giovedì, Settembre 19

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L’Italia violenta degli Anni Ottanta

Il periodo che va dal 1980 al 1993 è stato uno dei più violenti e drammatici della storia repubblicana. L'Italia era senza ombra di dubbio uno dei paesi più pericolosi del mondo. La guerra delle organizzazioni criminali mafia, camorra e drangheta soprattutto nel mezzogiorno del paese provocò in quegli anni una vera mattanza. Secondo stime attendibili in quel periodo solo a Palermo ci furono qualcosa come 1.000 morti, Catania 1.200, Agrigento 500, Caltanissetta 315, Trapani 200 ed altri 500 nelle restanti province siciliane. Nella sola provincia di Reggio Calabria tra il 1980 ed il 1993 si raggiunsero le 2.000 uccisioni, cifra eguagliata nello stesso periodo dalla sola città di Napoli. Per avere un'idea delle proporzioni la prima Guerra del Golfo aveva causato alla coalizione alleata circa ...
La cattura del Capo dei Capi
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La cattura del Capo dei Capi

https://www.youtube.com/watch?v=WAoLkVa4ksE Il 17 novembre 2017 moriva Salvatore Totò Riina, ex capo dei capi di Cosa Nostra. Era incarcerato in regime di 41 bis dal 1993, anno della sua cattura. In quel lontano anno di 27  anni fa Riina vive in un compound di villette in Via Bernini. Il capo dei capi non si accorge, forse per un malcelato delirio di onnipotenza, che la terra inizia a scottargli sotto i piedi. Vive in questa riservatissima villetta costruita dai costruttori fratelli Sansone, legati a doppio filo con il boss corleonese, e poi venduta ad una società amministrata da un prestanome insospettabile: l'ingegnere Giuseppe Montalbano, figlio di una delle figure storiche del Partito Comunista siciliano. Montalbano firma il contratto di locazione intestandolo ad un certo Bellomo e pa...
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Milano da bere

https://www.youtube.com/watch?v=pc_psMK9fvg Milano nella prima metà degli anni Ottanta è una città trasgressiva, dinamica, disinvolta, patria d'elezione dello yuppismo nostrano. Centro di potere del socialismo craxiano, governata dai sindaci Tognoli e Pillitteri, per l'appunto cognato del segretario socialista,  la città è più che mai "locomotiva" d'Italia, soprattutto grazie ad un sistema di potere tra politica ed affari che qualche anno dopo sarà parzialmente disvelato da Mani Pulite. E' insomma la "Milano da bere" immagine di una città caratterizzata dalla percezione di benessere diffuso, dal rampantismo arrivista e opulento dei ceti sociali emergenti e dall'immagine "alla moda". Questa definizione che ebbe un grande successo mediatico è derivata dallo spot di un noto amaro ideato nel ...
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1985: l’estate di fuoco di Palermo

Palermo in quegli anni è al centro di una guerra continua, la guerra di Cosa Nostra contro lo Stato, e la "guerra" tra clan mafiosi per il controllo di appalti, traffici illeciti e territorio. Si calcola che nel solo capoluogo siciliano risiedano più o meno indisturbati almeno 700 latitanti. Per questo la Squadra Mobile di Palermo ha costituito una speciale sezione con il compito di dare la caccia ed arrestare questo esercito di latitanti, la sezione "catturandi". La speciale sezione è guidata da due abili investigatori, il capo Ninni Cassarà ed il suo vice Giuseppe Montana e mette a segno numerosi colpi. La mafia degli anni Ottanta non tarda a reagire e lo fa con i metodi che conosce bene. La sera del 28 luglio 1985 mentre scende da un imbarcadero, si è appena concesso qualche giorno di ...
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La rapina del secolo

La sera di sabato 23 marzo 1984 un commando di quattro uomini armati e mascherati fa irruzione nella casa di una guardia giurata che lavora per la Brink's Securmark, una società che garantisce e custodisce i depositi valutari di istituti di credito e finanziari ed altre grosse imprese commerciali. La Brink's Securmark ha tra i suoi azionisti Michele Sindona. I quattro tengono in ostaggio moglie, suocera e figli della guardia giurata (un bandito si fermerà per sorvegliarli) mentre gli altri tre trascineranno la guardia giurata che aveva le chiavi, al caveau della banca, dove disarmeranno altri due agenti e senza sparare un colpo porteranno via denaro liquido, traveller's cheque, oro e preziosi per una cifra astronomica, che fu stimata intorno a 35-37 miliardi dell'epoca, qualcosa come oltre...
La nascita della televisione commerciale italiana.
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La nascita della televisione commerciale italiana.

https://www.youtube.com/watch?v=z9VhLKzJ0h4&t=58s Ottorino Barbuti era un ingegnere ed inventore nato nel 1924 in provincia di Parma, ma brianzolo d’adozione. Nel 1983 ha già brevettato numerose invenzioni nel campo della miniaturizzazione, dei transistor e dei sensori (è suo il sensore no-touch che permette l'apertura dei rubinetti senza utilizzare le mani). Uomo schivo e riservato ma con uno spiccato senso degli affari Barbuti inventerà anche il videocitofono. Quasi venti anni prima nel 1956 Barbuti aveva fondato l’Elettronica Monzese iniziando a produrre in modo quasi artigianale televisori in bianco e nero. Nel 1957 iniziò la costruzione di piccoli ripetitori per migliorare la ricezione dei canali Rai. Barbuti non si ferma qui, agli inizi degli anni Ottanta sull'asfittico panoram...
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La scoperta della P2

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L’italiano che sfidò i colossi agroalimentari americani
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L’italiano che sfidò i colossi agroalimentari americani

E' il 10 dicembre 1979 ed il maltempo imperversa sui cieli della Romagna. Un aereo privato, un Learjet 25 marche I-AIFA, partito da Londra due ore prima e diretto a Forli, chiede di poter atterrare a Bologna ma l'aeroporto è chiuso per le pessime condizioni atmosferiche. I piloti contattano allora il piccolo aeroporto di Rimini ma questi non risponde, decidono allora di tentare l'atterraggio a Forli, durante la planata l'aero perde il controllo e si va a schiantare contro una palazzina di Via Rosselli, allineata con la pista d'atterraggio. Nel terribile schianto perdono la vita Libero Ricci (52 anni) e sua figlia Fiorella (21) che guardavano la televisione, i due piloti e l'uomo più ricco d'Italia, il settantunenne Serafino Ferruzzi. Al momento della sua morte aveva una liquidità stimata i...
Quella volta che la magistratura decapitò il vertice della Banca d’Italia
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Quella volta che la magistratura decapitò il vertice della Banca d’Italia

Più di una volta il nostro istituto di emissione si è trovato al centro di attacchi  scomposte, ma  probabilmente l'aggressione più violenta risale a molti anni fa. Marzo 1979, l'impero di Michele Sindona è in piena bancarotta. Una parte importante della DC, quella dominante per intenderci, è legata a doppio filo con questo faccendiere che aveva fatto molta strada da quando nel 1946 aveva aperto a Milano uno studio di consulenza tributaria. In molti si attivano per salvarlo dalla bancarotta, l'idea è quella di far intervenire direttamente lo Stato per gestire e finanziare un'operazione di salvataggio. Contro questa scellerata opzione si batte Ugo La Malfa, storico leader repubblicano che però viene stroncato da un ictus il 24 marzo del 1979. Lo stesso giorno per ordine dei procuratori di ...
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Francis Turatello e il mistero della carte di Moro

Gennaio 1979. Il mondo politico e affaristico è in fibrillazione. Lo spettro delle cosiddette "carte di Moro", le decine di lettere ed appunti che lo statista democristiano ha scritto nella "prigione del popolo" misteriosamente scomparse, turba il sonno di molti personaggi della Prima Repubblica. In una fredda giornata di quel mese il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa chiama un suo uomo di fiducia, il maresciallo Angelo Incandela, comandante delle guardie del supercarcere di Cuneo e gli da un appuntamento in un ristorante. Nel parcheggio del ristorante Dalla Chiesa si presenta con uno sconosciuto e chiede ad Incandela di recuperare un plico destinato al bandito Francis Turatello che non è riuscito ad entrarne in possesso perchè da poco trasferito al carcere di Pianosa. Dalla Chiesa ha ...
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