lunedì, Settembre 23

Storia

Le bombe Molotov
Storia

Le bombe Molotov

Le "bombe" Molotov possono essere considerate gli ordigni dei poveri. L'ultima risorsa di chi combatte contro un nemico dalle forze soverchianti. Si tratta di un ordigno incendiario, utilizzato spesso in azioni di guerriglia o in violente proteste di piazza: realizzato con una bottiglia di vetro riempita di liquido infiammabile e da un innesco costituito da uno straccio avvolto attorno al collo della bottiglia imbevuto di olio o dello stesso liquido contenuto all’interno. Chi inventò la bomba Molotov? Il nome deriva dal Ministro degli Esteri sovietico Vjaceslav Michajlovicˇ Molotov, che ricoprì ininterrottamente questa carica dal 1939 al 1956, ma contrariamente a quanto si può pensare non fu ne lui, né l'Armata Rossa ad inventare questo ordigno. Il prototipo della bomba Moloto...
Quando la guerra fa la moda
Storia

Quando la guerra fa la moda

Può sembrare incredibile ma uno degli eventi più distruttivi e sanguinosi dell'umanità, ovvero la guerra, ha sempre profondamente influenzato l'abbigliamento civile nelle forme delle sue tendenze più di moda. Gli esempi sono innumerevoli e non possono essere tutti trattati nel breve spazio di un articolo. Nondimeno può essere interessante fare qualche esempio concreto. Il panama Chi non conosce ad esempio il panama, quel tipico cappello maschile leggero, di colore chiaro e a tesa larga, molto in voga tra la fine del XIX secolo ed i primi trent'anni del Ventesimo secolo.  Prodotto intrecciando a mano fibre ricavate dalle foglie ancora tenere di una pianta della famiglia delle Ciclantacee, la Carludovica palmata, detta in spagnolo palma toquilla, il nome rimase lo stesso anche pe...
La vita spericolata di Romolo Gessi
Personaggi, Storia

La vita spericolata di Romolo Gessi

Quella di Romolo Gessi (1831-1881) è una delle vite più avventurose e spericolate del XIX secolo, anche se relativamente poco conosciuta. Fin dalla sua nascita avvenuta a bordo di una nave diretta a Costantinopoli, nel tratto di mare tra Ravenna e Malta, il 30 aprile 1831, il destino di questo esploratore, militare ed avventuriero italiano assume una traiettoria inequivocabile. Un italiano cosmopolita Figlio di Marco Gessi, avvocato  e console inglese nell'Impero Ottomano e dell'armena Elisabetta Clarabett, trascorse l'adolescenza con il padre a Costantinopoli, allora capitale dell'Impero ottomano, ed in altre regioni balcaniche dove il padre esercitava la sua missione diplomatica. Rimasto orfano di padre all'età di 11 anni, Romolo Gessi grazie all'interessamento del governo br...
La prima guerra moderna della storia
Storia

La prima guerra moderna della storia

Non vi è dubbio che la prima guerra moderna della storia dell'umanità, almeno per quanto riguarda la tecnologia militare, la logistica ed il coinvolgimento dell'apparato industriale è stata la Guerra Civile americana, combattuta tra il 12 aprile 1861 e il 23 giugno 1865  (l'ultima battaglia terminò il 13 maggio 1865) fra gli Stati Uniti d'America e gli Stati Confederati d'America, entità politica sorta dalla riunione confederale di Stati secessionisti dall'Unione. Fucili a ripetizione e mitragliatrici I due eserciti, quello unionista e quello confederato fecero largo uso per la prima volta, di cannoni a retrocarica e con canna rigata, che sparavano proiettili esplosivi, di fucili a ripetizione (l’Henry, progenitore del famoso Winchester) e di revolver del tipo Colt. Il fucile ...
Violet Gibson, l’attentato a Mussolini e l’avvento di Claretta Petacci
Storia

Violet Gibson, l’attentato a Mussolini e l’avvento di Claretta Petacci

Benito Mussolini nel corso della sua ventennale esperienza di dittatore subì una mezza dozzina di attentati. Il primo di essi, se si esclude quello abortito del deputato Tito Zaniboni, avviene il 7 aprile 1926, ad opera di una cinquantenne inglese Violet Gibson. Una vita complicata Chi era costei? Figlia di Edward Gibson, avvocato e politico irlandese nominato barone di Ashbourne nel 1885 e Lord Cancelliere d'Irlanda  e della cristiana scientista Frances Colles, Violet che pure aveva debuttato a corte durante il regno della Regina Vittoria, ad un certo punto della sua vita cambierà radicalmente vita. Diventata seguace dell'antroposofia steineriana, atea e fortemente critica dello stile di vita britannico, Violet ebbe un grave esaurimento nervoso nel 1922. Dichiarata pazza e i...
Le fonti  di energia nel Medioevo
Medioevo, Storia

Le fonti di energia nel Medioevo

Su quali fonti di energia potevano contare per le loro attività artigiani e contadini nel Medioevo? La risposta è piuttosto semplice: sulla forza dei propri muscoli, su quella di alcuni animali, su quella dell'acqua e del vento. Buoi, muli, asini ma soprattutto il cavallo svolsero una funzione essenziale per assicurare al tessuto produttivo medievale l'indispensabile energia. Il cavallo Il rendimento del cavallo aumenta considerevolmente tra il X e l'XI secolo, quando alla trazione giugulare si sostituisce quella pettorale volta a consentire il trascinamento di pesi maggiori con ridotta fatica e senza il rischio che la bestia rimanga soffocata. A questa innovazione si aggiunge l'abitudine di ferrare il cavallo per evitare il deterioramento dello zoccolo nudo. Queste innovazio...
L’epopea delle camice rosse
Storia

L’epopea delle camice rosse

La camicia o giubba rossa fu il segno distintivo scelto da Giuseppe Garibaldi e dai suoi volontari fin dal 1843, quando il patriota radunò a Montevideo 500 italiani, nella Legione italiana, per difendere la capitale uruguaiana dalle forze dell'ex presidente Manuel Oribe e da quelle del suo principale alleato, il dittatore argentino Juan Manuel de Rosas. Dai macellai ai garibaldini A questi volontari italiani fu fornito un quantitativo di panni rossi destinati ai macellai di Montevideo e mai consegnati a causa della guerra. Con questo tessuto furono confezionate le camice rosse che diventarono l'uniforme distintiva dei "garibaldini". Il coloro rosso quindi non ebbe alcuna connotazione simbolica inizialmente, ma fu il frutto soltanto della disponibilità di quel particolare tipo ...
Lord Raglan, il generale che passò alla Storia per…una manica
Storia

Lord Raglan, il generale che passò alla Storia per…una manica

Lord FitzRoy James Henry Somerset, conosciuto successivamente come Lord Raglan ha rappresentato un tipico ufficiale britannico. Dotato di coraggio fuori dal comune e di ineccepibile dedizione, difettava però di particolare acume tattico e strategico. Il suo nome passerà alla storia proprio per le manchevolezze di cui abbiamo accennato, sia, più curiosamente, per essere stato l'ideatore delle cosiddette "maniche alla raglan". Una carriera militare Nato a Badminton il 30 settembre 1788, ottavo e ultimo dei figli di Henry Somerset, V duca di Beaufort e di sua moglie Elizabeth Somerset, ebbe una rigida educazione militare. Nel 1808 viene promosso Capitano e poco dopo arrivò la sua nomina ad aiutante di campo del duca di Wellington (nel luglio del 1808). ...
Madame la Guillottine
Personaggi, Storia

Madame la Guillottine

La parola ghigliottina evoca, quasi come un riflesso condizionato, un evento ed un preciso personaggio storico. L'evento è la Rivoluzione Francese, il personaggio Joseph-Ignace Guillotin. Partiamo da lui. Chi era l'uomo che darà il nome alla sinistra macchina usata per le esecuzioni capitali? Joseph-Ignace Guillotin Guillotin nasce a Saintes, un comune nel dipartimento della Charante Marittima il 28 maggio 1738 da famiglia borghese benestante (il padre è un avvocato). Dopo aver completato il primo ciclo di studi diviene novizio dell'Ordine dei Gesuiti e dal 1756 al 1761 insegnerà presso il Collegio gesuita degli Irlandesi. Proprio nel 1751 ottiene una laurea come dottore in Lettere presso l'Università di Bordeaux. Grazie poi ad un cospicuo lascito testamentario si iscriv...
I corpi cammellati
Storia

I corpi cammellati

Fin dall'antichità, soprattutto nelle zone desertiche africane o asiatiche, gli eserciti hanno creato speciali corpi che utilizzavano il dromedario come mezzo di trasporto, le famose truppe cammellate. Erano reparti mobili che utilizzavano questi animali per rapidi spostamenti in zone inospitali, ma il combattimento avveniva poi a terra. Il dromedario La caratteristica più evidente del dromedario è la grande gobba sul dorso, differente da quelle del cammello sia per la forma più arrotondata, sia per il fatto che, quando il dromedario consuma il grasso, la gobba si riduce di volume, invece di afflosciarsi lateralmente come un sacco vuoto. Nonostante appaia il contrario, anche il dromedario ha in realtà due gobbe; il loro sviluppo è tuttavia estremamente asimmetrico, dato che l...
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