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Ci siamo! Scoperto il primo esopianeta extragalattico…(forse)

Il primo esopianeta fuori dalla nostra galassia, la Via Lattea, sarebbe stato scoperto dagli scienziati dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge e della Princeton University grazie alle osservazioni compiute con il telescopio Chandra X-ray Observatory della NASA.

Il pianeta si troverebbe nella galassia a spirale Messier 51 (M51), chiamata anche galassia ‘Whirlpool‘ a causa del suo caratteristico profilo. Questa galassia, una delle più interessanti e luminose di quelle osservabili, dista dalla Terra tra i 15 e i 37 milioni di anni luce ed è ampia dai 50.000 ai 100.000 anni luce. Gli scienziati hanno scoperto il primo esopianeta extra galattico mentre stavano osservando una stella binaria a raggi X  M51-ULS-1, formata da un buco nero o da una stella di neutroni e da una massiccia supergigante blu. Oltre all’eclissi generata dalla stella gigante, gli astronomi hanno rilevato delle mini-eclissi che sembrerebbero indicare la presenza nel sistema di un gigante gassoso delle dimensioni di Saturno.

La straordinarietà di questa scoperta sta nel fatto che degli oltre 5.000 esopianeti scoperti fino ad oggi, questo è il primo di cui si suppone la presenza in un’altra galassia. Tutti gli altri sono stati scoperti all’interno della Via Lattea, quasi tutti a meno di 3.000 anni luce dalla Terra.  Lo studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy stima che il pianeta abbia le dimensioni di Saturno, pur orbitando attorno alla propria stella a una distanza doppia rispetto a quella che intercorre tra il pianeta ad anelli e il nostro Sole.

La scoperta ha naturalmente bisogno di conferme prima di accertare definitivamente che questo oggetto sia davvero il primo esopianeta extra galattico. Julia Berndtsson della Princeton University, seconda firma dell’articolo ha infatti dichiarato: “Il corpo che abbiamo rilevato potrebbe in realtà anche dipendere da un ammasso di gas e polvere, si tratta di un’ipotesi poco probabile, ma dobbiamo comunque considerare tutte le possibilità finche’ non avremo la certezza della scoperta.”

Il pianeta individuato con il metodo del transito ha però un periodo di rivoluzione molto lungo. Per avere la conferma di questa eccezionale scoperta dovremmo dover aspettare il prossimo passaggio davanti alla sua stella, previsto fa circa 70 anni.

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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