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Curiosity ha raggiunto la tanto attesa regione salata

Curiosity ha raggiunto la tanto attesa regione salata. Il rover è arrivato in una regione molto speciale, formatasi mentre il clima di Marte si stava inaridendo. Il rover, dopo aver viaggiato quest’estate attraverso uno stretto passaggio sabbioso, è recentemente arrivato nell’unità solfato, una regione molto interessante situata sul Monte Sharp, una zona arricchita da dei minerali salati.

I ricercatori hanno ipotizzato che miliardi di anni fa, i ruscelli e gli stagni abbiano rilasciato i minerali mentre l’acqua finiva per prosciugarsi. I minerali, se l’ipotesi fosse corretta, offrono degli indizi molto allettanti su come e perché il clima del pianeta Rosso, si sia trasformato dall’essere più simile alla Terra al deserto ghiacciato che è oggi.

I minerali sono stati individuati dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA anni prima dell’atterraggio di Curiosity avvenuto nel 2012. Sono quindi passati molti anni prima che i ricercatori potessero vedere questo terreno da vicino.

Le analisi sul terreno

Il rover ha individuato una vasta gamma di tipi di roccia e segni dell’acqua passata, tra cui dei minerali salati come il solfato di magnesio, il solfato di calcio, tra cui il gesso, e il cloruro di sodio. I ricercatori hanno selezionato una roccia soprannominata “Canaima” per effettuate la 36° campionatura della missione, una scelta non facile. Il team, insieme alle considerazioni scientifiche, ha dovuto tener conto dell’hardware del rover.

Kathya Zamora-Garcia del Jet Propulsion Laboratory della NASA, la nuova project manager di Curiosity, ha spiegato che: “Come facciamo prima di ogni campionatura, abbiamo spazzato via la polvere e poi abbiamo colpito la superficie superiore di Canaima con il trapano. La mancanza di graffi o rientranze erano dei segni evidenti della difficoltà di perforazione del campione scelto. Ci siamo soffermati a valutare se ciò rappresentasse un rischio per il nostro braccio. Con il nuovo algoritmo di perforazione, creato per ridurre al minimo l’uso delle percussioni, ci siamo sentiti a nostro agio nel raccogliere un campione di Canaima. Come si è scoperto, non erano necessarie delle percussioni”.

I ricercatori della missione non vedono l’ora di analizzare delle porzioni del campione raccolto, grazie allo strumento Chemical and Minerology, il CheMin, e lo strumento Sample Analysis at Mars, il SAM.

Una guida difficile

Curiosity, per giungere nella regione ricca di solfati, ha dovuto attraversare un terreno molto insidioso, il “Passo di Paraitepuy”, una zona serpeggiante che passa tra alte colline. Il rover ha impiegato più di un mese per affrontare il percorso in sicurezza e raggiungere finalmente la sua destinazione.

Tra i vari pericoli ci sono le rocce taglienti, che possono danneggiare le ruote di Curiosity, la sabbia che può essere altrettanto pericolosa, causando potenzialmente il blocco del rover. Per questo i ricercatori che conducono il rover devono viaggiare con molta attenzione in queste aree.

Conclusioni

Il team, dopo aver affrontato tutti questi rischi, è stato premiato con alcuni degli scenari più stimolanti della missione, che il rover ha immortalato con un meraviglioso panorama ripreso il 14 agosto con la sua Mast Camera, o Mastcam.

Elena Amador-French di JPL, coordinatrice delle operazioni scientifiche di Curiosity, che gestisce la collaborazione tra i team di scienza e ingegneria, ha dichiarato che: “Ricevevamo nuove immagini ogni mattina e rimanevamo sempre molto sbalorditi. Le creste di sabbia erano meravigliose, un luogo in cui si potevano osservare perfettamente le tracce del piccolo rover”.

La nuova regione presenta molte sfide. Il terreno, nonostante sia scientificamente avvincente, è più roccioso, questo rende più difficile individuare un posto in cui tutte e sei le ruote di Curiosity rimangano stabili. Gli ingegneri, se il rover non risultasse stabile, non rischierebbero dei danni sganciando il braccio, con il pericolo di farlo sbattere contro le rocce.

Elena Amador-French, conclude spiegando che: “Più impervio è più interessanti diventano i risultati scientifici. Gli ostacoli sembrano aumentare sempre più su Marte”. Il rover, nonostante le difficoltà, ha recentemente segnato il suo decimo anno su Marte. Il team si dice pronto per questo prossimo emozionante capitolo della loro missione.

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/jpl/nasa-s-curiosity-mars-rover-reaches-long-awaited-salty-region

Valmont57

Diversamente giovane, fondatore di Wiki Magazine Italia, (già Scienza & DIntorni), grande divoratore di libri, fumetti e cinema, da sempre appassionato cultore della divulgazione storica e scientifica.

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