giovedì, Settembre 19

Catturate dagli astronomi le prime immagini della megacometa

Catturate dagli astronomi le prime immagini della megacometa che dovrebbe arrivare nel 2031. Gli astronomi hanno individuato la prima attività della cometa gigante situata oltre Saturno. Gli scienziati, che hanno la sede di ricerca in Nuova Zelanda, grazie al loro vantaggio del fuso orario sono riusciti per primi ad osservare l’enorme cometa.

Gli astronomi in Nuova Zelanda sono stati i primi a riuscire ad individuare il coma, ossia la zona di gas e polvere, che si sta cominciando a diffondere intorno alla cometa C/2014 UN271.

L’oggetto, noto anche con il nome Bernardinelli-Bernstein, potrebbe essere 1.000 volte più massiccio delle tipiche comete. Secondo gli astronomi questa potrebbe diventare, per le sue dimensioni, la cometa più massiccia mai individuata fino ad ora in tutta la storia registrata.

L’oggetto in questione è la C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein), L’immagine composita a colori è stata realizzata il 22 giugno del 2021 con il telescopio di 1 metro di Las Cumbres Observatory, a Sutherland, in Sudafrica. La nube diffusa è la chioma della cometa

Il team di ricerca, che monitora le immagini immortalate dall‘Osservatorio di Las Cumbres (LCO), ha subito diffuso i dati raccolti in tutto il mondo. Le immagini sono state raccolte da uno dei telescopi da 1 metro di LCO, ospitati presso l’Osservatorio Astronomico del Sud Africa.

Il membro del team LCO Michele Bannister, dell’Università di Canterbury, in Nuova Zelanda, ha dichiarato che: “Le altre persone stavano dormendo quando abbiano catturato le immagini. Inizialmente ho pensato che le immagini fossero un fallimento. Questo a causa della presenza dei satelliti che attraversano il campo visivo dei telescopi”.

Michele Bannister, continua affermando che: “La prima immagine, purtroppo, mostrava la cometa oscurata da una striscia di satellite. Ma le immagini successive fortunatamente sono risultate abbastanza nitide”.

L’immagine della cometa Bernardinelli-Bernstein

L’attenzione del ricercatore è stata attirata da un coma schiumoso che emergeva ad una distanza incredibile dal Sole. L’immagine di Bernardinelli-Bernstein, è stata immortalata quando la cometa era situata a circa 19 unità astronomiche (AU) dal Sole .

Un AU corrisponde alla distanza media presente tra la Terra ed il Sole, quindi a circa 150 milioni di chilometri. La distanza a cui è situata attualmente la cometa, corrisponde a circa il doppio della distanza orbitale di Saturno dal Sole. L’energia solare presente nel frangente immortalato dal telescopio è una minima frazione di ciò che arriva sulla Terra.

La cometa attualmente possiede molta massa a sua disposizione. I ricercatori hanno stimato che l’enorme nucleo di Bernardinelli-Bernstein, presenta un diametro di oltre 100 km. Questo è tre volte maggiore del nucleo della cometa Hale-Bopp, che è passata vicino alla Terra nel 1998.

La Hale-Bopp, prima di scoprire la Bernardinelli-Bernstein, era la cometa più grande mai vista prima. Purtroppo, per gli astronomi, la cometa Bernardinelli-Bernstein non si avvicinerà molto al nostro pianeta, di conseguenza non si potranno effettuare determinate osservazioni.

Il punto più vicino al Sole in cui si troverà Bernardinelli-Bernstein sarà oltre Saturno a gennaio del 2031. Gli astronomi hanno ancora un decennio per pianificare un approccio adeguato. I telescopi presenti su tutto il pianeta e nello spazio, insieme ai velivoli spaziali, saranno in grado di scrutare la cometa, così da apprendere più possibile le informazioni sulla sua composizione e la sua storia.

L’illustrazione mostra la lontana cometa Bernardinelli-Bernstein, così come potrebbe apparire nel sistema solare esterno. È stato stimato che la cometa Bernardinelli-Bernstein sia circa 1000 volte più massiccia di una tipica tipica. Questo la rende probabilmente la più grande cometa scoperta nei tempi moderni 

La cometa,che possiede un’orbita estremamente allungata, sta viaggiando verso il sistema solare interno. La cometa proviene dalla lontana nube di Oort, e ad oggi è la più distante per quanto riguarda il suo percorso.

Il progetto LOOK di LCO

Il progetto LOOK di LCO, che già effettua le osservazioni su diverse comete, continuerà ad osservare Bernardinelli-Bernstein. Questo potrà essere di grande aiuto per i ricercatori, visto che la sua rete di telescopi consente una “risposta rapida” entro 15 minuti ogni qual volta si verificano delle esplosioni. I telescopi LCO non saranno gli unici ad osservare.

Tim Lister, scienziato dello staff di LCO, a tal proposito ha spiegato che: “Ora sono presenti un gran numero di monitoraggi, come lo Zwicky Transient Facility e l’imminente Vera C. Rubin Observatory, che osservano determinate parti del cielo ogni notte”.

Tim Lister, conclude affermando che: “Questi sondaggi sono in grado di fornire degli avvisi, se una delle comete dovesse cambiare improvvisamente la sua luminosità. Se occorresse possiamo anche attivare i telescopi robotici di LCO, per ottenere dei dati più dettagliati. In questo modo possiamo avere una vista migliore verso la cometa che sta cambiando e nello stesso tempo avere il rilevamento che si sposta su altre aree del cielo”.

FONTE:

https://www.space.com/giant-comet-bernardinelli-bernstein-activity-beyond-saturn

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