lunedì, Settembre 23

Storia

Gli antefatti della Terza Guerra di Indipendenza
Storia

Gli antefatti della Terza Guerra di Indipendenza

Intorno alla metà del Diciannovesimo secolo il grande impero multietnico austro-ungarico che si estendeva dal Mar Baltico all'Adriatico si trovava minacciato dalle aspirazioni irredentiste a nord del piccolo e bellicoso stato prussiano ed a sud, dal Piemonte che rivendicava lembi non marginali del territorio italiano sotto dominazione austriaca. Questa comunanza di interessi aveva spinto Cavour ad un cauto avvicinamento alla Prussia. Purtroppo l'improvvisa scomparsa del "grande tessitore" e la mancanza di una personalità di alto profilo che potesse raccogliere la sua eredità aveva impantanato la ricerca di una possibile alleanza. La Prussia era guidata da un'altra figura leggendaria dell'epoca, il cancelliere Otto von Bismarck, statista cinico, astuto e spregiudicato stav...
Il rapporto  tra  Stato  e Chiesa all’indomani dell’unità d’Italia
Storia

Il rapporto tra Stato e Chiesa all’indomani dell’unità d’Italia

Molto prima che i bersaglieri assaltassero Porta Pia nel 1870, la relazione tra lo Stato e la Chiesa cattolica, all'indomani della proclamazione del Regno d'Italia si era fatta incandescente. Tutto era iniziato con le leggi Siccardi numero 1013 del 9 aprile 1850 e numero 1037 del 5 giugno 1850: esse abolirono i privilegi goduti fino ad allora dal clero cattolico, allineando la legislazione piemontese a quella di altri stati europei. Il promotore di queste leggi, presentate con l'avallo del Re, era il Ministro della Giustizia e degli Affari religiosi, Domenico Siccardi, all'epoca quarantottenne. Siccardi aveva tentato di negoziare per tutto il 1849 una modifica del Concordato che regolava i rapporti tra il Regno di Sardegna e la Chiesa Cattolica, ma l'intransigenza di qu...
I servizi  segreti  nell’antica Cina
Storia

I servizi segreti nell’antica Cina

L'utilizzo di spie, agenti segreti e tecniche di disinformazione furono ampiamente utilizzate nella Cina pre unitaria. D'altra parte già nel VI secolo a.e.v. nel celeberrimo "Arte della Guerra" attribuito a Sun Tzu c'è un intero capitolo, il XIII ed ultimo, dedicato alla guerra condotta con lo spionaggio. Lo stratega esortava a non essere avari di ricompense nei confronti delle spie, essendo troppo importante la conoscenza della situazione del nemico come condizione essenziale per conseguire la vittoria. I più grandi utilizzatori dell'arte dell'inganno furono senz’altro i servizi segreti dello stato di Qin, il regno più militarizzato dell’epoca e quello destinato a prevalere soggiogando uno per volta i regni rivali. Un esempio dell'importanza che il regno di Qin attribuiva...
Perché poche centinaia di europei ebbero la meglio sui nativi americani
Storia

Perché poche centinaia di europei ebbero la meglio sui nativi americani

Il più drammatico scontro tra i popoli è probabilmente quello che interessò il Vecchio ed il Nuovo Mondo nel XVI secolo. Ancora oggi può risultare incredibile come la piccola spedizione di Pizarro, circa 200 uomini, di cui solo 37 a cavallo, ebbe la meglio a Cajamarca, il 15 novembre 1532, sui 30.000 uomini che componevano l'esercito Inca dell'imperatore Atahualpa. Lo stesso si può dire dell'espansione europea nel Nord America dove poche centinaia di coloni ebbero la meglio su decine di migliaia di nativi, sterminandoli senza pietà. Le ragioni di questo esito, soltanto apparentemente improbabile, vanno ricercate, prima ancora che negli aspetti militari, nella diversa evoluzione storica di queste popolazioni. La prima differenza tra le civiltà americane e quelle europee era st...
Dante, il politico
Medioevo

Dante, il politico

La Firenze del XIV secolo era governata da un "regime di popolo", ovvero il potere decisionale era in mano a gran parte della popolazione produttiva del Comune. Il vertice del potere era in mano a sei Priori delle Arti, espressioni del mondo imprenditoriale e artigiano della città. Un ruolo essenziale era svolto dal Gonfaloniere di giustizia, incaricato di far rispettare gli Ordinamenti di Giustizia ed assicurare l'emarginazione dalla politica e la difesa del popolo dalla violenza dei nobili o magnati, come comunemente venivano chiamati. I Priori restavano in carica soltanto due mesi per evitare qualsiasi tentazione di consolidamento personale o familiare del potere. Sotto questo vertice politico c'erano almeno altri cinque organi politici (il Consiglio dei Cento, i Consigli spe...
La nascita  di Dante
Medioevo, Storia

La nascita di Dante

La vita di Dante Alighieri il poeta più importante della storia italiana è incredibilmente piena di zone d'ombra, se non proprio oscure, questo nonostante il nostro fosse un personaggio diventato famoso già nel corso della sua vita. La sua data di nascita ci viene rivelata dal Boccaccio, uno dei primi ad occuparsi della biografia di Dante. Nel suo Trattatello in laude di Dante, colloca la nascita dell'Alighieri nel 1265. Questa data Boccaccio la ricava dalla testimonianza di un amico e servitore del poeta, quando lui, nell'ultima parte della sua vita, era in esilio a Ravenna. Ser Piero, questo il nome del prezioso testimone, afferma che Dante, quando era già sul letto di morte, gli aveva confidato che a maggio di quell'anno, avrebbe compiuto 56 anni. Dante morì il 14 settembre d...
Congiura contro Alessandro Magno
Storia

Congiura contro Alessandro Magno

Alessandro Magno, il conquistatore macedone iniziò nel 334 a.e.v l'invasione dell'Impero Persiano, in quella spedizione che rappresentava la rivincita del mondo greco sul nemico secolare. Alla testa di un'armata formata da contingenti macedoni e di tutte le città-stato greche, Alessandro mentre di vittoria in vittoria penetrava nell'estremo oriente, concepì l'idea di assimilare le due culture che si erano contrapposte militarmente per decenni. Si apriva la cosiddetta stagione dell'ellenismo che però non piaceva a tutti i suoi generali. A queste diversità di vedute si aggiungeva l'invidia che alcuni dei compagni d'armi del giovane sovrano macedone provavano per la fama e la gloria che circondava Alessandra. Uno di questi era Filota, figlio di Parmenione, comandante del...
Lincoln e Garibaldi, un what if mancato della Storia
Storia

Lincoln e Garibaldi, un what if mancato della Storia

Dopo l'impresa dei Mille, Giuseppe Garibaldi eletto deputato a Napoli, l'8 aprile 1861 farà il suo esordio in Parlamento nel corso di una seduta infuocata, dove in camicia rossa e poncho, terrà un duro j'accuse al governo, per poi ritirarsi nell'amata isola di Caprera. Un certa storiografia ha cercato di dipingere l'auto esilio dell'Eroe dei Due Mondi, quasi come quello di un novello Cincinnato. Garibaldi curvo sul suo orto, intento soltanto ad occuparsi di agricoltura e della sua piccola tenuta. Le cose non stavano esattamente così. Caprera era un crocevia frequentatissimo di fedelissimi garibaldini, rivoluzionari di mezza Europa ed uomini politici insospettabili. Ed in questo contesto che si sviluppa una pagina di storia poco conosciuta all'interno dell'epopea garibaldina. Il 1...
La fine dei Borbone
Storia

La fine dei Borbone

Quando il 26 ottobre 1860 nei  pressi di Teano, Giuseppe  Garibaldi consegnava il  Regno delle Due  Sicilie a Vittorio Emanuele, lo stato borbonico aveva ancora  dei  focolai di resistenza. In particolare  i borbonici resistevano ancora nelle fortezze  di Messina, di Civitella e soprattutto di Gaeta, dove si era rifugiata la giovane coppia reale Francesco II di Borbone e Maria Sofia di Baviera. I due giovani reali, lui ventiquattrenne e lei appena ventenne, illuminarono con il loro comportamento  il tramonto della dinastia che aveva regnato nell’Italia  meridionale per un secolo. In particolare la giovanissima regina fu l’anima della resistenza di Gaeta, diventando in breve  molto popolare tra i so...
Le tensioni sociali durante la pandemia di Peste Nera del ‘300
Medioevo

Le tensioni sociali durante la pandemia di Peste Nera del ‘300

Sono di questi giorni le proteste sociali che divampano in mezza Europa, Italia compresa, contro le restrizioni imposte dai governi per contenere la trasmissione del contagio da SARS-Cov-2. Niente di nuovo sotto il sole. Durante la pandemia di Peste Nera del 1346-48, nonostante la devastante letalità di questa malattia che letteralmente spopolò l'Europa, non mancarono tensioni sociali e proteste nelle popolazioni. In molti casi i malati diventarono "nemici", quasi al pari della peste, di quella parte sana della popolazione che si sentiva colpita duramente nelle condizioni di vita dagli effetti dell'epidemia. La ferocia della malattia fece saltare anche le forme più basilari di solidarietà, scrive nel 1348 un testimone di Avignone: "I parenti [malati] erano curati non diversamente dai ca...
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