domenica, Settembre 22

Storia

Religione e peste del Trecento
Medioevo

Religione e peste del Trecento

Lo scatenarsi della pandemia di peste nel 1346-48 con la sua altissima virulenza, che in Europa ebbe il suo epicentro in Germania ed in Italia, sconvolse la vita economica, sociale e persino quella interiore delle popolazioni. Si fece strada quindi la convinzione, alimentata da una Chiesa sbigottita ed impotente, che la pandemia fosse un segno profetico della collera divina contro gli innumerevoli peccati umani, un ammonimento giunto dal cielo per redimere, attraverso il calvario della sofferenza, i popoli della terra. L'incapacità di dare una risposta razionale ad una malattia orribile e altamente letale alimentò questa convinzione che per prosperare però aveva la necessità di individuare un "responsabile" della collera divina. Ebrei, streghe, vagabondi, zingari e prostitu...
La battaglia di Dienbienphu – seconda ed ultima parte
Storia

La battaglia di Dienbienphu – seconda ed ultima parte

La situazione della piazzaforte francese sotto il comando di Christian de Castries si fece drammatica quando Giap contravvenendo agli schemi dell'epoca collocò gli obici sui versanti anteriori delle montagne che circondavano Dienbienphu, così che i fusti guardavano dall’alto in basso le postazioni di de Castries, a una gittata sufficiente per raggiungerne la maggior parte. Nonostante l'esposizione sul versante visibile delle montagne l'artiglieria di Giap era però quasi invulnerabile perché i cannoni erano custoditi dentro grotte profonde e venivano trascinati all'aperto soltanto quando dovevano fare fuoco. Alla metà di febbraio, nonostante ancora non si fosse registrato alcun attacco Vietminh, il bombardamento dell'artiglieria di Giap mise fuori combattimento il 10% delle forze franc...
La civiltà sumerica
Storia

La civiltà sumerica

Tra i fiumi Tigri e Eufrate, a partire dal iv millennio, si diffusero una serie di città-Stato di cui le più importanti erano quelle presenti nell’area meridionale della Mesopotamia, grosso modo nell'area dell'attuale Iraq. Queste città erano abitate da un etnia che prese il nome di Sumeri, termine che può tradursi come "popolo dalla testa nera". In realtà pare che la definizione del termine Sumeri fu attribuita loro da coloro che li sconfissero, subentrando nel controllo del territorio, gli accadici. La civiltà sumerica fu la prima ad inventare la scrittura con caratteri cuneiformi e quindi a redigere delle cronache, alcune delle quali giunte fino a noi. Alla civiltà sumerica dobbiamo anche alcune importanti innovazioni: la suddivisione del tempo in sessagesimali, la ruota, l’a...
La battaglia di Dienbienphu – prima parte
Storia, Storia Contemporanea

La battaglia di Dienbienphu – prima parte

Nella guerra d'Indocina i francesi compirono numerosi errori di valutazione che indirizzarono l'esito della guerra, forse il più grave di tutto fu quello che sfocerà nella battaglia di Dienbienphu. Siamo nel novembre del 1953 ed il Comitato di Difesa degli interessi nazionali della Francia concluse che l’obiettivo strategico era «costringere il nemico a riconoscere l’impossibilità di ottenere un risultato militare decisivo». I politici trasmisero l'ordine al comandante in capo delle forze francesi in Vietnam, il generale Henri Navarre di non tentare niente di ambizioso senza previa autorizzazione. Il 2 novembre, tuttavia, il generale aveva stabilito di rioccupare in forze un vecchio campo a Dienbienphu, duecentottanta chilometri a ovest di Hanoi e non lontano dal confine con...
Il concetto di nobiltà nella Firenze di Dante
Medioevo

Il concetto di nobiltà nella Firenze di Dante

https://www.youtube.com/watch?v=xGGJVsdZDcc&ab_channel=MarcoAugusti Contrariamente a quanto accadeva nel resto d'Europa dove un sovrano poteva delimitare giuridicamente il concetto di nobiltà nell'Italia del XIV secolo le cose erano un po' più complicate. Essere nobili nell'Italia dei Comuni non dipendeva da un titolo giuridico ma, piuttosto dall'antichità della famiglia e dalla posizione di potere e rispetto goduta nella città. I nobili o meglio i gentili uomini come più comunemente venivano chiamati (da gens parola che in latino riconduce al concetto di famiglia) dovevano essere ricchi. A niente valeva avere antenati illustri se lo stato attuale della famiglia fosse stato modesto od addirittura miserevole. In quanto alla profondità della catena genealogica bastava aver...
La battaglia di Campaldino
Medioevo

La battaglia di Campaldino

E' sabato 11 giugno 1289 quando l'esercito guelfo, composto in larga misura da fiorentini, risalendo il Casentino si ferma nei pressi del castello di Poppi. Ha impiegato nove giorni per percorrere su strade impervie e montuose circa 50 chilometri e fermarsi a metà strada con Arezzo, in una pianura chiamata allora Campaldino. Era il luogo adatto dove schierare e manovrare la cavalleria e naturalmente il nemico, i ghibellini aretini, sapendolo bene, sbarravano il fondovalle, nei pressi di una chiesetta chiamata Cartomondo, pronti ad affrontare l'invasore. Come era costume per un "governo del popolo", l'esercito fiorentino non aveva un Comandante unico. Le decisioni erano prese da dodici Capitani di Guerra in rappresentanza dei sei sesti (quartieri) nei quali era divisa la città,...
I contadini vietnamiti negli anni Cinquanta
Storia

I contadini vietnamiti negli anni Cinquanta

Verso la fine del 1951 appariva agli osservatori più avveduti ormai evidente che la Francia stesse perdendo la guerra colonialista d'Indocina. Il comandante in capo delle forze francesi in Vietnam, il generale e Maresciallo di Francia Jean-Marie de Lattre de Tassigny, prima che un tumore lo stroncasse nel gennaio del 1952, intraprese un'importante missione diplomatica negli Stati Uniti, che riuscì nell'intento di ottenere un appoggio straordinario da parte dell'amministrazione statunitense. Alla fine del 1953, gli americani sostenevano l’ottanta per cento del costo della guerra, un miliardo di dollari l’anno. Nonostante questo i francesi stavano perdendo la guerra. Uno dei motivi dell'imminente sconfitta va ricercata nell'incomprensione della realtà contadina vietnamita, che costitu...
L’invasione persiana del 481 a.C.
Storia

L’invasione persiana del 481 a.C.

Dopo la batosta subita nel 490 a.e.v. i persiani tornarono alla carica nel 481 guidati dal figlio del defunto Dario, Serse. Gli spartani furono informati per tempo dell'imminente invasione grazie ai servigi di una spia. Si trattava di un esule spartano costretto per sfuggire a degli intrighi politici a chiedere asilo alla corte imperiale di Susa. Demarato questo è il suo nome, appreso dei piani di Serse, decise di avvertire la sua patria e non potendo lasciare Susa escogitò un sistema di crittografia, per l'epoca alquanto ingegnoso. Secondo Erodoto scrisse di suo pugno un messaggio di avvertimento su una di quelle tavolette di legno ricoperte di cera che gli antichi usavano solitamente incidere per prendere “appunti” da trascrivere poi su un supporto definitivo. Tuttavia, p...
I medici medievali e la Morte Nera
Medioevo

I medici medievali e la Morte Nera

Quando la spaventosa epidemia di peste, chiamata successivamente la Grande Morte oppure la Morte Nera, colpì l'Europa a partire dal 1346, rivelò ben presto l'impotenza della medicina medioevale. La "scienza" medica si basava essenzialmente sugli insegnamenti dell'antico medico greco Ippocrate, del medico islamico Avicenna e del medico romano Galeno. Dei tre, Avicenna era quello più recente essendo morto circa tre secoli prima, nel 1037. I medici potevano essere divisi, grossolanamente, in quattro gruppi principali. Il primo gruppo era composto da medici che erano in possesso di titoli universitari e conoscevano la teoria medica ma raramente si prendevano cura dei malati. Poi c'erano i chirurghi che avevano una buona esperienza clinica ma erano quasi del tutto sprovvisti ...
JFK: l’attentato
Storia

JFK: l’attentato

Il tour texano di John F. Kennedy era iniziato bene. A San Antonio e Houston, il 21 novembre 1963, l'accoglienza era stata molto calorosa. Il programma del 22 novembre prevedeva un breve discorso a Fort Worth e poi tappa a Dallas, dove avrebbe tenuto un discorso all'ora di pranzo ed una cena per la raccolta fondi con il suo Vice Presidente Johnson. Dallas era una città ad alto rischio per Kennedy e gli apparati di sicurezza deputati alla sua protezione ne erano ben consapevoli. La città texana era stata sede del Ku Klux Klan ed era ancora il centro operativo della John Brich Society un'organizzazione di estrema destra. Durante la campagna elettorale del 1960 persino il moderato Johnson e sua moglie erano stati malmenati durante un comizio e molti pastori predicavano contro ...
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