venerdì, Settembre 20

Storia

La spina  dorsale  della guerra lampo tedesca
Storia

La spina dorsale della guerra lampo tedesca

https://www.youtube.com/watch?v=eHIXdd920wY Contrariamente a quanto si pensi non furono i carri armati o gli aerei a costituire la spina dorsale della Blitzkrieg tedesca, bensi' un semicingolato il Sd.Kfz. 251, che aveva il compito delicato ed essenziale di trasportare velocemente la fanteria sulla linea del fronte dopo che l'urto frontale dei carri aveva prodotto lo sfondamento, tutto in tempi rapidi ed evitando la creazione di pericolose sacche di vuoto tra la punta avanzata dei Panzer e i reparti di fanteria tedeschi. Ed a questa esigenza si ispirarono i progettisti quando su incarico dell'esercito tedesco, nella fase di riarmo della Germania, studiarono mezzi in grado di operare in congiunzione con i carri armati. In base a diverse considerazioni fu deciso di utilizzare veicoli semici...
Le star di Hollywood vanno in guerra
Storia, Storia del Cinema

Le star di Hollywood vanno in guerra

Dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti, successiva al proditorio attacco giapponese a Pearl Harbour, e il massiccio dispiegamento di truppe in Europa e nel fronte del Pacifico, sia il Governo americano che la stessa industria cinematografica indussero molte stelle di Hollywood ad impegnarsi attivamente nel sostegno del morale dei soldati americani impegnati nel conflitto.Alcuni divi addirittura si arruolarono inducendo cosi, con il loro esempio, un vero e proprio processo di emulazione tra i loro fan. Quando James Stewart si arruolò chiedendo di essere richiamato in servizio attivo in Marina, scoprì casualmente che il suo principale Louis B. Mayer stava brigando dietro le quinte per farlo riformare per paura di perdere la sua gallina dalle uova d'oro. Molti nomi di prestigio presero pa...
Martin Bormann, l’anima nera del Reich
Storia

Martin Bormann, l’anima nera del Reich

La morte di Martin Bormann è avvolta nel mistero, come per altro quella di numerosi gerarchi nazisti. Quello che sappiamo con assoluta certezza è che il segretario personale di Hitler e negli ultimi due anni, il vero e proprio n. 2 del regime, non avesse alcuna intenzione di condividere la convinzione di Goebbels "Quando usciremo di scena il mondo tremerà" che seguirà nel suicidio il suo Fuhrer. Bormann che pure ha dedicato la sua vita al servizio di Hitler non intende affatto morire e tra il 1 e il 2 maggio 1945 si allontana dal Führerbunker insieme al dottore delle SS Ludwig Stumpfegger e al capo della gioventù hitleriana, Artur Axmann. L'ultimo uomo che sostiene di averlo visto è l'autista di Hitler Erich Kempka, che sostenne di aver visto Bormann colpito a morte dall'esplosione di un c...
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La Maschinenpistole MP 18 ed MP 28

https://www.youtube.com/watch?v=7Z7O8SZhdgw&vl=de Il primo mitra in assoluto fu la pistola mitragliatrice Villar Perosa denominazione tecnica Fiat Mod.1915 ma i canoni fondamentali delle moderne armi automatiche individuali sono da ricercare nella maschinenpistole MP 18 progettata e prodotta dal celebre Hugo Schmesseir. Queste pistole mitragliatrici ebbero la loro genesi nella necessità di dotare i Battaglioni d'Assalto tedeschi di una maggiore potenza di fuoco contro i nidi delle mitragliatrici nemiche collocate in trincee a volte distanti non più di 100 metri dalla linea d'attacco. Il progetto a bassa priorità venne impostato nel 1916 e soltanto agli inizi del 1918 i primi esemplari furono consegnati all'Esercito tedesco. Il modello MP 18 era un'arma semplice che utilizzava la forz...
L’operazione Torch
Storia

L’operazione Torch

Già dalla fine del 1941 e con maggiore insistenza nel corso del 1942, la Russia di Stalin chiedeva insistentemente l'apertura di un secondo fronte per allentare la pressione delle armate hitleriane in territorio sovietico. Finalmente, sia pure scegliendo un obiettivo minore, Churchill e Roosevelt informarono Stalin della progettazione di uno sbarco in Marocco e Algeria, che venne denominato Operazione Torch (Torcia). I russi non mancarono di protestare, per loro, questo sbarco nell'Africa Settentrionale era un diversivo insufficiente e certamente non l'apertura del vero e auspicato secondo fronte. Gli alleati cercarono di indorare la pillola e assicurarono a Stalin che la conquista dell'Africa settentrionale avrebbe costituito la piattaforma ideale per quello che Churchill definiva l'attac...
Tattiche e struttura delle armate rivoluzionarie francesi
Storia

Tattiche e struttura delle armate rivoluzionarie francesi

Le armate rivoluzionarie francesi che si opposero alla prima coalizione ovvero l'alleanza formatasi nel 1792 e continuata fino al 1797 tra la maggior parte delle Monarchie europee dell'Ancien Régime contro la Francia rivoluzionaria erano un miscuglio, mal congegnato di vecchi reparti dell'esercito regolare pre-rivoluzionario, semplici reparti di volontari spesso male armati ed equipaggiati ed armate federate. Ufficialmente si riteneva che le armate francesi dovessero comportarsi dal punto di vista della disciplina e dell'organizzazione di combattimento secondo il Regolamento Tattico entrato ufficialmente in vigore nel 1791. Quel regolamento che metteva a frutto le esperienze ed i convincimenti tattici di almeno dieci anni,  prevedeva una combinazione tra lo schieramento lineare e quello a ...
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I cannoni mobili su rotaia britannici

La storia dei cannoni mobili da 343mm britannici nasce nel 1916 quando viene deciso di installare bocche da fuoco navali da 356 mm su degli speciali affusti su rotaia allo scopo di dotare il corpo di spedizione britannico in Francia di cannoni a lunga gittata e di grande potenza similarmente a quanto sviluppato dall'alleato francese. Il cannone navale da 356 mm faceva parte di uno stock che doveva essere esportato in Giappone ed il primo esemplare fu montato sul suo affusto verso la fine del 1917 presso l'arsenale di Elsiwck. Ci volle però circa un anno perchè i primi due esemplari fossero spediti sul teatro di operazioni europeo dove fino alla fine della guerra fecero cose egregie. Nel 1919 i due cannoni tornarono in Gran Bretagna ed insieme ad altri due che erano appena s...
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Le forze in campo nella Campagna d’Italia di Napoleone

L'Armata d'Italia sotto il comando di Napoleone Bonaparte doveva affrontare sulla carta una coalizione austriaco-piemontese decisamente più consistente in fatto di uomini e cannoni. Il comandante in capo della coalizione anti francese era il settantaduenne generale Beaulieu, un ufficiale di buona esperienza ma che si trovava nella spiacevole condizione di non poter prendere alcuna iniziativa autonoma visto il ferreo controllo a cui lo sottoponeva il Consiglio Aulico, il Supremo Organo amministrativo e giudiziario del Sacro Romano Impero. Il suo comando comprendeva tre armate: 19.500 uomini sotto il suo diretto controllo, una metà dei quali disseminati in guarnigioni tra Alessandria e le zone limitrofe ed il resto agli ordini dei generali Pittoni e Vukassovich. La seconda armata era ...
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L’ultima difesa di Rommel

https://www.youtube.com/watch?v=ygvy-bdoP8c 29 ottobre 1942, cosi scrive alla moglie il generale Rommel. "La situazione è sempre molto seria. Quando riceverai questa lettera il nostro destino sarà già segnato.Ci restano solo poche speranze. Trascorro le notti insonne perché il peso della responsabilità mi impedisce di dormire. Sono mortalmente stanco". La situazione per le forze dell'Asse in nord Africa è in effetti ormai disperata. Il 2 novembre il generale Montgomery, comandante delle forze inglesi del teatro lancia l'operazione Supercharge, 800 carri armati e 360 pezzi d'artiglieria sarebbero dovuti essere il colpo di maglio che avrebbe frantumato le linee italo-tedesche. Secondo gli ordini manoscritti di Monty, all'alba l'attacco inglese avrebbe dovuto occupare ...
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Il carro d’assalto Fiat 3000 Mod. 21

I carri armati fanno la loro comparsa durante la Grande Guerra, i primi esemplari erano grandi macchine blindate dotata di cingoli in grado di avanzare in diversi tipi di terreno e superare ostacoli come trincee larghe due metri. Al suo interno c'era spazio per 10 soldati che potevano guidarlo e utilizzare le mitragliatrici installate al suo esterno. Questi primi prototipi non ebbero grande successo anche per problemi legati ai tubi di scappamento, si dovrà aspettare quindi i nuovi modelli del 1917 per la definitiva affermazione del carro armato. Stranamente questa nuova arma di combattimento fu sviluppata solo da francesi e inglesi, mentre i tedeschi in genere molto attenti all'evoluzione dei sistemi d'arma, di fatto ignorarono il carro armato quasi fino al termine del primo conflitto mon...
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