Cheddar, curiosità e falsi miti sul formaggio più amato d’America

Cheddar, curiosità e falsi miti sul formaggio più amato d’America. Questo alimento, nei paesi anglosassoni, lo utilizzano in moltissime ricette, dalla pasta alla pizza, dalle patatine fritte agli intramontabili hamburger. Mentre, per quanto riguarda il nostro paese, lo cheddar sta prendendo sempre più piede tra gli alimenti ricercati tra gli scaffali.

Lo cheddar è un formaggio di antichissime origini, ricco di sapore, di storia e di curiosità, con una pasta dura e semidura a base di latte vaccino lavorato e stagionato in ambienti umidi e a temperatura costante.

Questo formaggio, che può essere più o meno dolce, è tra i protagonisti delle cucina americana. Tra le ricette più famose troviamo i macaroni & cheese, i pasticci al forno, gli hamburger e le patate fritte filanti. Lo cheddar però è in realtà un alimento inglese, che proviene dal villaggio di Cheddar, nel Somerset, da cui appunto prende il nome.

Il formaggio cheddar è generalmente di forma cilindrica, con un diametro di circa 40 centimetri e un peso che oscilla tra i quattro e i sessanta chilogrammi. Questo alimento si trova molto facilmente in commercio tutto l’anno e lo si può trovare in vari formati sottovuoto.

Il suo caratteristico colore arancione può variare in base a diversi fattori, tra cui il periodo di stagionatura, l’alimentazione delle mucche e il periodo dell’anno in cui viene prodotto, il tipo di lavorazione, che può essere industriale o artigianale.

Curiosità e falsi miti sullo cheddar

Ecco le curiosità e i falsi miti che accompagnano questo famoso alimento.

Il suo nome cheddar

Il suo nome cheddar, come detto prima, deriva da un piccolo paesino del Somerset, situato nel sud ovest dell’Inghilterra, il luogo in cui fu prodotto per la prima volta.

Quindi lo cheddar non è un formaggio americano ma inglese. La leggenda racconta che nel lontano 1100, a Cheddar, una lattaia lasciò un secchio di latte in una grotta molto umida e lì lo dimenticò per più di un giorno. Al suo ritorno trovò il latte indurito e ingiallito, il “primo” vero formaggio cheddar della storia.

Lo cheddar, a partire dal XII secolo in Inghilterra, non si è più smesso di produrlo divenendo così il formaggio britannico più esportato nel mondo, in particolare in Australia, Canada e, ovviamente negli Stati Uniti.

Il colore arancione

La versione naturale dello cheddar è di un colore che varia dal bianco al giallo, sfumature molto meno accese del colore arancione che lo contraddistingue in tutto il mondo.

Per quale motivo lo cheddar è arancione? Per poterlo sapere bisogna tornare indietro nel tempo, più precisamente all’ottocento, periodo in cui gli allevatori inglesi decisero di tingerlo con un colorante rosso naturale estratto dai semi della pianta Bixa Orelliana, per uniformare la tonalità del formaggio, e caratterizzarlo e differenziarlo da altri prodotti caseari.

Il gusto dello cheddar

Il gusto dello cheddar cambia in base alla stagionatura. Infatti, lo cheddar è un formaggio che, in base alla durata della stagionatura, sarà caratterizzato da diverse sfumature di arancione e diverse intensità di sapore.

La stagionatura dello cheddar varia da un minimo di 6 mesi, che doneranno al formaggio un colore arancione chiaro dal sapore delicato e dalla consistenza quasi burrosa, per poi passare a 12 mesi che lo faranno divenire leggermente più duro, con un gusto più intenso e un colore leggermente dorato.

Lo cheddar viene stagionato anche fino a 20 mesi, facendolo divenire più duro e compatto, molto asciutto, con un retrogusto leggermente piccante.

Lo cheddar e la sua diffusione

La produzione dello cheddar, inizialmente, era rivolta ad un consumo locale, come accadeva per la maggior parte dei prodotti definiti “poveri”. Questo formaggio però, a partire dal XII secolo, è riuscito ad entrare nella corte dei reali inglesi, dove fu fortemente voluto da Enrico II e suo figlio il principe Giovanni e successivamente, nel XVII secolo, da re Carlo I che ne sdoganò l’uso durante i banchetti reali.

Le varietà dello cheddar

La produzione di cheddar veniva effettuata sia a livello artigianale che industriale, fu questa la ragione per cui attualmente ne troviamo differenti varietà, più o meno pregiate. Il West Country farmhouse Cheddar, a partire dal 2003, ha ottenuto il riconoscimento di prodotto Dop, riferito però ad un alimento non facilmente reperibile, lavorato completamente in modo artigianale a partire da latte intero, secondo una disciplina che ne limita la produzione al consorzio Cheddar Gorge Cheese Company, nelle sole contee del Somerset, Devon, Dorset e Cornovaglia.

Esiste anche una versione scozzese prodotta nell‘isola di Mull e cheddar con una produzione unicamente industriale made in Usa e Australia.

FONTE:

https://www.cookist.it/cheddar-il-formaggio-piu-amato-damerica-curiosita-e-falsi-miti/#:~:text=Dal%20sapore%20pi%C3%B9%20o%20meno,hamburger%20e%20patate%20fritte%20filanti.

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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