lunedì, Settembre 23

Storia

Le foreste nel Medioevo
Medioevo, Storia

Le foreste nel Medioevo

Durante l'epoca augustea si stima che la popolazione europea ammontasse a circa 25 milioni di abitanti. Durante l'era carolingia (IX) secolo secondo stime attendibili non si superavano i 10-12 milioni di individui. Questo crollo demografico aveva, se possibile, ampliato a dismisura gli spazi ricoperti da foreste e boschi. Un continente di foreste Il territorio europeo è così pieno di selve e foreste da entrare nell'immaginario collettivo di tutte le popolazioni. I paesaggi sono dominati dall'aspetto arboreo ed i luoghi abitati, nell'Alto Medioevo, sono caratterizzati da piccoli villaggi circondati da poca terra fertile e poi da distese di terre ove non passa l’aratro. Questi villaggi sono separati da enormi foreste di alberi d'alto fusto. Le foreste sono talmente estese e fi...
Nascere nel Medioevo
Medioevo, Storia

Nascere nel Medioevo

Non ci stancheremo mai di ripetere che i dieci secoli che convenzionalmente indichiamo come Medioevo si riferiscono a società, organizzazioni statali e condizioni socio-economiche, culturali e tecnico scientifiche profondamente diverse le une dalle altre. Questa premessa è doverosa quando si affrontano temi per così dire "generali" e quindi soggetti a profonde evoluzioni nel corso della lunga Età di Mezzo. La mortalità infantile Per rimanere quindi all'argomento di questo articolo, nascere nell'Alto Medioevo era un fatto drammaticamente incerto e pericoloso. La mortalità infantile era spaventosa e se si sopravviveva al parto, le possibilità di morire nei primissimi anni di vita era altissima. Secondo alcuni storici almeno un bambino su tre moriva prima dei cinque anni di vita. Quest...
L’ultima estate del fascismo
Storia

L’ultima estate del fascismo

L'estate del 1943 è l'ultima del regime prima del collasso militare e politico causato dall'andamento della guerra. In questo articolo però tratteremo soprattutto della situazione e degli avvenimenti del cosiddetto "fronte interno" e soltanto molto marginalmente accenneremo ai fatti militari dell'ultima estate dell'Italia fascista. La guerra è ormai prossima a lambire direttamente il territorio italiano. I bombardamenti contro le città, se possibile, si fanno sempre più devastanti. L'11 giugno la piazzaforte di Pantellaria, da giorni sottoposta a durissimi bombardamenti, si arrende alle forze alleate. La resa dell'ammiraglio Pavesi che comanda la difesa, dopo pochi giorni di incursioni, stride terribilmente se paragonata alla lunga ed invitta resistenza di Malta. Gli ital...
Archeologia, Storia

Ritrovato vicino Pompei un carro nuziale quasi intatto

Il parco archeologico della città sepolta di Pompei, ha annunciato il ritrovamento di un carro nuziale quasi intatto, risalente all'epoca romana, definendola una scoperta senza precedenti. Gli archeologi hanno ritrovato il carro nuziale nel portico delle scuderie dove, nel 2018, sono stati portati alla luce i resti di tre cavalli. Nel 79 d.C., il Vesuvio ricoprì Pompei seppellendola sotto la lava bollente e uccidendo tra le 2.000 e le 15.000 persone. "Il team di archeologi ha ritrovato un grande carro nuziale quasi intatto. Questo è composto da quattro ruote, insieme ai suoi componenti in ferro, alle bellissime decorazioni in bronzo e stagno, ai resti di legno mineralizzato e alle impronte di materiali organici (dalle funi ai resti della decorazione floreale)", ha spiegato il parc...
Why not bomb Rome?
Storia

Why not bomb Rome?

Nel mese di maggio del 1942 sul giornale britannico Daily Mirror, a firma di Colin Bednall, esce un pezzo intitolato "Why not bomb Rome?". L'articolo si chiede provocatoriamente perché la capitale italiana è finora stata risparmiata dai bombardamenti alleati. La stampa italiana che per settimane ha esultato sulle "ardite incursioni su Londra" reagisce indignata, con commenti feroci e scomposti, dimostrando una singolare dicotomia nel valutare i bombardamenti sulle due capitali. Nonostante l'articolo in questione e la crescente pressione per non risparmiare la Città Eterna, il primo bombardamento di Roma avverrà soltanto il 19 luglio 1943 ad opera di bombardieri statunitensi guidati dal generale James Doolittle. Il primo bombardamento di Roma Doolittle era diventato famoso d...
Italia 1942: il trionfo del mercato nero
Storia

Italia 1942: il trionfo del mercato nero

Il terzo anno di guerra per l'Italia è l'anno della penuria generalizzata di tutti i generi alimentari di prima necessità, soprattutto nelle città. E' l'anno della fame, quella vera. Solo chi ha soldi può ancora salvarsi ricorrendo ad un sempre più fiorente mercato nero. In tutte le città ci sono centri di smistamento ben forniti a cui ci si può rivolgere, pagando profumatamente, per alleviare la carestia di generi di prima necessità e persino di "lusso". Ogni tanto sui giornali appaiono gli elenchi dei commercianti sorpresi a vendere sottobanco prodotti tesserati. La propaganda del regime è durissima: acquirenti e spacciatori sono additati al pubblico ludibrio come nemici della patria. Il mese di febbraio del 1942 è uno dei più difficili, gli orti di guerra per chi aveva la...
Il Testamento di Pietro il Grande
Pseudoscienze, fake news e alieni, Storia

Il Testamento di Pietro il Grande

Spesso i falsi storici hanno contribuito a fare la Storia, quella vera. Queste fake news ante litteram sono stati scritte e propalate per alimentare odi e nazionalismi e quasi sempre per mobilitare l'opinione pubblica di fronte a guerre ed aggressioni unilaterali. Di uno di questi falsi storici si servirà Napoleone Bonaparte, grande conoscitore della propaganda e della mistificazione per giustificare di fronte ai francesi l'invasione della Russia. Ma procediamo con ordine. I suoi rapporti con lo zar, almeno a partire dal 1807, erano stati cordialissimi. Firmata la pace di Tilsit, passati i colloqui di Erfurt, Napoleone si era ormai convinto di aver trovato in Alessandro un amico sincero e il più affidabile alleato contro l’odiata Gran Bretagna. Poi le cose si erano progressiva...
L’economia veneziana agli inizi del XV secolo
Medioevo, Storia

L’economia veneziana agli inizi del XV secolo

Sono le ultime settimane del 1422 quando il Doge Tommaso Mocenigo farà un famoso ed appassionato discorso davanti ai componenti delle magistrature veneziane. La sua perorazione ha per tema il benessere e la prosperità della Repubblica durante il suo dogato. Sente le forze scemargli e sa che non vivrà ancora a lungo, morirà infatti il 4 aprile 1423, e Mocenigo nel rappresentare i successi del suo mandato si preoccupa di impedire l'elezione di Francesco Foscari, che lui considera un pericoloso guerrafondaio. In effetti l'economia veneziana nei primi venti anni del 1400 gode di una lusinghiera fase di crescita e prosperità. Il debito pubblico è stato ridotto da 10 a 6 milioni di ducati e lo Stato non ha difficoltà a pagare regolarmente gli interessi. Quello che possiamo definire...
L’amara estate del ’41
Storia

L’amara estate del ’41

L'estate del 1941 rappresenta l'apogeo delle vittorie tedesche, dall'Africa settentrionale, ai Balcani per finire all'invasione sovietica, le armate naziste sembrano invincibili. Per contro l'illusione italiana di poter condurre una "guerra parallela" a quella dell'alleato naufraga miseramente sotto il peso di ripetute sconfitte che costringono Hitler a soccorre l'esercito di Mussolini su quasi tutti i fronti dove opera da solo. Il primo giugno 1941 è anche il giorno in cui nasce la prima manifestazione di guerra partigiana. I tedeschi impiccano uno studente greco sull'acropoli perché sorpreso con le armi in pugno. Da allora la resistenza armata di civili e soldati sbandati si svilupperà dapprima in Yugoslavia, poi in Unione Sovietica e molto dopo anche in paesi occidentali come la Fr...
Maggio 1941: la fine dell’Impero
Storia

Maggio 1941: la fine dell’Impero

Il "maggio radioso" come la retorica della propaganda fascista battezzerà questo mese, si apre dopo un anno di disfatte militari delle forze armate italiane catapultate in guerra, senza alcuna preparazione e con una drammatica insufficienza di ogni tipo di equipaggiamento, dalle forniture belliche al vestiario. Grazie all'intervento tedesco le sorti dei fronti africano, greco e balcanico si stavano raddrizzando. Le cose continuavano ad andare molto male in Etiopia dove le truppe italiane erano ormai assediate sui contrafforti dell'Amba Alagi. Nonostante il rigoroso bavaglio messo ad una stampa conformista ed allineata, ormai anche l'uomo della strada intuiva che la guerra, quella vera, era tutt'altra cosa da quello che emergeva dai giornali. A vincere erano sempre i tedeschi e qu...
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