Comete oscure insolite scoperte nel sistema solare. Gli astronomi hanno individuato sette nuovi esempi di un fenomeno cosmico noto come comete oscure. Le informazioni raccolte potrebbero aiutare gli scienziati a stabilire se questi corpi celesti abbiano contribuito a trasportare sulla Terra elementi vitali come l’acqua agli albori della storia del pianeta.
La scoperta raddoppia il numero noto di questi misteriosi oggetti celesti nel nostro sistema solare. Questi corpi assomigliano ad asteroidi ma sfrecciano nello spazio come le comete, sebbene non abbiano la “coda” per cui sono note le comete. La nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science, mostra anche che esistono due distinte popolazioni di questi oggetti.
La scoperta di altre comete oscure ha aiutato gli astronomi a comprendere che questi oggetti non sono così rari come si credeva in precedenza. L’autore principale dello studio Darryl Seligman, ricercatore post-dottorato in fisica e astronomia presso la Michigan State University, East Lansing ha spiegato che: “Uno dei motivi più importanti per cui studiamo piccoli corpi, come asteroidi e comete, è perché ci raccontano come il materiale viene trasportato nel sistema solare”.
Le comete oscure
Darryl Seligman ha spiegato che: “Le comete oscure sono una nuova classe di oggetti vicini alla Terra che potrebbero contenere acqua. Quindi sono una nuova potenziale fonte per la consegna di materiali sulla Terra che erano necessari per lo sviluppo della vita. Più possiamo imparare su di loro, meglio possiamo comprendere il loro ruolo nell’origine del nostro pianeta”.
Gli astronomi che studiavano quello che credevano essere un asteroide chiamato 2003 RM due decenni fa notarono che l’oggetto si era leggermente spostato rispetto all’orbita prevista. Il movimento non poteva essere spiegato con le accelerazioni tipiche degli asteroidi, come l’effetto Yarkovsky, in cui le rocce spaziali assorbono calore dal Sole e lo emettono sotto forma di radiazione infrarossa, che può causare una spinta minima per l’asteroide. 2003 RM, invece, si muoveva più come una cometa.
Il Sole fa sì che il materiale come il ghiaccio all’interno delle comete si trasformi direttamente in gas attraverso un processo chiamato sublimazione. Questa evaporazione fornisce alle comete una spinta. La spinta è evidente dalla coda che si vede scorrere dietro le comete, che è fatta del materiale in evaporazione.
Le comete oscure: dettagli
Davide Farnocchia, un ingegnere di navigazione presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA ha dichiarato che: “Ma per quanto ci provassimo, non siamo riusciti a trovare alcun segno della coda di una cometa. Sembrava un qualsiasi altro asteroide, solo un puntino di luce. Quindi, per un breve periodo, abbiamo avuto questo strano oggetto celeste che non siamo riusciti a comprendere appieno. Questo è un enigma che sfida il modo in cui abbiamo sempre classificato gli oggetti, sia come asteroidi che comete”.
Gli astronomi, successivamente nel 2017, hanno individuato ‘Oumuamua. È stato il primo oggetto osservato nel nostro sistema solare che ha avuto origine al di fuori di esso. Gli scienziati hanno osservato brevemente ‘Oumuamua con i telescopi prima che il visitatore interstellare completasse il suo rapido passaggio attraverso il nostro sistema solare. Il passaggio ha permesso di innescare una moltitudine di ipotesi sulla sua vera natura, tra cui la possibilità che potesse essere d’origine aliena.
Le osservazioni del telescopio hanno mostrato che ‘Oumuamua appariva come un singolo punto luminoso, simile ad un asteroide, ma la sua traiettoria cambiava come se stesse perdendo materiale, proprio come una cometa, rendendo difficile stabilire se si trattasse di uno dei due oggetti. Gli scienziati hanno soprannominato questa nuova classe di oggetti comete oscure. I ricercatori con la scoperta di altre sette comete oscure, sono stati in grado di individuare differenze tra le loro popolazioni.
Conclusioni
Le comete oscure che si trovano nel sistema solare interno si muovono in orbite quasi circolari attorno al Sole. Questi oggetti celesti sono minuscoli, raggiungono solo decine di metri di diametro, e potrebbero aver avuto origine dalla fascia principale degli asteroidi. Le comete oscure esterne, invece, potrebbero provenire dalle regioni esterne del nostro sistema solare. Queste hanno orbite di forma decisamente ovale e possono estendersi per centinaia di metri o più.
Una migliore comprensione delle comete oscure potrebbe far luce sulla possibilità che questi oggetti abbiano contribuito all’evoluzione primordiale della Terra, scontrandosi con essa mentre il pianeta si stava formando. Le comete oscure potrebbero essere trovate nella fascia principale degli asteroidi e potrebbero contenere ghiaccio.
Gli astronomi stanno anche cercando di determinare il motivo per cui le comete oscure sono così piccole e ruotano così rapidamente. La sonda Hayabusa2 della Japan Aerospace Exploration Agency incontrerà una delle comete oscure, 1998 KY26, nel 2031 come parte della sua missione estesa. Questo incontro potrebbe rivelare altre caratteristiche uniche.
FONTE:
https://edition.cnn.com/2024/12/18/science/dark-comets-solar-system/index.html