lunedì, Settembre 23

Storia

I “parenti” di  Mussolini
Storia

I “parenti” di Mussolini

Siamo verso la fine del 1942 e la guerra sta andando decisamente male per l'Italia fascista. Eppure Mussolini in quel periodo tragico della nostra storia trova il tempo di avviare un'indagine sui "parenti" che hanno bussato alla sua porta durante l'intero ventennio. Le motivazioni di questa impresa complicata ed assurda non sono chiare, forse possono ricercarsi nell'esasperazione del Duce del Fascismo per le suppliche e le pretese di qualche congiunto. L'archivio dei postulanti «Voglio sapere quanti sono e quanti soldi mi hanno pompato!» pare abbia detto al segretario De Cesare. Per diversi mesi i funzionari investigativi della Presidenza del Consiglio lavorano per ottemperare all'ordine di Mussolini. Compilano coscienziosamente ben 334 schede scritte con la macchina per scrive...
L’invenzione dell’uniforme militare
Storia

L’invenzione dell’uniforme militare

Durante una battaglia, soprattutto in passato, poter riconoscere i propri soldati da quelli nemici era un fattore quasi decisivo. Eppure non sempre era semplice individuare i "nostri" dal nemico. In antichità (con l'eccezione di alcuni reparti romani) e nel Medioevo i soldati di uno stesso esercito non indossavano indumenti uguali per foggia e colore. In parte questo stato di cose dipendeva dal fatto che soprattutto nel Medioevo non esisteva un esercito professionale, re e signori in caso di necessità chiamavano alle armi i loro sudditi che al termine della campagna militare tornavano alle loro case. Mantenere un esercito professionale in tempo di pace era troppo costoso. Fasce, piume, nastri e bandiere I reggimenti così costituiti non avevano neanche un’uniforme; il loro unic...
I balestrieri, il  corpo d’elite del Medioevo
Medioevo, Storia

I balestrieri, il corpo d’elite del Medioevo

L'antenato di quest'arma si perde nella notte dei tempi e più di un indizio archeologico determinano la sua invenzione in Cina, intorno al 2000 avanti l'era volgare. In Occidente la sua affermazione definitiva come arma dagli esiti micidiali avviene tra l'XI e il XVI secolo, prima di venire abbandonata in favore delle armi da fuoco. Un arma micidiale La balestra è fondamentalmente costituita da un arco di legno o corno, da una calciatura (fusto) denominata teniere e destinata al lancio di quadrelli, frecce, strali, bolzoni, palle o dardi. La corda viene bloccata da un meccanismo chiamato noce. Lo scatto avveniva facendo pressione su una sorta di grilletto chiamato chiave oppure, nei modelli più antichi, abbassando un piolo. La cor...
L’importanza del cavallo nel Medioevo
Medioevo, Storia

L’importanza del cavallo nel Medioevo

Il cavallo in tutto quel lungo periodo che convenzionalmente definiamo Medioevo ebbe un'importanza fondamentale. Essenziale nel trasporto di cose e persone, questo animale renderà più facile e veloce il lavoro in agricoltura prendendo il posto del più lento bue. Il viaggio Nei viaggi il cavallo era il mezzo veloce per eccellenza. La maggior parte delle persone viaggiava a piedi, i più fortunati a dorso d'asino o su carri trainati da buoi. Per avere un'idea dei tempi, per percorrere 130 chilometri che un'autovettura odierna in autostrada copre in circa un'ora, un viaggiatore appiedato impiegava almeno una settimana. Un mercante o un nobile che viaggiava a cavallo effettuava lo stesso percorso in due o tre giorni. Il cavallo però era poco utilizzato nei percorsi terrestri in...
Mussolini, il romanziere
Storia

Mussolini, il romanziere

Benito Mussolini ha ventisei anni quando è costretto a ritornare in Romagna dopo una turbinosa esperienza come agitatore politico nel Trentino asburgico. Vi si era recato su invito del socialista Cesare Battisti il 6 febbraio 1909 e verrà espulso dalle autorità austriache il 10 settembre dello stesso anno per via delle sue feroci polemiche con "i cattolici austriacanti di Alcide De Gasperi". Le difficoltà economiche di Mussolini Prima di trasferirsi nella provincia austriaca il futuro Duce del Fascismo era stato in Svizzera, dove aveva studiato con Vilfredo Pareto (1848-1923), si era fatto un nome come oratore focoso e blasfemo. Per intenderci è il periodo in cui inizia i suoi violenti discorsi anticlericali con la celebre battuta ad effetto: «Dio, se veramente esisti, ti con...
L’invenzione della bomba a mano
Storia

L’invenzione della bomba a mano

Non stupiremo nessuno se riveliamo che le prime "bombe a mano" della storia furono inventate dai cinesi, durante la dinastia Song tra il 960 e il 1279 dell'era volgare. In realtà il termine con cui inizialmente è conosciuta la bomba a mano è "granata" per la sua somiglianza con il frutto del melograno (in latino punicum granatum), una sfera ripiena di grani. La prima granata cinese La prima granata, conosciuta come Zhen Tian Lei consisteva in un contenitore di metallo o ceramica riempito di polvere nera. La prima descrizione nota delI'antesignano delle moderne bombe a mano risale al 1044 ed è menzionata in un libro militare, il Wujing Zongyao ("Raccolta di classici Militari"), che descrive varie armi da fuoco. I primi g...
Urukagina, il re “populista”
Storia, Storia Antica

Urukagina, il re “populista”

La corruzione è un reato vecchio come la storia del mondo. Una delle società più corrotte del passato fu la città-Stato di Lagash, una delle più antiche città sumere e, successivamente, babilonesi, di cui rimangono soltanto alcune rovine, per lo più fondazioni nei pressi della giunzione nord-occidentale fra i fiumi Tigri e Eufrate e il confine orientale della città di Uruk. Una corruzione dilagante Verso il 2350 a.e.v. la città era oppressa da un sistema corruttivo esteso e asfissiante controllato dall'elite burocratica e sacerdotale del Regno. Il popolo, in gran parte agricoltori e pastori subiva profonde vessazioni da questo sistema gestito da questa elite burocratica-religiosa, l'unica che sapeva leggere e scrivere. Questa casta era l'unica in grado di amministrare le attività ...
Il “professor” Mussolini
Storia

Il “professor” Mussolini

Novembre 1907. Una folla di maestri elementari si accalca presso i locali dell'Università Regia di Bologna per sostenere gli esami per l'abilitazione all'insegnamento delle lingue straniere nelle scuole secondarie. Tra di essi c'è il ventiquattrenne Benito Amilcare Andrea Mussolini. Aspira a poter insegnare tedesco e francese nei licei e più in generale negli istituti superiori. La prima prova è un elaborato d'italiano il cui titolo è: “Il perder tempo a chi più sa, più spiace, disse Dante. Con quanta ragione lo disse?” Con la sua grafia minuta il futuro Duce del Fascismo, ma ancora socialista rivoluzionario, verga il seguente testo: La massima del sommo poeta non può essere intesa nel senso della morale utilitaristica inglese. Un popolo di mercanti e di trafficatori considera l’i...
Il cuoco più grande del Medioevo
Medioevo, Storia

Il cuoco più grande del Medioevo

Storia ed alimentazione rivestono un ruolo fondamentale per comprendere appieno un'epoca, anche vasta e disomogenea come quella che definiamo Medioevo. In un post precedente (I ricettari del Medioevo) abbiamo affrontato sia pure sommariamente i tentativi di codifica della cucina del Basso Medioevo, attraverso la formulazione dei primi ricettari. Il più grande cuoco del Medioevo In questo articolo ci intratterremo sulla figura del più importante cuoco di questo periodo che svolgerà una radicale opera di modernizzazione e innovazione della cucina tardo medievale. Il suo nome è Martino de' Rossi o Martino de Rubeis, detto Maestro Martino (Torre, verso il 1430 – Milano o Roma, fine del XV secolo). La sua opera "Libro de arte coqui...
I ricettari del  Medioevo
Alimenti e Filiera Produttiva, Medioevo

I ricettari del Medioevo

Non era raro (prima della pandemia che ha colpito l'Italia e il mondo intero) imbattersi in ristoranti che proponevano improbabili menù medievali o sagre paesane con annessi immancabili banchetti dedicati alla cucina dell'età di mezzo. I primi manoscritti contenenti ricettari di cucina appaiono soltanto nel Basso Medioevo tra il 1300 e il 1500. I primi ricettari La cucina che questi antesignani dei moderni ricettari propongono non ha basi localistiche bensì rappresenta o per meglio dire vorrebbe rappresentare un gusto nazionale e perfino europeo del cibo. Andare oltre i canoni della cucina territoriale (che ai giorni d'oggi spesso rappresenta un disvalore gastronomico) nel Medioevo era invece un obiettivo di prestigio. Ovviamente questa tendenza non esclude le "diversità ...
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