il rapporto con il Papa saldissimo e gli altri re cristiani, anglosassoni e spagnoli, politicamente irrilevanti. Tutto intorno all'impero carolingio premevano, oltre i Pireni gli Arabi mussulmani e nelle foreste germaniche i Sassoni, i Danesi e ancora più a est, gli Slavi. Infine nella pianura pannonica gli Avari, "eredi" per così dire degli Unni. In particolare la guerra contro i Sassoni, che durò circa venti anni anni, fu la più dura e sanguinosa mai combattuta da Carlo Magno, che peraltro passò gran parte della sua vita in guerra. Il primo confronto era avvenuto già nel 772, in quel...
L’evoluzione del diritto nell’Alto  Medioevo
Medioevo, Storia

L’evoluzione del diritto nell’Alto Medioevo

Con la fine dell'Impero Romano d'Occidente l'Italia si frammenterà progressivamente in dominazioni ed entità statali differenti e quindi è impossibile trovare un percorso unitario dell'ordinamento giudiziario e del diritto valido per tutta la penisola. Tuttavia il diritto Romano rimane il "substrato" giuridico su cui si innerveranno le successive articolazioni giuridiche barbariche. Bisanzio rimane l’erede romanarum legum come attestano il Codex Theodosianus del 438-439 e, nel secolo successivo, il grande Codex di Giustiniano. Il  Codice teodosiano  è una raccolta ufficiale di costituzioni imperiali voluta dall'imperatore romano d'oriente Teodosio II (408-450). Venne pubblicata, dopo una fase di gestazione lunga 9 anni, il 15 febbraio 438, e...
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