Oggi, centouno anni fa, il 22 gennaio 1898, a Riga nasceva Sergej Michajlovič Ėjzenštejn regista, sceneggiatore, montatore, scrittore, produttore cinematografico e scenografo sovietico, ritenuto uno dei più importanti innovatori della Settima Arte soprattutto per l’uso innovativo del montaggio e la composizione formale dell’immagine.
Numerosi i suoi capolavori tra i quali Aleksandr Nevskij, Lampi sul Messico e Ottobre, ma nell’immaginario popolare è passato alla storia per aver diretto “La corazzata Potemkin” presentato il 21 dicembre 1925 al teatro Bol’šoj per i vertici del regime mentre la prima proiezione aperta al pubblico avvenne esattamente un anno dopo, il 21 gennaio 1926.
Si tratta di uno straordinario film di propaganda i cui fatti sono ambientati nel 1905 ed hanno per protagonisti i marinai della corazzata. Diviso in cinque atti, il grande regista sovietico realizza un film che sembra un cinegiornale intriso però di pathos partecipativo.
Ejzenštejn fu colpito da un attacco cardiaco e morì all’età di cinquant’anni.
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