giovedì, Settembre 19

Confermato, DART ha cambiato il movimento dell’asteroide

Confermato, DART ha cambiato il movimento dell’asteroide. La NASA ha confermato che la missione DART ha modificato la traiettoria dell’asteroide. Le analisi effettuate dal team di ricerca sono state effettuate sui dati raccolti nelle ultime due settimane. Il team del Double Asteroid Redirection Test (DART) della NASA è riuscito a mostrare che l’impatto cinetico effettuato della sonda spaziale con Dimorphos, ha alterato con successo l’orbita dell’asteroide.

La riuscita della missione segna, per la prima volta, che è possibile cambiare in maniera programmata il movimento di un corpo celeste. Questa è la prima dimostrazione, effettuata su vasta scala, per quanto riguarda la tecnologia di deflessione degli asteroidi.

L’amministratore della NASA Bill Nelson, ha spiegato che: “Tutti noi abbiamo la responsabilità di proteggere il nostro pianeta natale. Dopotutto, è l’unico che abbiamo. Questa missione mostra che la NASA sta cercando di essere pronta per qualsiasi cosa l’universo ci getti addosso. La NASA ha dimostrato che siamo seriamente disposti ad essere i difensori del pianeta. Questo è un momento spartiacque per la difesa planetaria e per tutta l’umanità, a dimostrazione dell’impegno dell’eccezionale team della NASA e dei partner di tutto il mondo”.

I dati

Dimorphos, prima dell’impatto di DART, impiegava 11 ore e 55 minuti per orbitare attorno al suo compagno asteroide Didymos. I ricercatori, subito dopo la collisione di DART avvenuta il 26 settembre scorso, hanno calcolato attraverso i telescopi presenti sulla Terra quanto è cambiato il tempo di rotazione.

Il team di ricerca ha confermato che l’impatto della sonda spaziale ha alterato l’orbita di Dimorphos attorno a Didymos di 32 minuti, riducendo l’orbita di 11 ore e 55 minuti a 11 ore e 23 minuti. La misurazione quantificata dal team ha un margine di incertezza di circa 2 minuti.

La NASA, inizialmente, aveva definito programmato un cambiamento minimo di successo del periodo dell’orbita di Dimorphos, equivalente a circa 73 secondi. I primi dati raccolti mostrano che DART ha superato il benchmark minimo di oltre 25 volte.

Lori Glaze, direttore della Planetary Science Division della NASA, ha spiegato che: “Questo risultato è un passo importante verso la comprensione dell’effetto completo dell’impatto di DART con il suo asteroide. Man mano che nuovi dati arriveranno, gli astronomi saranno in grado di valutare meglio se e come una missione come quella di DART, potrebbe essere utilizzata in futuro per aiutare a proteggere la Terra da una collisione con un asteroide, se mai ne scoprissimo uno che si dirige verso di noi”.

Altre informazioni

Il team di ricerca sta continuando ad acquisire altri dati con gli osservatori presenti a terra da tutto il mondo. Attualmente stanno aggiornando la misurazione del periodo con osservazioni più frequenti, per migliorarne la precisione dei dati.

I ricercatori si stanno focalizzando sulla misurazione dell’efficienza del trasferimento di quantità di moto dalla collisione di circa 22.530 chilometri di DART con il suo obiettivo. Inoltre, si stanno dedicando su un’ulteriore analisi degli “ejecta”, ossia le molte tonnellate di roccia asteroidale spostate e lanciate nello spazio dall’impatto. Il rinculo dell’esplosione di detriti ha notevolmente migliorato la spinta di DART contro Dimorphos.

I ricercatori, per poter comprendere con successo l’effetto del rinculo dell‘ejecta, dovranno raccogliere maggiori informazioni sulle proprietà fisiche dell’asteroide, come ad esempio le caratteristiche della sua superficie.

Conclusioni

Nancy Chabot, responsabile del coordinamento DART del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL), ha spiegato che:DART ci ha fornito alcuni dati affascinanti sia sulle proprietà degli asteroidi che sull’efficacia di un impattatore cinetico come tecnologia di difesa planetaria. Il team DART sta continuando a lavorare su questo ricco set di dati, per poter comprendere appieno questo primo test di difesa planetaria della deflessione degli asteroidi”.

I ricercatori continueranno ad analizzare le immagini di Dimorphos, sia dall’approccio terminale di DART che dal Light Italian CubeSat for Imaging of Asteroids (LICIACube), fornito dall’Agenzia Spaziale Italiana, per approssimare sia la massa che la forma dell’asteroide.

Il progetto Hera dell’Agenzia spaziale europea, tra circa quattro anni, condurrà dei rilievi dettagliati sia di Dimorphos che di Didymos, con un focus particolare sul cratere lasciato dalla collisione di DART e una misurazione precisa della massa di Dimorphos. Precisiamo che né DimorphosDidymos rappresentano attualmente alcun pericolo per la Terra, ne prima e neppure dopo la collisione controllata di DART con Dimorphos.

FONTE:

https://www.nasa.gov/press-release/nasa-confirms-dart-mission-impact-changed-asteroid-s-motion-in-space

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